Tre nuovi partenariati europei su materiali avanzati, tessili e fotovoltaico

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CONSIGLIO UE

I ministri dell’Energia dell’UE si sono riuniti lo scorso 17 marzo a Bruxelles per discutere il piano d’azione per un’energia a prezzi accessibili e per scambiare opinioni sull’architettura dell’UE in materia di sicurezza energetica. Riceveranno informazioni sulla situazione energetica in Ucraina e sugli sviluppi del mercato dell’elettricità e del gas nell’UE. 

Il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin nel corso del suo intervento in Plenaria, ha evidenziato “l’opportunità di affrontare un tema di grande interesse come la revisione dell’architettura della sicurezza energetica dell’UE”.Sulla sicurezza dell’approvvigionamento gas – ha ricordato – il mutato e incerto contesto geopolitico, con i flussi di gas che oggi in Europa si dirigono da ovest verso est e non più nel senso opposto, ci impone di rivedere l’attuale dimensione regionale della sicurezza e garantire un adeguato livello di preparazione al rischio in caso di interruzione delle forniture di gas”. “Sarebbe auspicabile – ha rimarcato Pichetto Fratin – la riduzione dell’onere amministrativo per gli Stati membri in termini di obblighi di rendicontazione e risultati, sia per il settore elettrico che per il settore del gas”. “Sarebbe opportuno lavorare su una revisione congiunta di entrambi i Regolamenti, sia del settore del gas che del settore elettrico, anche allo scopo di prevenire la mancanza di coordinamento in caso di necessità”. “Particolare attenzione – ha evidenziato il ministro italiano dell’energia – dovrà essere rivolta ai rischi di sicurezza informatica associati all’ulteriore digitalizzazione delle reti e delle infrastrutture energetiche”. “Per quanto riguarda la sicurezza delle infrastrutture energetiche critiche europee – ha concluso Pichetto – riteniamo che il ruolo dell’UE nel coordinamento delle azioni necessarie in caso di incidenti o sabotaggi costituirebbe senz’altro un valore aggiunto”.  

Le misure del Clean Industrial Deal e dell’Action Plan for Affordable Energy sono positive ma portano risultati soprattutto nel medio e nel lungo periodo. Servono piuttosto interventi in grado di abbassare i prezzi nel breve periodo. L’Italia è pronta a dare il proprio contributo attraverso proposte concrete che domani verranno presentate ai commissari Fitto, Ribera, Hoekstra e Jorgensen”. Così il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, al Consiglio dei ministri dell’Energia dell’Unione Europea. Pichetto ha evidenziato che per l’Italia, in questo momento, le maggiori preoccupazioni sono costituite dagli alti costi dell’energia: “Guardiamo con preoccupazione ai differenziali di prezzo con altri Paesi UE e della stessa UE rispetto ai Paesi terzi e agli effetti che essi hanno sulla competitività delle nostre imprese e ricadute sui nostri cittadini e famiglie”. “Riteniamo importante- ha ricordato il ministro- agire tempestivamente nel negoziato sulla proposta di revisione del Regolamento stoccaggi per introdurre maggiore flessibilità nell’attuazione degli obblighi di riempimento ed evitare speculazioni che hanno generato alti valori dello spread tra tra i prezzi invernali ed estivi”. “Sosteniamo con forza– ha ribadito- l’obbiettivo, affermato dalla Commissione, di favorire il decoupling dei prezzi dell’energia elettrica dal mercato del gas naturale attraverso la diffusione dei contratti a lungo termine e i contratti per differenza”. “Condividiamo le posizioni della Commissione- ha evidenziato Pichetto- sulla volontà di proseguire gli sforzi sul monitoraggio dei mercati energetici e su quella di promuovere gli investimenti per la flessibilità e per l’adeguatezza del sistema elettrico, purché sia lasciata agli Stati membri sufficiente libertà di manovra circa l’implementazione”. “Riteniamo di fondamentale importanza- ha sottolineato il ministro nel suo intervento in Plenaria- lo sviluppo delle interconnessioni tra Paesi UE e con Paesi extra UE, in particolare quelle che collegano Nord Africa ed Europa, al fine di diversificare le fonti e creare mercati più competitivi ed integrati con effetti positivi sui differenziali di prezzi.

 Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, a margine del Consiglio Energia che si è tenuto a Bruxelles, successivamente all’incontro con il vicepresidente della Commissione Europea Raffaele Fitto, ha avuto dei bilaterali con il vicepresidente esecutivo per una transizione pulita, giusta e competitiva, Teresa Ribera; il commissario per l’Energia e le politiche abitative, Dan Jorgensen e il commissario europeo per l’Azione per il clima, Wopke Bastian Hoekstra. Secondo il titolare del MASE nel settore automotive “è vero che sono stati fatti molti passi in avanti e ci si è resi finalmente conto che è molto difficile passare dalla teoria alla realtà, ma c’è ancora molto da fare”. Per Pichetto sarebbe “fondamentale se si potesse confermare che dopo il 2035 sarà ammessa l’immissione sul mercato di veicoli alimentati, oltre che dai carburanti sintetici derivati da elettricità rinnovabile (e-fuel) anche dai biocarburanti (biofuel) sostenibili. Una battaglia che non farebbe vincere solo l’Italia ma l’Europa intera”.  

 Il ministro dell’Ambiente italiano ha quindi chiesto alla vicepresidente Ribera in riferimento all’applicazione del sistema ETS al settore marittimo “di garantire condizioni di concorrenza eque tra porti UE ed extra-UE”.Pichetto ha poi sottolineato “l’importanza di ridurre al massimo i tempi per l’approvazione delle misure necessarie per sostenere la diffusione delle energie rinnovabili, nell’ottica di raggiungere il prima possibile gli obiettivi i fissati a livello europeo, dando una forte accelerazione agli investimenti. A tale scopo– ha aggiunto- auspichiamo una maggiore flessibilità nella valutazione delle misure e un maggior coordinamento tra le Direzioni competenti”. “Nello specifico- ha sottolineato il ministro Pichetto – auspichiamo che l’iter di approvazione del FERX possa concludersi positivamente in tempi brevi, in quanto si tratta di uno strumento di massima importanza per la diffusione delle energie rinnovabili in Italia”. Con riferimento alla revisione della normativa sugli aiuti di stato per supportare il Clean Industrial Deal, ha sottolineato il titolare del MASE, “auspichiamo un approccio flessibile che tenga conto delle specificità nazionali”. 
L’attuazione del pacchetto Fit for 55, ha evidenziato Pichetto al commissario per il clima, Wopke Bastian Hoekstra, “rappresenta un traguardo davvero sfidante per l’UE, per questo è necessario prevedere un’azione armonizzata e rafforzata dell’Europa per sostenere gli Stati nel raggiungimento di questi obiettivi”. 

L’attuazione degli obiettivi al 2030- ha ricordato Pichetto ai commissari europei – è già molto sfidante per molti Stati membri, ragione per cui ogni previsione volta ad accrescere il livello di ambizione deve essere ponderata con cautela e accompagnata da adeguate misure che garantiscano flessibilità”. Secondo il titolare del MASE, “la Commissione dovrebbe valutare con attenzione la scelta raccomandata dell’opzione del target di riduzione al 90% al 2040 rispetto ad alternative dell’80 e 85%, entrambe compatibili con l’obiettivo net zero al 2050”. Il rischio, secondo Pichetto, “sarebbe di costringere i Paesi a misure troppo incisive e dall’esito incerto insieme all’effetto negativo di una forte anticipazione degli investimenti, finendo per vincolare i Paesi membri a tecnologie non ancora mature che con ogni probabilità saranno presto molto più efficienti e meno costose”.

Le misure del Clean Industrial Deal e dell’Action Plan for Affordable Energy, presentati dalla Commissione, sono state considerate “positive” da Pichetto, che però ha evidenziato al commissario Jorgensen “l’esigenza di individuare misure capaci di abbassare i prezzi dell’energia anche nel breve periodo”. È importante, ha sottolineato il ministro, “agire tempestivamente nel negoziato sulla proposta di revisione del regolamento stoccaggi, per introdurre maggiore flessibilità nell’attuazione degli obblighi di riempimento ed evitare speculazioni che hanno generato alti valori dello spread tra i prezzi invernali ed estivi” Per quanto riguarda il disaccoppiamento dei prezzi dell’energia elettrica dal mercato del gas naturale e dalla volatilità dei mercati spot, “l’Italia condivide con la Commissione l’idea che sia necessario promuovere la diffusione dei contratti a lungo termine e i contratti per differenza, attraverso meccanismi di mercato”, ha detto Pichetto.  (Agenzia Dire).

Le conclusioni del Consiglio UE in tema di energia

  1. ricordando il suo impegno a perseguire il duplice obiettivo della sovranità energetica europea e della neutralità climatica entro il 2050 e affinché l’Unione rimanga competitiva a livello mondiale, il Consiglio europeo:
  2. a) chiede che siano urgentemente intensificati tutti gli sforzi a livello dell’UE e degli Stati membri, al fine di proteggere meglio i cittadini e le imprese dell’UE dagli elevati costi dell’energia, garantire l’approvvigionamento di energia pulita e a prezzi accessibili e costruire un’autentica Unione dell’energia prima del 2030, che richiederà un’elettrificazione ambiziosa utilizzando tutte le soluzioni a zero emissioni nette e a basse emissioni di carbonio; e investimenti nelle reti, nello stoccaggio e nelle interconnessioni a livello nazionale e dell’UE. Ricordando gli obiettivi energetici concordati, il Consiglio europeo invita a pianificare gli investimenti a lungo termine a livello transfrontaliero e dell’Unione, al fine di integrare e interconnettere pienamente il mercato dell’energia dell’UE, contribuire alla sicurezza energetica dell’Unione e alla protezione e resilienza delle infrastrutture; e
  3. b) accoglie con favore, in tale contesto, la presentazione del piano d’azione della Commissione per un’energia a prezzi accessibili, il 26 febbraio 2025, che delinea misure sia strutturali che a breve termine, in particolare per i cittadini e le imprese più colpiti, preservando nel contempo l’integrità del mercato unico; ed esorta la Commissione, il Consiglio, gli Stati membri e tutti gli altri portatori di interessi pertinenti a iniziare a realizzare tali azioni nel 2025. Chiede di intensificare gli sforzi per consentire l’approvvigionamento energetico supplementare dell’Europa, in particolare per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento per tutti gli Stati membri.

Agenda

Giovedì 27 marzo I ministri dell’Ambiente si riuniranno a Bruxelles per discutere della dimensione ambientale del patto per l’industria pulita e per tenere uno scambio di opinioni sulle politiche ambientali globali. 

Il prossimo venerdì 28 marzo, i ministri responsabili della politica di coesione si riuniranno a Bruxelles per discutere di una politica di coesione più dinamica e strategica e delle modalità per apportare cambiamenti nella prospettiva attuale e futura. Il Consiglio sarà inoltre invitato ad approvare conclusioni sulla coesione e sulla politica di coesione dopo il 2027. 


COMMISSIONE UE

L’UE promuove l’innovazione con nuovi partenariati europei nei settori dei materiali avanzati, dei tessili e del fotovoltaico 

La Commissione ha compiuto un passo fondamentale per far progredire la leadership tecnologica e gli obiettivi di sostenibilità dell’Europa creando tre nuovi partenariati europei su materiali avanzati, tessili e fotovoltaico. Istituiti nell’ambito di Orizzonte Europa, questi partenariati stimoleranno la crescita, la sostenibilità e la resilienza, contribuendo a un’Europa forte, inclusiva e competitiva a livello globale.

Il partenariato europeo per l’innovazione nel fotovoltaico rafforzerà il ruolo dell’Europa nel mercato globale del fotovoltaico, promuovendo l’energia solare, come delineato nel Green Deal europeo, nel piano REPowerEU e nella direttiva sulle energie rinnovabili del 2023. Espanderà la produzione fotovoltaica e svilupperà una solida catena di approvvigionamento, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili. La Commissione e i partner privati investiranno ciascuno fino a 240 milioni di euro dal 2025 al 2030.

Il partenariato europeo per il tessile del futuro guiderà la trasformazione dell’industria tessile verso la sostenibilità e la circolarità, in linea con la strategia dell’UE per i tessili sostenibili e circolari. Le innovazioni digitali contribuiranno a mantenere il settore competitivo. La Commissione e i partner privati prevedono di investire fino a 30 milioni di euro ciascuno dal 2025 al 2030.

Il partenariato europeo per i materiali avanzati innovativi rafforzerà la sovranità tecnologica e la competitività industriale. Accelererà lo sviluppo e l’uso di materiali sicuri e sostenibili per un’economia circolare, con investimenti fino a 250 milioni di euro sia da parte della Commissione che dei partner privati entro il 2030.

Le prime opportunità di finanziamento nell’ambito di questi nuovi partenariati faranno parte del programma di lavoro 2025 di Orizzonte Europa. Entro la fine dell’anno, verrà lanciata una quarta partnership co-programmata sui mondi virtuali.

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Il commissario Roswall è in Italia per discutere della resilienza idrica e di altre questioni ambientali 

Dal 20 al 22 marzo la commissaria Roswall è a Roma per discutere con le diverse parti interessate dell’importanza della resilienza e della preparazione alle sfide idriche.

La commissaria Roswall terrà un discorso al sesto Forum sul valore dell’acqua, in cui affronterà le principali sfide dell’UE in materia di acqua, in relazione alla futura strategia dell’UE per la resilienza idrica. Incontrerà Gilberto Pichetto Frattin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; rappresentanti delle Commissioni Affari Europei e Ambiente del Parlamento italiano; Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma; Gruppo ACEA, operatore italiano della gestione idrica e dei servizi integrati di gestione idrica; e Qu Dongyu, Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO). Parteciperà inoltre a una tavola rotonda su resilienza nell’acqua, economia circolare e bioeconomia, 

 Nel corso del bilaterale tra il ministro Pichetto Fratin con la Commissaria Roswall, sono stati trattati temi particolarmente sensibili per l’Italia come gli imballaggi, la qualità dell’aria, la disciplina delle acque reflue, la biodiversità e la bioeconomia, la protezione del mare e la strategia europea sulla resilienza idrica. 

La Commissione pubblica la Relazione generale 2024 che evidenzia l’azione dell’UE a favore dei cittadini e delle imprese di fronte alle sfide geopolitiche 

La Commissione ha pubblicato l’edizione 2024 della Relazione generale sulle attività dell’UE. La relazione, elaborata in linea con il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, illustra i principali risultati conseguiti dall’UE nel 2024 in termini di risultati per i cittadini dell’UE, affrontando nel contempo sfide nuove e senza precedenti in un contesto geopolitico sempre più frammentato.

L’UE è rimasta ferma nel fornire sostegno politico, finanziario, umanitario e militare all’Ucraina e al popolo ucraino, mentre la Russia continuava la sua guerra di aggressione brutale e illegale. L’UE ha continuato a imporre un pesante tributo alla Russia attraverso le sue sanzioni senza precedenti che limitano la capacità della Russia di finanziare la sua guerra. La relazione mostra inoltre come il piano REPowerEU abbia contribuito a ridurre la dipendenza dell’UE dai combustibili fossili russi e ad accelerare la transizione verso l’energia pulita. L’UE ha intensificato l’azione per rafforzare la competitività della sua economia sia attraverso il mercato unico sia a livello mondiale attraverso una politica economica estera rafforzata. E ha mantenuto la rotta dell’ambiziosa agenda per una crescita e una prosperità pulite, digitali, sostenibili e inclusive.

Nel 2024 l’UE ha continuato a rafforzare la sua sicurezza, la sua difesa e la sua preparazione, grazie all’adozione della sua prima strategia europea per l’industria della difesa, oltre a rafforzare la sua prontezza ad affrontare le crisi future. L’anno scorso ha segnato anche un importante passo avanti nel settore della migrazione con l’adozione del Patto sulla migrazione e l’asilo, un insieme di nuove regole basate sui principi di responsabilità e solidarietà. L’UE ha inoltre continuato a investire nel rafforzamento dei partenariati globali. Il 2024 è stato anche un anno di transizione istituzionale con le elezioni europee e l’elezione della nuova Commissione, guidata dalla presidente von der Leyen.

La relazione è disponibile in tutte le lingue ufficiali dell’UE in forma di libro completamente illustrato e in versione online.

 

La Commissione avvia un secondo ciclo intermedio per gli acquisti coordinati di gas tramite AggregateEU per garantire la stabilità e la prevedibilità delle forniture 

La Commissione ha avviato il 12 marzo scorso il secondo round di matching a medio termine per coordinare gli acquisti di gas nell’ambito della piattaforma AggregateEU.

Gli acquirenti dell’UE e della Comunità dell’energia potranno presentare e aggregare la loro domanda di gas per più periodi di 6 mesi che vanno da luglio 2025 a ottobre 2030 e accedere a offerte competitive da fornitori internazionali affidabili. Per partecipare a questa gara intermedia, la domanda deve essere presentata entro il 17 marzo e sarà messa a gara per la manifestazione di interesse da parte di potenziali fornitori dal 18 al 21 marzo. Dopo che la domanda e l’offerta sono state abbinate attraverso la piattaforma, le singole aziende negoziano il loro contratto bilateralmente.

Dan JøRgensen, Commissario per l’Energia e l’edilizia abitativa, ha dichiarato: “Mentre continuiamo a perseguire la transizione energetica, garantire forniture di gas prevedibili per la nostra Unione rimane fondamentale in questi tempi turbolenti. Se mettiamo insieme il nostro peso di mercato, le nostre aziende possono accedere a offerte stabili a condizioni migliori. Fino a quando non decarbonizzeremo completamente le nostre economie e le nostre società, ciò non solo contribuirà a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico, ma rafforzerà anche la nostra competitività. 

I cicli intermedi di AggregateEU sono un servizio offerto dalla Commissione per garantire la stabilità e la prevedibilità delle forniture di gas al di là della crisi a breve termine che l’UE ha dovuto affrontare negli ultimi anni. Fondamentalmente, questa nuova gara d’appalto a medio termine dimostra la nostra costante determinazione a diversificare le nostre forniture energetiche lontano dalla Russia.

Quest’ultimo round si basa su un primo round di medio termine di grande successo che si è svolto a partire dal febbraio 2024, quando le offerte hanno quasi triplicato la domanda presentata dalle imprese dell’UE. Si basa anche sui precedenti round a breve termine che dal 2023 sono riusciti a soddisfare 42 miliardi di metri cubi di domanda, richieste e offerte.

AggregateEU è l’iniziativa faro della Commissione per l’aggregazione della domanda e l’acquisto coordinato di gas a livello europeo nell’ambito della piattaforma energetica dell’UE, lanciata nell’aprile 2023, per rendere l’approvvigionamento energetico dell’UE più diversificato, sicuro e coordinato. Ai sensi delle disposizioni del pacchetto sull’idrogeno e i gas decarbonizzati, la Commissione sta ora lavorando all’istituzione di uno strumento permanente per l’acquisto in comune di gas e di altri meccanismi analoghi per l’aggregazione della domanda di materie prime importanti come l’idrogeno e le materie prime critiche.

 

La Commissione invita a presentare osservazioni sul progetto di disciplina degli aiuti di Stato a sostegno del Clean Industrial Deal 

La Commissione europea ha avviato l’11 marzo una consultazione invitando tutte le parti interessate a presentare osservazioni sul progetto di quadro normativo per gli aiuti di Stato che accompagna il Clean Industrial Deal (CISAF). La consultazione è aperta fino al 25 aprile 2025.

Il 26 febbraio 2025 la Commissione ha pubblicato la comunicazione “Clean Industrial Deal: una tabella di marcia comune per la competitività e la decarbonizzazione“, annunciando l’adozione di un nuovo quadro per gli aiuti di Stato nel secondo trimestre del 2025. La Commissione avvia oggi una consultazione sul progetto di testo della CISAF. L’adozione è prevista per giugno 2025.

La CISAF accompagnerà il Clean Industrial Deal definendo in che modo gli Stati membri possono elaborare misure di aiuto di Stato a sostegno dei suoi obiettivi, sulla base dell’esperienza acquisita con le disposizioni transitorie del quadro temporaneo di crisi e transizione («TCTF») (ossia le sezioni 2.5, 2.6 e 2.8 del TCTF). Una volta adottato, il CISAF sostituirà il TCTF e dovrebbe essere in vigore fino al 31 dicembre 2030, offrendo un orizzonte di pianificazione più lungo per gli Stati membri e prevedibilità e certezza degli investimenti per le imprese. Semplificherà alcuni requisiti standard, come la procedura di gara obbligatoria per l’assegnazione degli aiuti di Stato, che accelererà l’uso dei regimi una volta istituiti dagli Stati membri.

La Vicepresidente esecutiva Teresa Ribera, responsabile per la Politica di concorrenza, ha dichiarato: “La proposta odierna mira a garantire che gli Stati membri possano fornire sostegno, ove necessario, per accompagnare le ambizioni del Clean Industrial Deal senza causare indebite distorsioni della concorrenza nel mercato unico. Incoraggiamo tutte le parti interessate a condividere le loro opinioni”. 


PARLAMENTO UE

I deputati chiedono un’UE più competitiva che rispetti le norme sociali e del lavoro

Mercoledì 12 marzo, i deputati hanno adottato due risoluzioni che delineano le loro priorità per il prossimo ciclo di coordinamento economico e sociale tra gli Stati membri.

Priorità economiche In una risoluzione sul coordinamento delle politiche economiche, i deputati si concentrano sulla necessità di aumentare gli investimenti pubblici e privati per affrontare il divario di investimenti, migliorare la competitività e l’imprenditorialità e continuare il consolidamento fiscale. A loro avviso, l’UE dovrebbe perseguire questi obiettivi garantendo nel contempo la coesione sociale e un elevato tenore di vita.

I deputati sono preoccupati per la crescita lenta e per l’orizzonte di periodi economici più turbolenti, e invitano gli Stati membri a ridurre i disavanzi pubblici eccessivi. Mettono anche in guardia dall’aumento dei prezzi delle case.

Per la prima volta, i deputati riesamineranno l’attuazione dell’architettura di governance economica dell’UE dopo la sua revisione nel 2024. Dicono che gli Stati membri dovrebbero fare di più per applicare le raccomandazioni che sono state loro rivolte e che non stanno consultando abbastanza i loro organi di vigilanza fiscale nazionali. I deputati affermano che la Commissione dovrebbe migliorare le sue analisi di sostenibilità del debito per ogni Stato membro, poiché queste sono fondamentali per il corretto funzionamento del processo di governance economica.

La risoluzione, elaborata da Fernando Navarrete Rojas (PPE, ES), è stata adottata con 469 voti a favore, 162 contrari e 54 astensioni.

Occupazione e priorità sociali

Nella risoluzione sulle priorità occupazionali e sociali, i deputati sottolineano l’importanza di ridurre gli oneri amministrativi per le imprese, salvaguardando nel contempo le norme sociali e del lavoro. Ritengono che un migliore sostegno alle piccole e medie imprese (PMI) possa portare a una maggiore innovazione e a posti di lavoro di migliore qualità e che le imprese dell’economia sociale più forti possano promuovere opportunità di lavoro di qualità e l’economia circolare. La relazione afferma che le politiche di bilancio nell’ambito del semestre europeo devono garantire che gli investimenti siano in linea con la crescita sostenibile e con il pilastro europeo dei diritti sociali, in particolare per quanto riguarda gli alloggi a prezzi accessibili, l’assistenza sanitaria e l’istruzione.

I deputati chiedono alla Commissione di attuare il pilastro europeo dei diritti sociali e accolgono con favore l’imminente piano d’azione per promuovere il progresso sociale. Per far fronte alla carenza di manodopera, sottolineano la necessità di investire nell’istruzione e nella formazione. Chiedono inoltre che si presti maggiore attenzione allo sviluppo delle competenze della forza lavoro. La relazione sottolinea l’importanza delle nuove tecnologie, come l’IA, e invita la Commissione a proporre misure sull’uso dell’IA sul luogo di lavoro. Per quanto riguarda gli alloggi a prezzi accessibili, i deputati chiedono misure per promuovere gli investimenti nel settore immobiliare.

La risoluzione, preparata da Maravillas Abadía Jover (PPE, ES), è stata adottata con 351 voti a favore, 260 contrari e 70 astensioni.

Fonti: Parlamento e Commissione UE