Il decreto Alluvione torna in commissione per problemi di copertura

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DECRETO ALLUVIONE: L’ AULA DELLA CAMERA HA INIZIATO L’ESAME. RINVIATO IN COMMISSIONE

L’Aula della Camera ha iniziato giovedì 20 luglio l’esame del ddl di conversione in legge del decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61 recante interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1°maggio 2023 (AC. 1194-A) (scade il 31 luglio).

Su indicazione del presidente della Commissione Ambiente Mauro Rotelli (FdI), il provvedimento è stato rinviato in Commissione al fine di colmare l’assenza di copertura finanziaria, segnalata dalla Ragioneria Generale dello Stato, della disposizione (art. 20-ter, comma 10) inserita tramite il subemendamento 0.20.0100.14 (Nuova formulazione) Simiani (PD) approvato all’emendamento 20.0100 Governo che inserisce il DL 88/2023 (DL Ricostruzione), nella parte in cui permette ai subcommissari per la ricostruzione di avvalersi di una struttura tecnica e di istituire un comitato istituzionale per la ricostruzione, con la partecipazione di sindaci dei Comuni e loro unioni, i presidenti delle Province e i sindaci delle città metropolitane territorialmente interessati.

Il Governo dunque ha sollevato nell’aula della Camera un problema di copertura su una norma  contenuta in un emendamento del Pd che prevede le figure di sub Commissari nelle persone dei tre presidenti delle Regioni colpite dal cataclisma dello scorso maggio: nonostante fosse stato votato in Commissione anche dalla maggioranza con il parere favorevole del Governo, l’Aula l’ha bloccato, appunto, per ragioni di copertura.

Questo emendamento, che aveva ricevuto l’appoggio del relatore Tommaso Foti (Fdi) e della sottosegretaria Lucia Albano, prevede che il generale Figliuolo “si avvalga dei presidenti delle regioni interessate in qualità di sub-commissari”, Quindi Bonaccini, Acquaroli e Giani. Inoltre, i tre governatori possono “istituire un Comitato istituzionale per la ricostruzione, al quale partecipano i sindaci dei comuni, i presidenti delle unioni di comuni, i presidenti delle province e i sindaci delle città metropolitane territorialmente interessati”: è questa struttura sub-commissariale secondo la Ragioneria a non avere copertura. Il testo torna quindi in Commissione Ambiente che deciderà se trovare una copertura o se cassare la parte pensata per coinvolgere i sindaci.

SINTESI DECRETO


DECRETO SALVA INFRAZIONI: APPROVATO IN PRIMA LETTURA DAL SENATO

Con 79 voti favorevoli, 26 contrari e 27 astenuti Aula del Senato ha approvato il 19 luglio, in prima lettura, il ddl di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 giugno 2023, n. 69, recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano (AS. 755-A) (scade il 12 agosto). Il provvedimento passa ora all’esame della Camera.

Per un approfondimento sulle procedure di infrazione che riguardano l’Italia, clicca qui


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DECRETO RIGASSIFICATORI: APPROVATO IN PRIMA LETTURA DALLA CAMERA

Con 168 voti favorevoli, 39 contrari e 55 astenuti, l’Aula della Camera ha approvato il 17 luglio, in prima lettura, il disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 maggio 2023, n. 57, recante misure urgenti per gli enti territoriali, nonché per garantire la tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per il settore energetico (AC.1183-A) (scade il 28 luglio), sul quale il Governo aveva posto la questione di fiducia (fiducia rinnovata con 191 voti favorevoli, 108 contrari e 4 astenuti). 


REGOLAMENTO UE MATERIE CRITICHE: MEMORIE DISPONIBILI

Sono disponibili alcune memorie depositate in Commissione Industria e Agricoltura del Senato dai soggetti ascoltati informalmente nell’ambito dell’esame, in sede consultiva, della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche e che modifica i regolamenti (UE) n. 168/2013, (UE) 2018/858, (UE) 2018/1724 e (UE) 2019/1020 (COM (2022) 160 definitivo) e della comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche a sostegno della duplice transizione (COM (2023) 165 definitivo).  

In particolare, sono disponibili a questo link, le memorie di Ispra, Cnr ed Enel.


DIRETTIVA UE ASSERZIONI AMBIENTALI: LA COMMISSIONE POLITICHE UE HA CONCLUSO L’ESAME

La Commissione Politiche dell’UE della Camera ha concluso il 19 luglio l’esame, in sede consultiva, della proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sull’attestazione e sulla comunicazione delle asserzioni ambientali esplicite (direttiva sulle asserzioni ambientali) (COM (2023) 166 final).  

Per il documento approvato dalla commissione clicca qui


DAL GOVERNO: PIANO INCENTIVI PER L’EFFICIENZA ENERGETICA

Per aiutare famiglie e imprese ad affrontare le spese di efficientamento energetico, il Governo è al lavoro su un piano d’incentivi: i fondi, per circa tre miliardi, arriveranno dal RepowerEU, il capitolo aggiuntivo del Pnrr. Il Ministro responsabile del Pnrr Raffaele Fitto in audizione alla Camera ha spiegato che “a breve” sarà pronta la rimodulazione degli obiettivi del piano e la definizione del capitolo RepowerEU. L’intenzione è presentare tutta la documentazione al Parlamento il 2 agosto, proprio in occasione della sua informativa. Fitto ha dato già qualche dettaglio; la revisione del Pnrr parte dal RepowerEU e ha due priorità: rafforzare le infrastrutture energetiche e mettere in piedi un sistema di aiuti per famiglie e imprese occupate con l’efficientamento energetico. “L’obiettivo è di usare” il RepowerEU “per trasformare” gli aiuti in “un investimento strutturale”, ha chiarito. Durante gli incontri della cabina di regia, il Ministro ne ha parlato anche con le associazioni datoriali, tra cui l’Ance. E proprio la presidente Federica Brancaccio ha riferito di “tre miliardi per famiglie e imprese” messi sul piatto. Gli incentivi per l’efficientamento energetico potrebbero prendere diverse forme, e il Governo è ancora al lavoro. (Nomos Csp)

 

Rassegna parlamentare a cura di MF