Ursula von der Leyen ha presentato la sua nuova squadra di governo. 11 donne e 16 uomini; 6 i vicepresidenti esecutivi, tra cui il Ministro italiano Raffaele Fitto, con delega a Coesione e Riforme. “L ‘intero Collegio è impegnato per la competitività, ed è una delle principali raccomandazioni del rapporto Draghi”, ha spiegato von der Leyen presentando alla stampa a Strasburgo il suo esecutivo. Un altro principio è che tutti i Commissari sono uguali e hanno la stessa responsabilità: “In questo spirito ogni vicepresidente esecutivo avrà anche un portafoglio su cui concentrarsi, per il quale dovrà lavorare con altri Commissari. Perché ciò che riguarda la sicurezza riguarda la democrazia, ciò che riguarda l’economia riguarda la società e ciò che riguarda il clima e l’ambiente riguarda anche le persone e le imprese”.
6 i vicepresidenti esecutivi, 4 donne, due uomini. La prima vicepresidente è la spagnola Teresa Ribera: ha la delega per una transizione pulita, giusta e competitiva e sarà responsabile della politica sulla concorrenza. Clima, Net zero e crescita clean: confermato l’olandese Wopke Hoekstra; Ambiente alla svedese Jessika Roswall ed Energia e casa al danese socialista Dan Jorgensen.
Ribera, madrilena classe 1969, si è sempre occupata di politiche ambientali: nel 1995 è entrata come funzionaria al ministero dell’Ambiente (all’epoca accorpato a quello delle Opere pubbliche e dei trasporti), nel 2004 ha assunto la direzione dell’Ufficio per i cambiamenti climatici (un organo di consulenza del governo) e nel 2008 è diventata segretaria di Stato per il Cambiamento climatico nel secondo esecutivo del socialista Luis Rodríguez Zapatero.
Wopke Hoekstra, riconfermato per un secondo mandato, è nato nel 1975 a Bennekom,è stato eletto parlamentare nel 2011 e poi ha ricoperto due volte incarichi ministeriali sotto il premier liberal-conservatore Mark Rutte: come responsabile delle Finanze dal 2017 al 2021 e poi come titolare del Commercio dal 2022 al 2023. Le sue credenziali ambientaliste sono state messe in dubbio dagli eurodeputati in fase di audizione quando, a ottobre, ha dovuto rimpiazzare Timmermans (soprannominato lo “zar” del Green deal): a far dubitare i membri della commissione Ambiente era soprattutto il passato dell’olandese nella Shell (gigante britannico degli idrocarburi), nonché le sue posizioni favorevoli all’esplorazione petrolifera e contrarie sia allo stop all’estrazione di gas naturale che alla riduzione delle emissioni di azoto.
Jessika Roswall, classe 1972 di Uppsala. Avvocata specializzata in diritto penale e familiare, è attiva nella politica nazionale dal 2010, quando è stata eletta al Riksdag, il Parlamento monocamerale di Stoccolma. Dal 2022 e fino all’inizio di settembre è stata ministra agli Affari europei e alla cooperazione nordica nel governo di Ulf Kristersson, un esecutivo di centrodestra che si regge in piedi grazie ai voti della destra radicale.
Dan Jørgensen ha ottenuto le deleghe all’Energia e all’Abitazione (un nuovo portafoglio introdotto da von der Leyen per il suo secondo mandato). Jørgensen è l’attuale ministro alla Cooperazione allo sviluppo e alla Politica climatica globale di Copenhagen, carica che ricopre dal 2022 nell’esecutivo della premier Mette Frederiksen.
Il francese Stéphane Séjourné, entrato all’ultimo minuto al posto di Thierry Breton, sarà vicepresidente per la Prosperità e la strategia industriale e sarà responsabile del portafoglio Industria, Pmi e Mercato unico; avrà la supervisione su Commercio e sicurezza economica (deleghe dello slovacco Maros Sefcovic, non più vicepresidente); Economia produttività, attuazione e semplificazione saranno del lettone Valdis Dombrovskis che perde la vicepresidenza; Servizi finanziari alla portoghese Maria Luis Albuquerque e Startup e innovazione alla bulgara Ekaterina Zaharieva.
L’Alta rappresentante dell’Ue per la Politica estera sarà l’estone Kaja Kallas che avrà la supervisione su Allargamento, con Fitto. Partenariati internazionali andranno al ceco Jozef Sikela; Mediterraneo alla croata Dubravka Suica e Gestione delle crisi alla belga Hadja Lahbib. Questi due settori saranno condivisi con la vice presidente rumena Roxana Minzatu che avrà la delega a competenze, istruzione e cultura, posti di lavoro di qualità e diritti sociali; supervisionerà inoltre il portafoglio del maltese Glen Micallef all’equità intergenerazionale, cultura e sport.
Raffaele Fitto, oltre alla delega diretta per la Coesione e le Riforme, avrà la supervisione sui portafogli della slovena Kos per l’Allargamento (insieme a Kallas), del greco Apostolos Tzitzikostas che sarà responsabile di Trasporto sostenibile e turismo), del lussemburghese Christophe Hansen (Agricoltura e alimentare) e del cipriota Costas Kadis (Pesca e oceani).
La finlandese Henna Verkunnen avrà la delega per la Sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, e sarà responsabile del portafoglio sulle tecnologie digitali e di frontiera; supervisionerà le deleghe di Zaharieva (insieme a Séjourné), del lituano Andius Kubilius alla Difesa e Spazio, dell’austriaco Magnus Brunner delegato per gli Affari interni e migrazioni e dell’irlandese Michael McGrath che si occuperà di Democrazia, giustizia e stato di diritto. Von der Leyen avrà la supervisione diretta sulla delega del Bilancio affidata al polacco Piotr Serafin e condividerà con Séjourné la supervisione sui portafogli di Sefcovic (Commercio e sicurezza economica), di Dombrovskis (Economia e produttività). Tutti i ventisei dovranno passare il vaglio delle audizioni del Parlamento Ue.