I lavori di Camera e Senato riprenderanno il prossimo 10 settembre. Molti i temi su cui Camera e Senato saranno chiamati a deliberare, in attesa della prossima legge di bilancio.
In proposito, le nuove regole stabilite a livello UE, prevedono che, entro il prossimo 20 settembre (ma, su richiesta, i tempi potranno allungarsi non oltre però il 15 ottobre), il Governo italiano dovrà presentare il Piano strutturale di bilancio, documento che sostituisce la Nadef (Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza). Tale Piano dovrebbe essere presentato a breve e approvato in Consiglio dei Ministri.
Gli altri provvedimenti su cui invece sarà impegnato il Parlamento sono:
- CAMERA: ddl sicurezza (che potrebbe essere emendato con la delicata questione della cittadinanza, tema che ha tenuto banco nel dibattito politico estivo); ddl partecipazione dei lavoratori all’impresa (proposta della Cisl). Sempre in tema di lavoro i gruppi di opposizione Pd, M5s e Avs stanno lavorando a un testo unificato per un ddl relativo alla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.
- SENATO: questa settimana è stato incardinato alle Commissioni Bilancio e Finanze la conversione in legge del decreto Omnibus (approvato in Cdm il 7 agosto scorso) che, come recita il nome, reca al suo interno provvedimenti assai eterogenei: dall’aumento degli incentivi alle imprese che operano nella Zes del Mezzogiorno, al rifinanziamento (per 150 milioni) del FEN, Fondo emergenze nazionali. Il termine per la presentazione degli emendamenti è già stato fissato a venerdì 13 settembre. Il Senato ha inoltre in sospeso il ddl sull’intelligenza artificiale (concluso il ciclo di audizioni) e il ddl di riforma del codice della strada (sul quale insistono oltre 500 emendamenti).
Non è invece ancora stato assegnato il disegno di legge annuale sulla concorrenza, approvato in Cdm a fine luglio.
Dopo la pausa estiva, riprende anche il “cantiere” delle riforme, con il ddl sul premierato che passa alla seconda lettura e il ddl sulla separazione sulle carriere dei giudici. Pen entrambi proseguiranno le audizioni in commissione Affari costituzionali.
(red/MF)