Alluvione Romagna: oltre 350 millimetri di pioggia caduta, quattro bacini interessati nei territori tra Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena

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Una cumulata massima d’acqua caduta nelle ultime 48 ore che ha superato, in alcuni casi, i 350 millimetri, con picchi massimi, in Emilia-Romagna, nella zona tra Ravenna BrisighellaQuattro i bacini interessati, nei territori tra Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, con tracimazioni. Oltre un migliaio le persone evacuate, cui 800 solo nel ravennate.

Sono i primi effetti della pesante ondata di maltempo causata dagli effetti del ciclone Boris che, arrivato in Italia, si è abbattuta con particolare violenza sulla Romagna e nel bolognese. Un dato, su tutti: nel maggio 2023 furono 400-450 i millimetri d’acqua caduta, ma in due alluvioni; ora, in un unico evento, si sono superati, in alcune aree, i 350 millimetri.

Oltre 200 gli interventi effettuati dai Vigili del Fuoco. Colonne mobili nazionali del volontariato di Ana (Alpini) e Misericordia e delle Regioni Veneto, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento, Lombardia sono già operative in Emilia-Romagna con più di 500 volontari. In arrivo anche quelle di Liguria, Lazio, Marche e Umbria. L’Agenzia regionale ha immediatamente attivato più di 100 volontari.

 

La situazione sui territori (aggiornamento del 19 settembre)

A Ravenna, desta preoccupazione la situazione del ponte ferroviario del Boncellino, sopra il Lamone. Oltre alle esondazioni dei corsi d’acqua, si sono verificate frane in Appennino, a Riola e a Casola Valsenio e ci sono frazioni isolate.

Il Lamone è sormontato a Faenza (Villanova), Traversara e Ponte Castellina.

A Forlì il Montone ha esondato, allagando i quartieri di San Benedetto e Villanova. In Appennino, critica la situazione a Modigliana, dove sono esondati i torrenti Tramazzo e Marzeno.

A Rimini, parte della città ha avuto un blackout nella notte; la frazione di Montefiore è isolata.

Tutti i fiumi del bacino del Reno, parte destra sono sotto osservazione. Nel bolognese, si sono verificati allagamenti causati da Idice, Quaderna e Sillaro in più punti. Per quanto riguarda l’Idice, grazie alla “finestra” creata con il cantiere si sta gestendo la piena in modo controllato.

Oltre all’Idice, Lamone, Montone, Marzeno, Senio, Sillaro ha superato la soglia 3 il Tiepido, a Fossalta (Mo) in un punto.

La rete dell’Emergenza urgenza 118 di Piacenza è stata allertata dalla Regione Emilia-Romagna per la situazione meteo e l’alluvione in corso. È stato concordato l’invio immediato di due mezzi, uno per ciascuna delle associazioni, nei luoghi dell’alluvione. Il sistema piacentino è in allerta e pronto a inviare, se ce ne sarà necessità, ulteriori risorse a Bologna e in Romagna. Sono inoltre stati predisposti turni per assicurare il cambio dei mezzi e dei volontari già partiti, in base all’evolversi della situazione.

L”impegno delle aziende associate

Anche Hera sottolinea di essere “in prima linea” dalla serata del 18 settembre “per garantire la continuità dei servizi essenziali nei territori colpiti dall’ondata straordinaria di maltempo, in stretto coordinamento con la Protezione civile, le Prefetture e le amministrazioni comunali interessate”. La multiutility riferisce di aver “messo in campo tutte le proprie risorse, con oltre 220 persone e una trentina di mezzi aggiuntivi, per monitorare senza sosta le zone coinvolte, ripristinare impianti, reti e servizi e portare assistenza alle persone evacuate e isolate”. Alle 19 di oggi (19 settembre ndr) le maggiori criticità risultavano rientrate, ma “rimangono alcuni disservizi nelle zone più colpite dal maltempo- continua la nota- quali l’interruzione della fornitura idropotabile in parte del Comune di Modigliana, soprattutto nel centro storico. In tutte le aree il personale del Gruppo Hera è costantemente al lavoro per ridurre al minimo i disagi ai cittadini, anche attraverso l’utilizzo di autobotti, e ripristinare i servizi nel minor tempo possibile”. Superata la fase di emergenza, scrive infine Hera, “verrà riattivata progressivamente la pulizia delle zone colpite attraverso spazzamento e lavaggio delle strade, con servizi straordinari di raccolta, ritiro ingombranti e smaltimento, a mano a mano che le strade saranno dichiarate agibili, secondo le priorità che saranno concordate con le autorità competenti”.