È stato firmato giovedì 8 maggio tra le associazioni datoriali Utilitalia, Proxigas, Assogas e Anfida e le OO.SS. di categoria Filctem-CGIL, Femca-CISL e Uiltec-UIL l’accordo di rinnovo per il triennio 2025-2027 del CCNL Gas-Acqua, che riguarda circa 48.000 lavoratori. Utilitalia, Proxigas, Assogas e Anfida esprimono soddisfazione per la chiusura del negoziato a poche settimane dall’avvio, e per il raggiungimento di un’intesa che salvaguarda da un lato il potere d’acquisto dei lavoratori, a fronte dell’eccezionale picco inflattivo del passato triennio, e, dall’altro lato, la sostenibilità per le imprese, impegnate in importanti investimenti nelle infrastrutture e nella qualità del servizio, garantendo la stabilità normativa e la continuità di tutela delle comunità servite. Sul piano normativo le parti hanno concluso il lavoro di revisione del modello contrattuale di classificazione del personale per renderlo più idoneo a cogliere l’evoluzione dei processi di lavoro e delle competenze professionali: questo attraverso l’aggiornamento dei profili professionali esemplificativi, la valorizzazione delle soft skills e l’individuazione di range di inquadramento per le figure dal 2° al 6° livello sulla base di fattori distintivi di professionalità consolidate, con effetto a partire dal 2027. È stato poi valorizzato il sistema di relazioni industriali, con il rafforzamento dell’Osservatorio Nazionale e l’estensione delle sue competenze a temi strategici quali l’intelligenza artificiale, la sostenibilità e la direttiva sulla parità retributiva. È stato rafforzato anche l’impegno all’operatività dell’Organismo bilaterale nazionale per la sicurezza. L’accordo, tenendo conto dell’evoluzione dei tempi di lavoro, dell’importante utilizzo del lavoro agile e delle esigenze di conciliazione vita-lavoro, ha previsto dal 1° gennaio 2026 l’allineamento degli orari a 38 ore medie settimanali per tutti i lavoratori, riducendo di mezz’ora l’orario di lavoro contrattuale; sempre nella logica dell’empowerment organizzativo sono stati anche individuati miglioramenti normativi ed economici per la reperibilità, con l’obiettivo di ridurre i disagi di una prestazione che resta strategica per la sicurezza e la continuità dei servizi alla cittadinanza. Parte rilevante del rinnovo è stata caratterizzata anche dall’attenzione ai più fragili, con il rafforzamento delle tutele in materia di pari opportunità, inclusione, azioni sociali e con la modifica della normativa sul trattamento per malattia ed infortunio non professionale, introducendo comporti più favorevoli per i disabili ed i malati gravi.
Sul piano economico, le parti hanno tenuto conto delle previsioni IPCA per il triennio 2025-2027 ma, con forte senso di responsabilità e anche alla luce dell’eccezionale picco inflattivo registrato nel precedente triennio, hanno concordato un aumento a regime di 260€ sui minimi, allocando al contempo risorse importanti per incentivare la produttività per gli anni 2026 e 2027 (15€ legati al raggiungimento di obiettivi di efficienza, efficacia e qualità del servizio sulla base dei parametri utilizzati da Arera) oltre che per accrescere il welfare contrattuale (7€ fra previdenza complementare, assistenza sanitaria integrativa e assicurazione invalidità e premorienza). Lo stanziamento di risorse nella produttività costituisce anche l’elemento di compensazione sul quale si basa il rinnovato metodo salariale per la gestione degli scostamenti dell’inflazione a fine triennio. La prima tranche degli aumenti concordati scatterà a luglio 2025, previa approvazione dell’ipotesi di accordo da parte delle assemblee dei lavoratori che si terranno nelle prossime settimane; per la vacanza contrattuale è prevista un’erogazione una tantum di 230 €.
Fonte: Utilitalia