Comunità energetiche e utilities: il punto a Key Energy

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Quali forme di collaborazione sono possibili fra le utilities e i soggetti promotori delle CER? Quali opportunità e problemi aperti?

A questi interrogativi si è cercato di rispondere mercoledì 28 febbraio all’interno dell’iniziativa “Presente e futuro delle Comunità Energetiche Rinnovabili” che la Regione Emilia – Romagna ha organizzato nell’ambito della fiera Key Energy.

Il presidente di Confservizi ER Gianni Bessi ha partecipato alla tavola rotonda sul ruolo degli attori del territorio nella costruzione delle CER con un intervento incentrato sulle possibili forme di collaborazione tra le aziende di pubblica utilità e i soggetti promotori delle CER, che spaziano da attività di informazione/divulgazione a partnership in campo tecnologico e finanziario.

Le utilities – ha affermato il presidente Bessi – possono costruire con le CER dei power purchase agreement (P.P.A) finalizzati all’acquisto dell’energia rinnovabile prodotta. Possono poi mettere a disposizione delle CER le loro competenze tecniche per progettare gli impianti, affiancare nel relativo percorso autorizzativo e nei rapporti con il GSE. Possono inoltre mettere a disposizione di una CER uno o più impianti di energia rinnovabile/fotovoltaico di loro proprietà da remunerarsi con un canone di affitto/riscatto”.

Dopo la recente pubblicazione delle regole operative del GSE si è concluso il lungo iter per la definizione del quadro giuridico circa l’autoconsumo collettivo e gli incentivi collegati ma vi sono ancora diversi problemi aperti che spaziano dalle modalità di calcolo e distribuzione degli incentivi, alle difficoltà nel reperimento degli spazi su cui collocare gli impianti fotovoltaici e a quelle per l’accesso al credito.

In allegato le slide presentate dal presidente Bessi nel corso dell’iniziativa.

CER E UTILITIES feb 2024

Red/MF