Inquinamento atmosferico: accordo Parlamento – Consiglio UE per migliorare la qualità dell’aria

PDFStampa

Martedì 20 febbraio i negoziatori del Parlamento e del Consiglio hanno raggiunto un accordo politico provvisorio su nuove misure per garantire che la qualità dell’aria nell’UE non sia dannosa per la salute umana, gli ecosistemi naturali e la biodiversità con l’obiettivo di eliminare l’inquinamento atmosferico entro il 2050.

Standard e obiettivi più severi in materia di qualità dell’aria

Le nuove norme fissano limiti e valori obiettivo più severi per il 2030, rispetto alle norme attuali, per diversi inquinanti tra cui il particolato (PM2,5, PM10), l’NO2 (biossido di azoto) e l’SO2 (anidride solforosa). Per i due inquinanti con il più alto impatto documentato sulla salute umana, PM2,5 e NO2, i valori limite annuali devono essere più che dimezzati, passando rispettivamente da 25 μg/m³ a 10 μg/m³ e da 40 μg/m³ a 20 μg/m³. Ci saranno anche più punti di campionamento della qualità dell’aria nelle città. Le norme di qualità dell’aria sono riesaminate entro il 31 dicembre 2030 e successivamente almeno ogni cinque anni e più spesso se risultano da nuove scoperte scientifiche, come le linee guida rivedute dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sulla qualità dell’aria.

Gli Stati membri potranno chiedere che la scadenza del 2030 per il raggiungimento dei valori limite di qualità dell’aria sia posticipata fino a dieci anni, se sono soddisfatte determinate condizioni, anche quando le necessarie riduzioni possono essere ottenute solo sostituendo una parte considerevole degli impianti di riscaldamento domestico esistenti che causano i superamenti dell’inquinamento.

Migliore protezione dei cittadini e accesso alla giustizia

I colegislatori hanno convenuto di rendere comparabili, chiari e accessibili al pubblico gli indici di qualità dell’aria attualmente frammentati in tutta l’UE. Tali indici forniranno inoltre informazioni sui sintomi associati ai picchi di inquinamento atmosferico e sui rischi per la salute associati a ciascun inquinante, comprese informazioni su misura per i gruppi vulnerabili, come richiesto dal Parlamento.

È stato inoltre convenuto che i cittadini interessati e le ONG ambientaliste dovrebbero avere accesso alla giustizia per contestare l’attuazione della presente direttiva negli Stati membri e che i cittadini dovrebbero avere diritto a un risarcimento quando la loro salute è stata danneggiata a causa della violazione delle nuove norme nazionali.

Piani e tabelle di marcia per la qualità dell’aria

Oltre ai piani per la qualità dell’aria, obbligatori per i paesi dell’UE che superano i limiti, tutti gli Stati membri dovranno creare entro il 31 dicembre 2028 tabelle di marcia per la qualità dell’aria che stabiliscano misure a breve e lungo termine per conformarsi ai nuovi valori limite per il 2030 proposti dal Parlamento.

Dopo il raggiungimento dell’accordo, il relatore Javi López (S&D, ES) ha dichiarato: “L’accordo di oggi è un passo importante nei nostri sforzi in corso per garantire un futuro più pulito e più sano per tutti gli europei. Il Parlamento ha svolto un ruolo cruciale nella revisione degli obsoleti standard di qualità dell’aria dell’UE, alcuni dei quali risalivano a 15-20 anni fa, concentrandosi sul miglioramento del monitoraggio della qualità dell’aria vicino alle principali fonti di inquinamento, proteggendo in modo più solido le popolazioni sensibili e vulnerabili e garantendo che le autorità locali abbiano il sostegno di cui hanno bisogno per applicare efficacemente i nuovi standard”.

L’accordo deve ancora essere adottato dal Parlamento e dal Consiglio, dopodiché la nuova legge sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo. I paesi dell’UE avranno quindi due anni di tempo per applicare le nuove norme.

L’inquinamento atmosferico continua a essere la prima causa ambientale di morte prematura nell’UE, con circa 300 000 decessi prematuri all’anno (vedi qui per vedere quanto è pulita l’aria nelle città europee). Nell’ottobre 2022 la Commissione ha proposto una revisione delle norme dell’UE in materia di qualità dell’aria con obiettivi più ambiziosi per il 2030 al fine di conseguire l’obiettivo di inquinamento zero entro il 2050, in linea con il piano d’azione per l’inquinamento zero.

Fonte: Parlamento UE