Riceviamo e pubblichiamo l’articolo “Gare gas: la spinta di Arera sarà sufficiente a farle ripartire?” di Sauro Prandi, consigliere d’amministrazione di Entar srl e consulente ambientale, apparso sulla rivista Public Utilities lo scorso 2 settembre.
- Semplificazione e accelerazione delle gare gas
L’ Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) ha rivisitato, nel giro di pochi mesi, le procedure riguardanti le gare del servizio distribuzione gas, in particolari le fasi che contraddistinguano le attività delle stazioni appaltanti (SA) verso l’Autorità stessa. E’ infatti del 6/2/2024 la delibera n. 35 di “Avvio del procedimento per la semplificazione e l’accelerazione delle procedure per l’effettuazione delle gare per il servizio di distribuzione del gas naturale”, a cui fa immediatamente seguito il documento di consultazione (atto n. 36 del 6/2/2024) “Orientamenti per la semplificazione…..”(come sopra), per giungere poi alla delibera n. 296 del 16/7/2024 “Approvazione del Testo Integrato delle disposizioni dell’Autorità in materia di gare d’ambito della distribuzione del gas naturale” (1). Le parole “semplificazione e accelerazione delle procedure” riportate nel titolo del documento di consultazione, esplicitavano l’obiettivo che Arera si dava: lo si potrebbe denominare “attivazione di una fase 2” rispetto ad una “fase 1” che, proprio per semplificare ed accelerare l’iter delle gare, era stata definita nell’ambito della “legge concorrenza 2021” (2). In quella sede, sulla base dell’art. 6 rubricato “Concessioni di distribuzione del gas naturale”, venivano introdotte le seguenti principali novità:
- le reti di proprietà dei Comuni o delle “società delle reti”, venivano valorizzate allo stesso modo dei beni di proprietà del gestore uscente, cioè in base al valore di ricostruzione a nuovo (VIR) e non al valore contabile (cosiddetto RAB) (3);
- il gestore uscente veniva obbligato a fornire all’ente locale tutte le informazioni necessarie per la predisposizione del bando di gara, salvo l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria;
- il competente Ministero, sentita Arera, doveva entro sei mesi dalla pubblicazione della legge (quindi entro febbraio 2023) aggiornare i contenuti del D.M. 12/11/2011 n. 226 “Regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell’offerta per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale” (del resto già modificato con Decreto Interministeriale 20/5/2015 n. 106).
- La delibera 296/2024 e il “Testo Integrato”
A pag. 7 della delibera si legge che le osservazioni pervenute al documento di consultazione “…. hanno espresso una sostanziale condivisione degli obiettivi e delle prospettazioni rappresentate dall’Autorità ….” e pertanto si ritiene “… sia necessario e urgente proseguire il percorso già avviato negli scorsi anni, allo scopo di semplificare e accelerare i procedimenti in corso e congiuntamente rendere disponibili modalità di verifica più snelle per i procedimenti che vengano avviati in seguito all’adozione della presente deliberazione, con l’obbiettivo di velocizzare l’effettuazione delle gare per l’affidamento del servizio di distribuzione di gas naturale….” (v. pag.12).
In effetti l’Autorità, con l’adozione del “Testo integrato delle disposizioni dell’Autorità in materia di gare d’ambito della distribuzione del gas naturale” (TI), allegato alla delibera, e l’abrogazione di due precedenti delibere (4), in uso fino a quel momento, ridefinisce le procedure a cui devono sottostare le SA delle gare, che sono in genere il Comune con il maggior numero di abitanti dell’ATEM, o la Città metropolitana, o altra entità riconosciuta. Le nuove procedure sono riportate sinteticamente nella “scheda tecnica” della citata delibera (5); in esse non rientrano le SA per le quali l’Autorità ha già adottato la delibera relativa all’analisi VIR/RAB di reti e impianti di proprietà dei gestori e la delibera riguardante il bando di gara.
3.Le gare svolte, quelle in corso e quelle che potrebbero essere bandite prossimamente
Salvo errori od omissioni, la situazione di cui al titolo del paragrafo è quella di seguito descritta, stante che i 177 ATEM, cioè gli ambiti definiti a suo tempo, sono ora 171, a seguito della unificazione dei seguenti: Cremona 2/ Cremona 3; Bologna 1/Bologna 2; Trento1/ Trento 2/Trento 3; Firenze 1/Firenze 2; Udine 2/Udine 3.
3.1 Gare svolte, con aggiudicatario
Le gare ad oggi aggiudicate, elencate in ordine temporale, sono state 10, due in più rispetto a quelle riportate in un precedente articolo (6): MILANO 1: Unareti Spa (Gruppo A2A); TORINO 2: Italgas Reti; BELLUNO: Italgas Reti; VALLE D’AOSTA: Italgas Reti; TORINO 1: Italgas Reti; NAPOLI 1: 2 i Reti Gas; UDINE 2: Acegas-APS-Amga (Gruppo Hera); LA SPEZIA: Italgas Reti; CATANZARO-CROTONE: Italgas Reti; RIMINI: Adrigas (Gruppo SGR).
TRENTO (ambito aggregato): in fase di aggiudicazione; come da comunicato stazione appaltante del 30/7/2024, hanno presentato offerta: Italgas Reti e Novareti (Gruppo Dolomiti Energia).
3.2 Gare in corso
LODI 1: procedura ristretta, termine domanda di partecipazione 30/9/2024; VICENZA 4: procedura ristretta, termine domanda di partecipazione 30/11/2024; POTENZA 2 procedura ristretta, termine domanda di partecipazione 31/7/2025.
Si ricorda che le gare vengono espletate ricorrendo a procedura ristretta (previa domanda di partecipazione) o procedura aperta (con presentazione di offerta, ove un operatore gestisca più del 60% dei punti di riconsegna nell’ATEM).
3.3 Gare che potrebbero essere bandite prossimamente
In Appendice 1, si riporta l’elenco degli ambiti che, sulla base delle delibere di osservazioni di Arera, potrebbero dare corso alle rispettive gare, fatte salve eventuali problematiche ostative di cui non si è a conoscenza. In tale contesto si riportano le seguenti informazioni rilevate dal citato documento di consultazione di Arera (atto n. 36/2024, pag. 7, nota a piè pagina). Come detto gli ATEM sono 171; di questi, 131 a mezzo le relative SA, si sono accreditati presso la “piattaforma informatica accrediti stazioni appaltanti di Arera”; quindi 40 non vi hanno ancora provveduto. Delle 131 SA, solo 99 hanno avviato il procedimento necessario per la verifica degli scostamenti VIR/RAB.
- Considerazioni dell’”ultima ora”: forse una “fase 3”?
Nello scorso mese di marzo, in occasione della conversione in legge del D.L. n.181/2023, poi convertito in L. n. 11/2024, cosiddetto “decreto energia”, venivano proposti emendamenti riguardanti “Misure in materia di distribuzione del gas naturale” da parte di deputati di Forza Italia e “Misure in materia di aggregazioni nel settore della distribuzione del gas naturale”, da parte di deputati della Lega, poi non rientrati nel testo convertito. Ci si riferisce alla discussione presente anche in recenti atti parlamentari, in merito al tema di “promuovere” aggregazioni tra operatori del servizio distribuzione gas (7).
Per stare in sede parlamentare, utile ricordare anche l’interrogazione di due parlamentari del PD, in data 1/8/2024, al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica e al Ministro delle imprese e del made in Italy per conoscere “….quali iniziative, anche normative, intenda adottare il Governo per consentire il rapido riordino della disciplina e la razionalizzazione dei settori della distribuzione del gas e dell’energia elettrica” stante che “….. sembra emergere da fonti di stampa l’esistenza di una proposta volta a ridefinire alcuni aspetti della disciplina delle gare del gas, che vedrebbe drasticamente ridimensionato il numero degli ambiti territoriali di gara. Si passerebbe dagli originari 177 a solo 7. Tale proposta, presenterebbe non poche rilevanti criticità, anche alla luce della annunciata acquisizione, da parte di Italgas, del secondo operatore nazionale della distribuzione gas, ovvero 2i Rete Gas…..”. Il riferimento ai settori della distribuzione del gas e dell’energia elettrica è dovuto, stante che “…. il D. Lgs n. 79/1999 (cosiddetto decreto Bersani) prevede la scadenza delle concessioni attuali nel 2030 e l’organizzazione delle procedure di aggiudicazione entro il 2025. Tuttavia, allo stato attuale non sono ancora state definite né le tempistiche, né le modalità di svolgimento di tali future gare, i criteri di valorizzazione degli investimenti realizzati e quelli di assegnazione delle nuove concessioni, né tantomeno sono stati disegnati gli ambiti territoriali delle singole gare” (8).
Come appare evidente, la discussione si amplia di molto stante anche il presupposto che la domanda di energia elettrica/da fonti rinnovabili crescerà e quella di gas tenderà a diminuire. Per quanto riguarda le gare gas è opportuno che si proceda da parte del Ministero competente con l’aggiornamento del DM n. 226/2011 (regolamento per i criteri di gara), che si svolgano le gare, che il mercato faccia la sua parte, che i gestori stringano alleanze, ove lo ritengano opportuno, per partecipare alle gare, e che si salvaguardino competenze e conoscenze tecniche in un settore dove la sicurezza è un elemento fondamentale, competenze che verosimilmente si ritrovano anche nei 138 operatori piccoli e piccolissimi del servizio distribuzione gas.
P.S. “ …. dagli originari 177 (ambiti) a solo7….”. Tale numero “corre” agli ambiti tariffari stabiliti dalla regolazione tariffaria di Arera; l’ambito è l’area geografica in cui vengono applicate le stesse tariffe per i servizi di distribuzione e misura (9).
APPENDICE 1 DELIBERE ARERA RELATIVE AD OSSERVAZIONI VALORI DI RIMBORSO E DOCUMENTAZIONE DI GARA
Osservazioni riguardanti il valore di rimborso da riconoscere ai titolari degli affidamenti e delle concessioni per il servizio di distribuzione del gas naturale
Modena 1 56/2019; Biella 485/2020; Roma 4 503/2020; Torino 5 543/2020;
Vicenza 2 625/2021; Cuneo 2 471/2022; Venezia 1 680/2022; Vicenza 4 208/2023; Perugia 1 255/2023;
Bologna 1-Bologna 2 452/2023; Trento aggregato: 577/2023 (*); Modena 2 592/2023;
Perugia 2 24/2024; Benevento 240/2024; Potenza 2 241/2024; Pescara 242/2024
Osservazioni riguardanti il valore di rimborso da riconoscere agli enti agli enti locali per le porzioni di rete di distribuzione del gas naturale di loro proprietà
Vicenza 2 607/2023; Roma 4 196/2024; Biella 298/2024
Osservazioni in merito alla documentazione di gara inviata
Modena 1 298/2019; Biella 245/2021; Torino 5 303/2021; Roma 4 187/2022;
Trento aggregato 608/2023 (*); Vicenza 2 92/2024
(*) gara in corso di aggiudicazione
NOTE
- segnalazione dell’adozione in “Public Utilities”, 30/7/2024
- 5/8/2022 n. 118 “Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021”, pubblicata in G.U. n. 188 del 12/8/2022.
- RAB (Regulatory Asset Base): valore del capitale investito netto come riconosciuto dall’Autorità al fine della determinazione delle tariffe applicabili
- Trattasi delle delibere:
- 905 del 27/12/2017 “Attuazione delle disposizioni della legge 124/2017 (legge annuale per il mercato e la concorrenza), in materia di semplificazione dell’iter di valutazione dei valori di rimborso e dei bandi di gara relativi all’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale. Adozione di testi integrati”;
- 714 del 22/12/2022 “Aggiornamento delle disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale in attuazione della legge annuale per il mercato e la concorrenza
- https://www.arera.it/fileadmin/allegati/schede/296-24st.pdf
- S. Prandi “Legge concorrenza: quali le novità per le gare ATEM distribuzione gas”, in “Public Utilities”, 8/8/2022
- Nel 2023, sono 186 gli operatori della distribuzione gas: 6 molto grandi (oltre 500.000 clienti serviti), 22 grandi (tra 100.000 e 500.000), 20 medi (tra 50.000 e 100.000), 91 piccoli (tra 5.000 e 50.000); piccolissimi 47 (con meno di 5.000). V. Arera “Relazione annuale 2023, volume 1, Capitolo 3 “Struttura, prezzi e qualità del settore gas”, p. 272, tab. 3.11
- AGCM, Bollettino n. 32 del 12/8/2024, p. 97
- Ambiti tariffari (rif. delibera Arera n. 570/2019, allegato A, art. 43): Ambito nord occidentale, comprendente le regioni Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria; Ambito nord orientale, comprendente le regioni: Lombardia, Trentino – Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Ambito centrale, comprendente le regioni Toscana, Umbria e Marche; Ambito centro-sud orientale, comprendente le regioni Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata; Ambito centro-sud occidentale, comprendente le regioni Lazio e Campania; Ambito meridionale, comprendente le regioni Calabria, Sicilia; Ambito Sardegna, comprendente la regione Sardegna.