Piano di tutela delle Acque 2030: focus su disponibilità idrica, riduzione dei consumi e riuso

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Aumentare e garantire la disponibilità idrica attraverso l’efficientamento e la razionalizzazione dei sistemi di approvvigionamento; una maggiore consapevolezza nell’uso delle risorsa acqua al fine di ridurne i consumi; favorire l’uso plurimo dell’acqua (blue circular economy).

Sono queste le direttrici di intervento proposte dai gestori del servizio idrico integrato nel position paper che Confservizi ER ha realizzato per arricchire il dibattito e il percorso partecipato che la Regione sta sviluppando in questi mesi per arrivare (entro un anno) all’adozione del nuovo Piano di Tutela delle Acque con orizzonte al 2030.

Il position paper è il frutto di un lavoro collettivo dei gestori del SII coordinati dal responsabile delle aziende acqua associate a Confservizi ER Vito Cannariato, insieme al presidente Confservizi Gianni Bessi ed è stato illustrato lo scorso 27 novembre alla vicepresidente e assessora con delega all’Ambiente Irene Priolo e al direttore di Atersir Vito Belladonna, in un incontro presso la sede di Confservizi.

I gestori del Servizio Idrico Integrato condividono la strategia individuata dalla Regione Emilia-Romagna nel documento strategico del PTA e rinnovano la disponibilità a fornire il proprio contributo, sulla base dell’esperienza maturata nel SII, su molte tematiche che il Piano affronta e che vedono i gestori del servizio idrico direttamente coinvolti, con specifico riferimento al riuso delle acque depurate, ai sistemi di interconnessione, alla riduzione delle perdite di rete.

Il position paper di Confservizi illustra dunque in maniera puntuale e con un focus dedicato alle best practice regionali l’expertise che i gestori del servizio potranno mettere in campo per ottimizzare l’utilizzo della risorsa acqua, attuando anche, dove necessario, politiche strutturali di riduzione dei fabbisogni.

 

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