Semaforo verde al decreto Asset

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DECRETO ASSET

Con 155 voti favorevoli, 108 contrari e 2 astenuti, l’Aula della Camera ha approvato definitivamente il 5 ottobre il ddl di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici (AC. 1436, approvato dal Senato) (scade il 9 ottobre).

Prima del voto finale il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi ha accolto diversi ordini del giorno.

Il provvedimento sarà ora trasmesso alla GU per la pubblicazione.

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DECRETO ENERGIA/AIUTI

In avvio i lavori sul decreto Energia, in esame nelle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera. Scaduto giovedì 5 ottobre il termine per le proposte dei soggetti da audire. La scadenza per gli emendamenti è fissata, invece, per martedì 17 ottobre alle 12. (Public Policy) 


DDL AUTONOMIA DIFFERENZIATA

La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha proseguito il 4 ottobre, con la votazione sugli emendamenti relativi all’articolo 4, l’esame del ddl recante disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione (AS. 615 Governo, collegato alla manovra di finanza pubblica) e degli abbinati ddl di Andrea Martella (PD) (AS. 273) e Francesco Boccia (PD) (AS. 62).  

Le ultime votazioni hanno riguardato il tema dei LEP (Livelli essenziali di prestazione).

I Lep possono essere aggiornati periodicamente in coerenza e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili”. Lo prevede infatti un emendamento presentato dai relatori, Costanzo Della Porta (FdI) e Paolo Tosato (Lega), approvato recentemente.

La proposta va a modificare l’emendamento a prima firma del presidente della 1a Alberto Balboni (FdI) che ha riscritto l’articolo 3 del testo messo a punto dal ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli, relativo alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep).

L’emendamento a prima firma Balboni, approvato nei giorni scorsi prevede tra le altre cose che per l’individuazione dei Lep il Governo dovrà adotta uno o più decreti legislativi entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore del disegno di legge. Viene tolto quindi qualsiasi riferimento ai dpcm, presente nella versione del testo uscito dal Consiglio dei ministri.

Inoltre l’emendamento dei relatori stabilisce che i dlgs saranno adottati “solo successivamente o contestualmente all’entrata in vigore dei provvedimenti legislativi che stanzino le occorrenti risorse finanziarie”.


Bicamerale rifiuti: approvato regolamento interno

La Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari ha approvato il 4 ottobre il proprio regolamento interno, il cui contenuto ricalca quello dei regolamenti adottati nelle precedenti legislature.


DECRETO SMOG

A partire da martedì 17 ottobre l’aula del Senato esaminerà il dl Smog.

Lo ha comunicato all’aula la presidente di turno Mariolina Castellone (M5s), rendendo note le decisioni della conferenza dei capigruppo. (Public Policy)


AGGIORNAMENTO PIANO NAZIONALE ENERGIA E CLIMA

La proposta per l’aggiornamento del Pniec è arrivata in Parlamento.  Il Mase ha trasmesso il documento il 18 settembre. La proposta integrale era stata inviata ufficialmente a Bruxelles nel mese di luglio. Alla Camera il Pniec è stato assegnato alla commissione Ambiente e alla Attività produttive. Al Senato, all’Ambiente e all’Industria. Nei mesi precedenti, la trasmissione del documento alle Camere era stata oggetto di interrogazioni da parte delle opposizioni: una a firma M5S e una del Partito Democratico. Il Mase, in quelle occasioni, non aveva del tutto chiarito il ruolo del Parlamento per l’esame della proposta.

In attesa che il Parlamento definisca in quale modo esaminerà la proposta di aggiornamento, è utile volgere lo sguardo ai precedenti della scorsa Legislatura. La prassi vuole che “i canali istituzionali” (ovvero Parlamento, altri ministeri e Regioni) siano parte integrante della consultazione pubblica sulla proposta di Pniec. La consultazione – quantomeno per il Piano consegnato nel 2020 – prevedeva il coinvolgimento anche del Parlamento, di gruppi tematici di esperti, dei soggetti pubblici e la valutazione ambientale strategica (Vas). In quell’occasione, dopo l’invio della proposta a gennaio 2019, a livello parlamentare fu avviato un ciclo di audizioni e parallelamente si mandò avanti l’indagine conoscitiva della Camera, poi rimasta senza conclusione, sulle prospettive di attuazione e di adeguamento della Strategia energetica nazionale al Pniec per il 2030. Considerati i precedenti, è presumibile che per l’esame di questo Pniec si segua un percorso simile con audizioni e approfondimenti. (Public Policy)


INTERROGAZIONI

ACQUA, MASE: ATTUAZIONE GRADUALE BONUS IDRICO NON PRECLUDE QUOTE ARRETRATE 

“Si specifica che l’attuazione graduale del bonus sociale idrico non preclude per le famiglie interessate l’erogazione delle quote arretrate di competenza”.

Lo ha detto la viceministra al Mase Vannia Gava, rispondendo in commissione Ambiente alla Camera a un’ interrogazione a prima firma di Marco Simiani (Pd) in riferimento alle questioni inerenti al bonus sociale idrico

Con la delibera n. 585 del 2020 – ha spiegato Gava – l’Arera ha posto in capo ai gestori idrici l’obbligo di accreditarsi al Sistema informativo integrato (Sii), al fine di garantire il trasferimento – in modo certo e sicuro – dei dati relativi agli aventi diritto al bonus sociale idrico messi a disposizione dall’Inps all’Acquirente unico, in qualità di gestore del Sii. In assenza di tale accreditamento, si determina l’impossibilità per Acquirente unico di trasmettere ai gestori idrici i dati Inps, con la conseguente impossibilità di erogare in modo automatico il bonus sociale alle utenze finali che ne hanno diritto. Atteso il complesso quadro di riferimento, occorre al riguardo precisare che l’individuazione dell’utenza idrica cui applicare automaticamente l’agevolazione tariffaria presenta maggiori criticità rispetto a quello relativo alle forniture individuali elettriche e di gas”.

 “Tale differenza tra i diversi servizi, cui si applica il meccanismo di automaticità dei bonus sociali – ha detto la viceministra – ha determinato una rapida e integrale attuazione per quanto riguarda i bonus sociali elettrico e gas, che nell’anno 2023 raggiungeranno indicativamente 5 milioni di famiglie, mentre per il bonus sociale idrico l’attuazione è risultata graduale. Si fa presente – ha aggiunto ancora Gava – che l’Autorità ha provveduto e sta provvedendo ad una continua attività di sollecitazione dei numerosi gestori idrici, anche attraverso le loro associazioni, per la necessaria iscrizione al Sii, ai fini dell’erogazione dei bonus sociali. Alla problematica sopra descritta, si aggiungono quelle inerenti agli adempimenti in tema di trattamento dei dati personali, particolarmente gravose se si considera, tra l’altro, che detti adempimenti coinvolgono 1.700 gestori idrici, in qualità di responsabili del trattamento ai sensi della delibera dell’Autorità n. 366 del 2021. In sintesi – ha concluso Gava – ad oggi, l’Autorità ha autorizzato la trasmissione dei flussi a 543 gestori accreditati al Sii che forniscono il servizio idrico integrato e ad ulteriori 1020 gestori non accreditati al Sii, esentati dalla presentazione della Dpia; mentre per i numerosi gestori idrici non ancora adempienti, Arera sta predisponendo misure idonee, anche di natura semplificata, per consentirne la piena attuazione”. (Public Policy).

Rassegna parlamentare a cura di MF