Il regolamento concordato in via informale mira a decarbonizzare il settore del gas e a garantire l’approvvigionamento, al fine di affrontare sia i cambiamenti climatici che l’interruzione dei flussi di gas causata dall’aggressione russa dell’Ucraina.
Durante i negoziati sulla legislazione, i deputati hanno assicurato la possibilità per gli Stati membri di limitare le importazioni di gas dalla Russia e dalla Bielorussia, sia via gasdotto che tramite GNL. Il Parlamento europeo sostiene un divieto totale delle importazioni di energia dalla Russia dall’aprile 2022, a seguito dell’aggressione dell’Ucraina.
I deputati sono anche riusciti a sancire il sistema di acquisto congiunto per il gas, che aggregherà la domanda per evitare che gli Stati membri si facciano concorrenza tra loro quando fanno offerte per il gas, in particolare quando riforniscono le riserve strategiche. Hanno inoltre spinto con successo per la creazione di un sistema volontario per sostenere lo sviluppo del mercato dell’idrogeno, come progetto pilota per cinque anni.
I deputati hanno sostenuto il rafforzamento delle misure per stimolare gli investimenti in nuove infrastrutture per l’idrogeno, in particolare nelle regioni carbonifere, per facilitare la transizione giusta di queste regioni e per creare incentivi per i produttori e i consumatori a passare al biometano e all’idrogeno verde e a basse emissioni di carbonio.
Il testo concordato afferma che gli operatori delle reti di trasporto dell’idrogeno coopereranno a livello dell’UE attraverso la Rete europea degli operatori di rete per l’idrogeno (ENNOH). I deputati hanno ottenuto l’impegno della Commissione a valutare, entro la fine del 2029, come integrare in modo più efficace i settori dell’idrogeno, dell’elettricità e del gas, compresa la possibilità di integrare le tre reti europee (ENTSO) per l’idrogeno, l’elettricità e il gas.
La legislazione fa parte di un pacchetto, insieme a una direttiva, sul quale è stato raggiunto un accordo con il Consiglio il 27 novembre.
L’eurodeputato Jerzy Buzek (PPE, PL) ha dichiarato: “Dopo due anni di intenso lavoro sul pacchetto, abbiamo raggiunto un accordo storico. Il compromesso raggiunto dai tre colegislatori trasforma l’attuale mercato dell’energia in un mercato basato principalmente su due fonti: l’elettricità verde e i gas verdi. Per la prima volta nella storia, abbiamo creato, insieme a una direttiva, un quadro giuridico complesso per il mercato dell’idrogeno. Si tratta di un enorme passo avanti verso il conseguimento degli ambiziosi obiettivi climatici dell’UE e verso una maggiore competitività dell’UE sui mercati globali”.
“Inoltre, abbiamo introdotto un’opzione legale per i paesi dell’UE di interrompere l’importazione di gas dalla Russia in caso di minaccia alla sicurezza, il che offre agli Stati membri uno strumento per eliminare gradualmente la dipendenza passata da un pericoloso monopolista”, ha aggiunto.
Passaggi successivi
La legislazione dovrà ora essere approvata dal Parlamento e dal Consiglio per diventare legge. La commissione per l’industria, la ricerca e l’energia dovrebbe votare sul dossier nel gennaio 2024.
Il pacchetto legislativo rispecchia le crescenti ambizioni dell’UE in materia di clima, come stabilito nel Green Deal europeo e nel pacchetto “Pronti per il 55 %”. La proposta mira a sostenere la decarbonizzazione del settore energetico aumentando la produzione di gas rinnovabili e idrogeno e facilitandone l’integrazione nelle reti energetiche dell’UE. Entrambi gli atti diventeranno una componente fondamentale delle nuove norme dell’UE per le reti dell’idrogeno, paragonabili a quelle già esistenti per il gas naturale e l’elettricità.
Il regolamento aggiornato spingerà le infrastrutture esistenti per il gas naturale a integrare una quota maggiore di idrogeno e gas rinnovabili, attraverso elevati sconti tariffari. Comprende disposizioni volte a facilitare la miscelazione dell’idrogeno con il gas naturale e i gas rinnovabili e una maggiore cooperazione dell’UE in materia di qualità e stoccaggio del gas.
Fonte: Parlamento UE