Adeguamento carbonio alla frontiera: adottato dal Consiglio l’orientamento generale

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CONSIGLIO UE

Emissioni di CO2 delle autovetture: il Consiglio approva in via definitiva una maggiore flessibilità per i costruttori di automobili

Il Consiglio ha adottato martedì 27 maggio una modifica mirata del regolamento relativo alle norme in materia di CO2 per le autovetture e i furgoni nuovi, che mira a concedere ai costruttori di automobili la flessibilità necessaria per conseguire i loro obiettivi in materia di emissioni per il 2025. Questa è l’ultima fase del processo decisionale.

Il regolamento modificato prevede che il rispetto degli obiettivi specifici per le emissioni dei costruttori di automobili per i tre anni 2025, 2026 e 2027 sia valutato sulla base di una media delle prestazioni di ciascun costruttore nel corso di tali tre anni, anziché annualmente.

A seguito dell’approvazione del Consiglio, l’atto modificato è stato adottato. Il regolamento entrerà in vigore il 20°giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

La modifica mirata del regolamento sulle norme in materia di CO2 è una delle iniziative annunciate nel piano d’azione industriale per il settore automobilistico europeo, presentato il 5 marzo 2025. In tale contesto, la Commissione ha sottolineato l’urgenza di adottare la proposta per fornire ai costruttori di automobili certezza per quanto riguarda l’obiettivo per il 2025.


Semplificazione del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere dell’UE: il Consiglio concorda la posizione negoziale

Il Consiglio ha adottato martedì 27 maggio la sua posizione negoziale (orientamento generale) su una delle proposte del cosiddetto pacchetto legislativo “Omnibus I”, che semplifica e rafforza il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) dell’UE.

La proposta mira a semplificare e migliorare la conformità al regolamento CBAM in modo efficiente sotto il profilo dei costi, senza comprometterne gli obiettivi climatici, in quanto circa il 99 % delle emissioni incorporate nei beni CBAM importati rimarrebbe coperto. L’obiettivo generale è ridurre gli oneri normativi e amministrativi, nonché i costi di conformità per le imprese dell’UE, in particolare le PMI.

“La semplificazione e la riduzione degli oneri amministrativi per le nostre imprese al fine di rafforzare la competitività dell’UE rimangono tra le priorità della presidenza polacca. L’accordo odierno invia un chiaro segnale che il Consiglio è determinato a progredire su questa strada il più rapidamente possibile” –  ha detto Adam Szłapka, ministro dell’Unione europea della Polonia

La Commissione propone, come principale semplificazione delle norme CBAM, un’esenzione “de minimis” più ampia dagli obblighi CBAM mediante l’esenzione degli importatori che non superano una soglia unica basata sulla massa fissata a un livello di 50 tonnellate di merci importate per importatore all’anno. Questa nuova soglia sostituirebbe le disposizioni attuali e molto più restrittive del regolamento CBAM che esentano i beni di valore trascurabile. Nella maggior parte dei casi, la misura proposta dovrebbe esentare dagli obblighi CBAM le PMI e i privati che importano quantitativi modesti o trascurabili di merci disciplinate dal regolamento CBAM.

Inoltre, la proposta contiene diverse semplificazioni per tutti gli importatori di merci CBAM al di sopra della soglia. Ciò riguarda in particolare la procedura di autorizzazione, i processi di raccolta dei dati, il calcolo delle emissioni incorporate, le norme di verifica delle emissioni, il calcolo della responsabilità finanziaria dei dichiaranti CBAM autorizzati (parti che desiderano importare merci soggette al CBAM) durante l’anno di importazione nell’UE e la richiesta da parte dei dichiaranti CBAM autorizzati dei prezzi del carbonio pagati nei paesi terzi.

Il mandato negoziale del Consiglio contiene diverse modifiche alla proposta della Commissione, al fine di semplificare e chiarire ulteriormente le norme sul CBAM. Il Consiglio sostiene inoltre la nuova soglia di massa de minimis di 50 tonnellate di merci importate, come proposto dalla Commissione.

A seguito dell’adozione della posizione del Consiglio, la presidenza avvierà i negoziati con il Parlamento europeo su questo fascicolo.

Nell’ottobre 2024 il Consiglio europeo ha invitato in via prioritaria tutte le istituzioni dell’UE, gli Stati membri e i portatori di interessi a portare avanti i lavori, in particolare in risposta alle sfide individuate nelle relazioni di Enrico Letta (“Molto più di un mercato”) e Mario Draghi (“Il futuro della competitività europea”). La dichiarazione di Budapest dell’8 novembre 2024 ha successivamente invitato ad «avviare una rivoluzione della semplificazione», garantendo un quadro normativo chiaro, semplice e intelligente per le imprese e riducendo drasticamente gli oneri amministrativi, normativi e di comunicazione, in particolare per le PMI. Il 26 febbraio 2025, a seguito dell’invito dei leader dell’UE, la Commissione ha presentato due pacchetti “omnibus”, volti a semplificare la legislazione vigente rispettivamente nei settori della sostenibilità e degli investimenti.

Fonte: Consiglio UE