Riceviamo e pubblichiamo l’articolo di Sauro Prandi, consulente ambientale e consigliere d’amministrazione di Entar srl pubblicato lo scorso 21 novembre nel supplemento Enti Locali ed Edilizia del Sole 24 Ore.
Con la circolare n. 59/2024, Csea (Cassa per i servizi energetici e ambientali) ha comunicato l’apertura del portale Data Entry Rifiuti e relative Faq per l’invio da parte dei gestori dell’attività di gestione tariffe e rapporto con gli utenti, di dati e informazioni derivanti dall’applicazione delle componenti perequative UR1 (copertura dei costi di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati e dei rifiuti volontariamente raccolti), pari a 0,10 euro/utenza, e UR2 (copertura delle agevolazioni riconosciute per eventi eccezionali e calamitosi), pari a 1,50 euro/utenza. Si ricorderà che si tratta di adempimenti e importi stabiliti dalla delibera Arera n. 386/2023 “Istituzione di sistemi di perequazione nel settore dei rifiuti urbani” e relativo allegato. Condizione essenziale per dare corso alla procedura è l’iscrizione all’anagrafica Csea (verosimilmente già attuata dai gestori come richiesto da circolare Csea n. 23/2024).
Ci si sofferma in particolare sugli adempimenti dei gestori tariffe e rapporto con gli utenti, non coinvolti nella gestione dei rifiuti accidentalmente pescati e dei rifiuti volontariamente raccolti. Tali gestori dovranno comunicare entro il 31/1/2025 i dati relativi all’applicazione delle due citate componenti riferite al 2024, per poi accreditare gli importi a Csea entro il 15/3/2025 tramite la piattaforma PagoPA, generando i relativi IUV (Identificativo Univoco di Versamento) all’interno del Data Entry Rifiuti. Csea ricorda che, in caso di parziale o mancato versamento, applicherà sulla somma dovuta un tasso di interesse di mora crescente a seconda dei giorni di ritardo (articolo 6, comma 7, dell’Allegato A alla deliberazione n. 386/2023).