62ma Assemblea Confservizi ER: “Utilities protagoniste della transizione ecologica ed energetica”

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Il presidente di Confservizi ER Gianni Bessi (al centro) accanto all’assessore regionale Vincenzo Colla.

Nel contesto in cui viviamo e nelle sfide a cui siamo chiamati, dalla transizione ecologica, all’efficienza energetica fino all’adattamento ai cambiamenti climatici il nostro ruolo è quello di attori protagonisti: per le risorse che gestiamo, per i servizi che forniamo e per il ruolo che ricopriamo all’interno del tessuto sociale”.

Così il presidente di Confservizi ER Gianni Bessi nella relazione programmatica (in allegato) illustrata nel corso della 62ma Assemblea generale dei soci che si è svolta mercoledì 12 giugno a Bologna. Ad aprire i lavori, l’assessore regionale alla Sviluppo Economico e Green Economy Vincenzo Colla.

A partire dalle recenti elezioni europee e dalle scelte di policy adottate in questi anni che hanno impattato nel contesto nazionale e nell’attività delle aziende, il presidente Bessi ha tracciato il quadro dei temi di maggiore interesse per il comparto, nel cui presidio l’associazione sarà impegnata nei prossimi mesi.

Bessi ha citato in particolare per quanto riguarda il settore energia, tutti i provvedimenti collegati al pacchetto “Fit for 55” dalla direttiva “Case green” fino al “Gas e Hydrogen Package” per lo sviluppo dei gas rinnovabili e low carbon. Oltre al tema delle comunità energetiche rinnovabili, che presenta un ampio margine di sviluppo e consolidamento.

Dopo la tragica alluvione del 2023, una particolare attenzione è riservata alla tutela della risorsa idrica e alle azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, a partire dal contributo che l’associazione intende dare al Piano di tutela delle acque regionale 2030 che, nelle proprie linee strategiche punta ad aumentare l’offerta della risorsa, la promozione del riuso dell’acqua, nuovi sistemi di distribuzione ed interconnessione, la predisposizione di Piani di resilienza alla siccità.

In campo ambientale e gestione dei rifiuti, uno dei temi di maggiore attenzione per l’associazione e le aziende rappresentate è la revisione del pacchetto Economia circolare, che prevede un riesame del quadro normativo in materia di rifiuti per ridurre in modo particolare quelli tessili e alimentari. Su questo anche la Regione ha lanciato recentemente un bando con risorse a valere sulla programmazione comunitaria 2021 – 2027 per favorire l’incremento dei processi di riciclaggio dei rifiuti.

Da ultimo, una grande attenzione è riservata all’attuazione del PNRR in Emilia – Romagna, su cui le aziende associate sono fortemente impegnate e dove rivestono un ruolo fondamentale per il raggiungimento di specifici obiettivi del Piano. Sono infatti oltre 4 miliardi le risorse stanziate nel nostro territorio solo per la Missione 2 dedicata a transizione ecologica ed energetica.

Tutte queste sfide – ha ricordato il presidente Bessihanno bisogno del contributo di chi, come le aziende che gestiscono servizi pubblici economici, hanno competenze umane, tecnologiche e industriali. Le nostre aziende garantiscono infatti investimenti e occupazione di qualità nella sostenibilità ambientale e nell’innovazione della transizione energetica (dal biometano alle rinnovabili, dall’idrogeno alla cattura di CO2, ed altro ancora). Il lavoro e le competenze delle nostre aziende emiliano-romagnole faranno ancora una volta la differenza come testimoniano i dati dell’elevata qualità dei servizi di questa regione, dalla raccolta differenziata alle percentuali di riciclo, dalle percentuali delle acque depurate a quelle delle perdite idriche, che la collocano ai vertici nazionali ed europei. Una delle poche regioni senza procedure di infrazione sulla depurazione e che ha sanato da tempo quelle sulle discariche. È in questo quadro che Confservizi onorerà sempre di più la propria mission di punto di riferimento per le associate in ogni contesto e in ogni sfida.”

Nel suo intervento di apertura, l’assessore Colla ha ricordato come in Emilia – Romagna “abbiamo il modello delle multitutility che funziona, con quel forte legame territoriale che ci ha permesso di gestire  in modo intelligente la turbolenza della crisi energetica che ci ha colpiti a seguito del conflitto ucraino“. Un modello consolidato che tiene insieme la gestione industriale con, appunto, il rapporto molto forte con il territorio. L’assessore Colla ha inoltre sottolineato il contributo che il comparto SPL potrà dare nella realizzazione degli obiettivi del Piano energetico regionale, dagli investimenti sul biometano al tema delle comunità energetiche, dell’autoproduzione e dell’autoconsumo, fino al più recente collegato allo sviluppo dell’agrivoltaico, senza tralasciare il fondamentale tema delle competenze, formazione e attrazione di talenti e intelligenze su cui si giocheranno molte delle sfide future.

Relazione Bessi_62ma Assemblea