Il Governo è al lavoro per una legge quadro sul nucleare

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DECRETO EMERGENZE E ATTUAZIONE PNRR

Le Commissioni riunite Bilancio e Ambiente della Camera hanno iniziato il 14 gennaio l’esame del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 31 dicembre 2024, n. 208, recante misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (AC. 2184) (scade il 1° marzo).  


DIRETTIVA UE APPARECCHIATURE ALIMENTAZIONE DISTRIBUTORI E CONTATORI GAS

La Commissione Politiche dell’UE del Senato ha iniziato il 15 gennaio l’esame, in sede consultiva, della proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2014/32/UE per quanto riguarda le apparecchiature di alimentazione dei veicoli elettrici, i distributori di gas compresso e i contatori dell’energia elettrica, del gas e dell’energia termica(COM(2024) 561 definitivo). 

La proposta di direttiva europea mira ad aggiornare le regole sull’armonizzazione degli strumenti di misura in tutta l’Unione Europea. In particolare, si concentra su:

  • Apparecchiature di ricarica per veicoli elettrici: Definisce nuovi standard per garantire la compatibilità e l’affidabilità dei sistemi di ricarica.
  • Distributori di gas compresso: Introduce requisiti per nuovi tipi di gas, come l’idrogeno, e per garantire la precisione delle misurazioni.
  • Contatori di energia elettrica e gas: Aggiorna i requisiti per i contatori intelligenti e introduce nuovi standard per i contatori di energia termica.

DECRETO MILLE PROROGHE

La Commissione Affari costituzionali del Senato ha avviato il 16 gennaio il ciclo di audizioni informali nell’ambito dell’esame deldisegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi (AS. 1337) (scade il 25 febbraio). 

Relatori sono il senatore di Fratelli d’Italia Costanzo Della Porta, la senatrice della Lega Daisy Pirovano e il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto.

Sul testo, approvato a inizio dicembre in Consiglio dei ministri, è in corso di svolgimento un ciclo di audizioni. Il termine per la presentazione di emendamenti è stato fissato a martedì 21 gennaio.

Il dl Milleproroghe tra le altre cose prevede la cancellazione delle multe per chi non si è sottoposto alla vaccinazione per il Covid, la proroga dello scudo erariale al 30 aprile, lo stop all’aggiornamento biennale delle sanzioni stradali e la proroga della riduzione del termine del tirocinio previsto per i magistrati ordinari. (Public Policy).


DAL GOVERNO

Il Governo è lavoro per una legge quadro sul nucleare da presentare a fine mese

Il Governo approverà entro la fine di gennaio il disegno di legge quadro sul nucleare: la notizia, anticipata nei mesi scorsi dal Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto, è stata confermata da fonti del Governo durante la missione ad Abu Dhabi della premier Giorgia Meloni.

La legge delega, nelle intenzioni, dovrà dare il quadro giuridico per autorizzare, costruire, gestire e controllare le centrali nucleari in Italia. Pichetto ha più volte sostenuto che, senza l’atomo, non è possibile decarbonizzare la produzione elettrica e garantire la sicurezza energetica al paese. Quanto ai due referendum del 1987 e del 2011, nei quali gli italiani si sono espressi contro il nucleare, il Governo ritiene che siano ormai superati: le tecnologie che sarebbero applicate in Italia sarebbero diverse da quelle bocciate dagli italiani visto che, al posto delle grandi centrali di terza generazione (quelle chiuse nel 1987), l’esecutivo punta sui piccoli reattori modulari di terza generazione avanzata (motori di sommergibili dentro cilindri) e sui reattori di quarta generazione, raffreddati a piombo liquido e alimentati dalle scorie delle vecchie centrali.

Il disegno di legge delega è stato preparato da una Commissione nominata dal Ministro Gilberto Pichetto e presieduta dal giurista Giovanni Guzzetta. Il testo definitivo è quasi pronto, e arriverà al Ministero nel fine settimana. Entro la fine del mese sarà portato in Cdm. Se sarà approvato dal Parlamento, toccherà poi al Governo emanare i decreti attuativi. Per questi ultimi, si stima che serviranno altri due anni. I primi reattori potrebbero cominciare a funzionare all’inizio degli anni trenta. La legge quadro indicherà le procedure per l’autorizzazione delle nuove centrali. La norma prevede un’Agenzia di controllo sul nucleare, per vigilare sulla gestione degli impianti e sullo smaltimento delle scorie. Il ddl riprende le best practice degli altri Paesi europei con più tradizione sul nucleare e punta a valorizzare le aziende e le competenze italiane nel settore. Sono previste misure per incentivare la ricerca e la formazione e una campagna informativa. (Nomos)

Sul tema del ritorno al nucleare in Italia, è stata promossa anche una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare che ha raccolto oltre 73mila firme. Lo annuncia il leader di azione, Carlo Calenda durante una conferenza stampa alla Camera, dal titolo ‘Nucleare, sì grazie’. “In questo Paese- spiega Calenda- non c’è una discussione scientifica sul tema ma ideologica. Le aziende aprono centri di produzione in altri Paesi perchè qui il costo dell’energia è troppo alto. Andando avanti così corriamo il rischio che sparisca l’industria manifatturiera che è il vero cuore pulsante del Paese. Non possiamo più perdere tempo. Il governo si prenda qualche mese e faccia partire subito gli investimenti per il nucleare”. “Da parte nostra- aggiunge Calenda- c’è la massima disponibilità a dialogare su questo ma l’impressione che da parte della maggioranza ci sia una costante chiusura nel recepire qualsiasi suggerimento anche quando c’è un accordo di merito. Viene da pensare che le cose non si voglia farle davvero”. Tra le varie cose, la legge di iniziativa popolare prevede che il governo provveda a un riassetto normativo, che consenta in Italia la costruzione e l’esercizio di centrali nucleari; che venga regolata la procedura per l’autorizzazione alla costruzione ed esercizio di centrali nucleari della più avanzata tecnologia oggi disponibile, cioè la terza generazione a fissione; che venga costituita un’Autorità indipendente di sicurezza nucleare; che venga rapidamente avviata una campagna di informazione pubblica sull’energia nucleare.

“Alla Camera abbiamo illustrato la proposta di legge di iniziativa popolare per il ritorno all’energia nucleare in Italia: sono state raccolte oltre 70 mila firme, in grande maggioranza di giovani con meno di trent’anni. A breve depositeremo la proposta di legge in Senato: ora il Parlamento avvii al più presto una discussione sul tema perché non ci sono più alibi e soprattutto non c’è più tempo da perdere in un Paese che deve abbattere i costi energetici, per ridurre le bollette elettriche delle famiglie e delle imprese. Gli alti costi dell’energia provocano impoverimento e deindustrializzazione: non ce lo possiamo permettere”. Lo ha dichiarato Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, a margine della conferenza stampa del Comitato ‘Nucleare sì grazie’ dopo la conclusione della raccolta di firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare per il ritorno del nucleare in Italia. (Agenzia Dire).

 

Rassegna parlamentare a cura di MF