Commissione UE: 6,9 miliardi di euro di aiuti di stato per il terzo progetto IPCEI di sviluppo dell’idrogeno

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La Commissione UE ha approvato il 15 febbraio  un terzo importante progetto di comune interesse europeo (IPCEI) a sostegno dell’infrastruttura per l’idrogeno. Si prevede che l’IPCEI aumenterà l’approvvigionamento di idrogeno rinnovabile, riducendo in tal modo la dipendenza dal gas naturale e contribuendo al conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo e del piano REPowerEU.

Il progetto, denominato “IPCEI Hy2Infra”, è stato preparato e notificato congiuntamente da sette Stati membri: Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Slovacchia.

Gli Stati membri forniranno fino a 6,9 miliardi di euro di finanziamenti pubblici, che dovrebbero sbloccare 5,4 miliardi di euro di investimenti privati. Nell’ambito di questo IPCEI, 32 imprese con attività in uno o più Stati membri, comprese le piccole e medie imprese (PMI), parteciperanno a 33 progetti.

IPCEI Hy2Infra coprirà un’ampia parte della catena del valore dell’idrogeno sostenendo:

l’impiego di 3,2 GW di elettrolizzatori su larga scala per la produzione di idrogeno rinnovabile;
la realizzazione di condotte di trasporto e distribuzione dell’idrogeno nuove e riconvertite per circa 2.700 km;
lo sviluppo di impianti di stoccaggio dell’idrogeno su larga scala con una capacità di almeno 370 GWh; e
la costruzione di terminali di movimentazione e delle relative infrastrutture portuali per navi metatrici di idrogeno organico liquido («LOHC») per la movimentazione di 6 000 tonnellate di idrogeno all’anno.

I partecipanti collaboreranno inoltre sull’interoperabilità e sulle norme comuni per prevenire gli ostacoli e facilitare la futura integrazione del mercato. L’IPCEI sosterrà l’emergere graduale di un’infrastruttura per l’idrogeno a livello dell’UE a partire da diversi cluster regionali.

Nel prossimo futuro è prevista la realizzazione di diversi progetti, con vari elettrolizzatori su larga scala che dovrebbero essere operativi tra il 2026 e il 2028 e gasdotti tra il 2027 e il 2029 a seconda dell’area geografica. Il completamento complessivo dei progetti è previsto per il 2029, con tempistiche che variano a seconda dei progetti e delle aziende.

IPCEI Hy2Infra integra il primo e il secondo IPCEI sulla catena del valore dell’idrogeno. Il 15 luglio 2022 la Commissione ha approvato l’IPCEI “Hy2Tech”, incentrato sullo sviluppo di tecnologie dell’idrogeno per gli utenti finali. IPCEI “Hy2Use” è stato approvato il 21 settembre 2022 e si concentra sulle applicazioni dell’idrogeno nel settore industriale. Hy2Infra riguarda gli investimenti infrastrutturali, che non sono coperti dai primi due IPCEI.

La Commissione ha valutato il progetto proposto alla luce delle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato, in particolare la comunicazione su importanti progetti di comune interesse europeo.

Laddove le iniziative private a sostegno dell’innovazione pionieristica e della costruzione di infrastrutture su larga scala di grande importanza per l’UE non si concretizzino a causa dei rischi significativi che tali progetti comportano, le norme IPCEI consentono agli Stati membri di colmare congiuntamente le lacune per superare tali fallimenti del mercato. Allo stesso tempo, le norme garantiscono che l’economia dell’UE nel suo complesso tragga vantaggio dagli investimenti e limitino le potenziali distorsioni della concorrenza.

La Commissione ha constatato che l’IPCEI Hy2Infra soddisfa le condizioni richieste stabilite nella sua comunicazione. In particolare, la Commissione ha concluso che:

Il progetto contribuisce a un obiettivo comune sostenendo la realizzazione di infrastrutture per l’idrogeno, importanti per il raggiungimento degli obiettivi delle principali iniziative politiche dell’UE, come il Green Deal europeo, il piano REPowerEU e la strategia dell’UE per l’idrogeno.
Tutti i 33 progetti inclusi nell’IPCEI sono molto ambiziosi, in quanto mirano a sviluppare infrastrutture che vanno oltre ciò che il mercato offre attualmente. Esse getteranno le prime basi per una rete integrata e aperta dell’idrogeno, accessibile a condizioni non discriminatorie, e consentiranno l’aumento del mercato dell’approvvigionamento di idrogeno rinnovabile in Europa. Ciò consentirà la decarbonizzazione dei settori economici che dipendono dall’idrogeno per ridurre le loro emissioni di carbonio.

L’IPCEI comporta anche rischi finanziari significativi. Pertanto, il sostegno pubblico è necessario per incentivare le imprese a realizzare gli investimenti.
Gli aiuti alle singole imprese sono limitati a quanto necessario e proporzionato e non falsano indebitamente la concorrenza. In particolare, la Commissione ha verificato che gli importi massimi totali previsti dell’aiuto siano in linea con i costi ammissibili dei progetti e con le relative carenze di finanziamento. Inoltre, se i progetti che rientrano nell’IPCEI si rivelano molto efficaci, generando entrate nette supplementari, le imprese restituiranno parte dell’aiuto al rispettivo Stato membro (meccanismo di recupero).
Le conoscenze tecniche e l’esperienza acquisite durante la costruzione e i primi anni di funzionamento dei progetti saranno ampiamente condivise dalle aziende partecipanti attraverso pubblicazioni, conferenze e raccomandazioni congiunte per lo sviluppo di regole operative e standard tecnici. Di conseguenza, si genereranno ricadute positive in tutta Europa, al di là delle imprese e degli Stati membri che fanno parte dell’IPCEI.
Su tale base, la Commissione ha concluso che il progetto è in linea con le norme dell’UE in materia di aiuti di Stato.

Finanziamenti, beneficiari e importi

L’IPCEI coinvolgerà 33 progetti di 32 imprese, tra cui cinque PMI. Le aziende partecipanti collaboreranno strettamente tra loro attraverso numerose collaborazioni, nonché con partner esterni, come gestori di sistemi di trasmissione, potenziali acquirenti, università, organizzazioni di ricerca e fornitori di apparecchiature in tutta Europa, comprese le PMI.

Diversi Stati membri (Francia, Germania, Polonia e Portogallo) hanno incluso la loro partecipazione all’IPCEI Hy2Infra nei loro piani per la ripresa e la resilienza e possono quindi finanziare parzialmente alcuni dei loro progetti attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza.

Maggiori informazioni sull’importo dell’aiuto ai singoli partecipanti saranno disponibili nella versione pubblica della decisione della Commissione, una volta che la Commissione avrà concordato con gli Stati membri e i terzi eventuali segreti commerciali riservati che devono essere eliminati.

Fonte: Commissione UE