Fit for 55%: il Consiglio UE dà il via libera definitivo alla riduzione delle emissioni di metano nel settore energetico

PDFStampa

Il Consiglio UE ha adottato lunedì 27 maggio un regolamento relativo al monitoraggio e alla riduzione delle emissioni di metano. Fa parte del pacchetto “Fit for 55 %”.
Il regolamento introduce nuovi requisiti in materia di misurazione, comunicazione e verifica delle emissioni di metano nel settore energetico. Le misure di mitigazione, come il rilevamento e la riparazione delle perdite di metano e la limitazione dello sfiato e della combustione in torcia, mireranno a evitare le emissioni di metano. Gli strumenti di monitoraggio globali garantiranno la trasparenza sulle emissioni di metano derivanti dalle importazioni di petrolio, gas e carbone nell’UE.
Il metano, un inquinante climatico di breve durata fino a 30 volte più potente della CO2, è il secondo gas serra più importante. Per raggiungere l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, dobbiamo ridurre le emissioni di metano nei settori del petrolio, del gas e del carbone. Questa legislazione garantisce un monitoraggio e una gestione adeguati delle emissioni in tutte queste catene del valore – così Tinne Van der Straeten, ministro belga dell’Energia.

Gli operatori dovranno misurare le emissioni di metano a livello di fonte e redigere relazioni di monitoraggio che saranno verificate da verificatori indipendenti accreditati.
Gli Stati membri manterranno e aggiorneranno regolarmente un inventario di tutti i pozzi, nonché piani di mitigazione per i pozzi inattivi, al fine di prevenire eventuali rischi per la salute pubblica e l’ambiente derivanti dalle emissioni di metano. Misureranno e monitoreranno anche le emissioni delle miniere di carbone chiuse o abbandonate da meno di 70 anni, poiché il metano continua a essere rilasciato anche quando la produzione viene interrotta.
Le autorità nazionali effettueranno ispezioni periodiche per verificare e garantire che gli operatori rispettino i requisiti del regolamento, compresa l’adozione di misure correttive di follow-up.

In base alle nuove norme, gli operatori dovranno rilevare e riparare le perdite di metano. Gli operatori dovranno effettuare indagini sulle perdite di metano in diversi tipi di infrastrutture a intervalli prestabiliti.
Gli operatori dovranno quindi riparare o sostituire tutti i componenti al di sopra di determinati livelli di perdite di metano immediatamente dopo il rilevamento e non oltre cinque giorni dopo. Il termine fissato per una riparazione completa secondo le nuove regole è di 30 giorni.
Inoltre, il regolamento vieta lo sfiato e la combustione in torcia del metano dalle stazioni di drenaggio entro il 2025 e dai pozzi di ventilazione entro il 2027, a meno che non sia strettamente necessario o in caso di emergenza o malfunzionamento.

Saranno tracciate anche le emissioni di metano derivanti dalle importazioni di energia dell’UE. Le nuove norme introdurranno strumenti di monitoraggio globale per aumentare la trasparenza delle emissioni di metano derivanti dalle importazioni di petrolio, gas e carbone nell’UE.

Il regolamento entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE. La Commissione riesaminerà l’applicazione del regolamento nel 2028, compreso il livello di riduzione delle emissioni raggiunto.

Nel dicembre 2021 la Commissione (sotto la guida della commissaria per l’Energia Kadri Simson) ha presentato la proposta di regolamento sulla riduzione delle emissioni di metano nel settore energetico. Fa seguito alla visione strategica definita nella strategia dell’UE per il metano nel 2020 e fa parte del pacchetto legislativo “Pronti per il 55 %”, che mira a conseguire la neutralità climatica nell’UE entro il 2050.

Fonte: Consiglio UE