Il cambiamento climatico è una minaccia esistenziale per l’umanità, gli ecosistemi e la biodiversità, nonché per la pace e la sicurezza. In occasione della 29ª conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29), l’UE sosterrà un obiettivo globale efficace, realizzabile e ambizioso in materia di finanziamenti per il clima e chiederà piani climatici ambiziosi per mantenere a portata di mano l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C.
Il Consiglio ha approvato oggi conclusioni che fungeranno da posizione negoziale generale dell’UE per la COP 29, che si terrà a Baku, in Azerbaigian, dall’11 al 22 novembre 2024.
Consegna a Baku
Il Consiglio chiede un esito ambizioso ed equilibrato della COP29 che:
- mantiene l’obiettivo di temperatura di 1,5°C a portata di mano, alla luce della migliore scienza disponibile
- ci spinge tutti in avanti verso la resilienza a lungo termine
- comprende l’accordo su un nuovo obiettivo collettivo quantificato efficace, realizzabile e ambizioso
“Questo testo ambizioso ma equilibrato, basato sul consenso tra i paesi dell’UE, servirà come tabella di marcia dell’UE verso Baku. L’UE continuerà a svolgere un ruolo di primo piano negli sforzi internazionali volti a limitare il riscaldamento globale, invitando alla solidarietà i paesi e le comunità vulnerabili in questa battaglia collettiva. Perché il cambiamento climatico non risparmia nessun paese, territorio o regione”. |
— Anikó Raisz, ministro di Stato ungherese per l’ambiente e l’economia circolare |
Finanza per il clima e nuovo obiettivo globale
Il Consiglio sottolinea l’importanza di concordare un nuovo obiettivo collettivo quantificato sui finanziamenti per il clima che sia realizzabile e adatto allo scopo. Il nuovo obiettivo dovrebbe essere concepito sulla base di un approccio ampio, trasformativo e multilivello , che includa vari flussi finanziari e un gruppo più ampio di contributori. Ciò rifletterebbe l’evoluzione delle rispettive capacità economiche e l’aumento delle quote delle emissioni globali di gas serra dall’inizio degli anni ’90.
In tale contesto, il Consiglio ribadisce che le finanze pubbliche da sole non possono fornire i livelli di finanziamento necessari per realizzare un’economia globale climaticamente neutra e resiliente; Gli investimenti privati dovranno fornire la quota maggiore degli investimenti necessari per la transizione verde.
Più ambizione per i contributi determinati a livello nazionale
Limitare il riscaldamento a 1,5ºC richiede uno sforzo collettivo e ulteriori azioni da parte di tutti i paesi, in particolare delle principali economie.
Il Consiglio sottolinea pertanto che la prossima tornata di contributi determinati a livello nazionale – i piani per il clima da presentare nel 2025 – deve riflettere i progressi e il massimo livello possibile di ambizione, in linea con l’esito del bilancio globale della COP dello scorso anno.
Dovrebbero includere obiettivi di riduzione assoluti e in tutti i settori dell’economia che coprano tutti i gas a effetto serra.
Mitigazione e adattamento
Nelle sue conclusioni il Consiglio sottolinea l’importanza di aumentare urgentemente l’ambizione e l’attuazione della mitigazione in questo decennio critico. Invita inoltre tutte le parti a compiere maggiori sforzi per integrare e integrare l’adattamento ai cambiamenti climatici e la resilienza nei pertinenti programmi esistenti.
Esaminando il bilancio globale della COP 28 dello scorso anno, il Consiglio sottolinea la necessità di basarsi sulla decisione di bilancio globale e di attuarla in tal senso. Le conclusioni sottolineano in particolare l’importanza del dialogo con gli Emirati arabi uniti (EAU) per monitorare i progressi collettivi, il programma di lavoro sulla mitigazione per aumentare l’ambizione in materia di mitigazione e il programma di lavoro sui percorsi per una transizione giusta per conseguire gli obiettivi dell’accordo di Parigi in modo giusto ed equo per tutti.
Il Consiglio ribadisce inoltre l’invito ad abbandonare i combustibili fossili nei sistemi energetici in modo giusto, ordinato ed equo, accelerando l’azione in questo decennio critico, in modo da raggiungere lo zero netto entro il 2050 in linea con la scienza.
Contesto
Ogni anno la Conferenza delle Parti (COP) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) si riunisce per determinare le ambizioni e le responsabilità in materia di clima e per individuare e valutare le misure per il clima.
L’UE e i suoi Stati membri sono parti della Convenzione, che conta 198 parti (197 paesi più l’Unione europea) in totale. La presidenza di turno del Consiglio, insieme alla Commissione europea, rappresenta l’UE in occasione di questi vertici internazionali sul clima.
Fonte: Consiglio UE