Ecosistema urbano: in Emilia – Romagna bene la raccolta differenziata, male lo smog

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Le città capoluogo dell’Emilia-Romagna se la cavano bene sulla raccolta differenziata e le piste ciclabili, ma vanno male sulla qualità dell’aria, auto circolanti, trasporti. Sono alcuni dei risultati di Ecosistema urbano, l’annuale classifica di Legambiente realizzata in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore che vede l’analisi di 19 indicatori. Quest’anno in regione ci sono Reggio Emilia al primo posto (quarta a livello nazionale), Forlì al secondo (ottavo in quella nazionale) e Rimini al terzo (11esimo in quella nazionale). Seguono al quarto posto Parma, che è 14esima in Italia, Ferrara al quinto (17esima in Italia), Bologna al sesto (24esima a livello nazionale), Ravenna al settimo (52esima a livello nazionale ma con un salto in avanti di 16 posizioni), e poi Cesena (che a livello nazionale scende di 10 posizioni arrivando 33esima), Piacenza (che è 44esima in Italia) e Modena (49esima). Quindi Ravenna cede il testimone di fanalino di coda a Modena, già penultima nella scorsa edizione, che scende di tre posizioni nella classifica nazionale. Come detto, non tutti gli indicatori sono positivi, a partire dallo smog che va male in sei dei nove capoluoghi: è scarsa la qualità dell’aria a Cesena, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza e Reggio-Emilia nel 2022 e va anche peggio a Bologna, Forlì e Ravenna, con Rimini unica città che sta dentro i parametri della sufficienza. In generale, spiega Legambiente, sebbene si veda un complessivo miglioramento in percentuale per ogni città, sei capoluoghi hanno perso posizioni sulla classifica nazionale.

Calando sul dettaglio dei 19 indicatori che compongono la classifica, i dati sulla qualità dell’aria non sono per niente rassicuranti, mentre sulla questione rifiuti, i dati sono positivi dato che sette dei nove capoluoghi raggiungono una soglia di raccolta differenziata oltre il 65%, con in testa Ferrara (87,6%), Reggio Emilia (81,9%) e Parma (81,9%). In fondo Bologna (62,6%)- dove ancora si attende l’applicazione della Tari- e Modena (61%).

Sulla mobilità, l’Emilia-Romagna in generale è seconda per incidentalità stradale secondo i dati Istat 2020, con 11.692 incidenti, 223 morti e 15.096 feriti. In questo quadro, secondo i dati 2022 Aci/Istat Bologna registra un tasso di incidentalità del +10%. Per quanto riguarda la ciclo-pedonalità, Reggio-Emilia si classifica seconda in Italia con 40,46 m eq di piste ogni 100 abitanti.

Nel report si fanno parlare anche i sindaci protagonisti di esperienze virtuose in materia ambientale. Tra queste, la recente introduzione nel contesto urbano di Bologna della Città 30, l’esperienza di Piazza Roma a Modena e il progetto “Reggio Children” di Reggio-Emilia.

(Agenzia Dire)