Transizione ecologica, sostenibilità e resilienza al centro della 63° Assemblea Generale degli Associati

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Si è svolta lunedì 26 maggio a Bologna la 63° Assemblea Generale degli Associati a Confservizi Emilia-Romagna, a cui ha partecipato il presidente della Regione Emilia – Romagna Michele De Pascale. L’evento è stato l’occasione per fare il punto sulle sfide e le opportunità che attendono le utility nei settori dell’acqua, dell’ambiente e dell’energia, pilastri fondamentali della transizione ecologica e della lotta al cambiamento climatico.
La relazione del Presidente di Confservizi Emilia-Romagna (in allegato) , Gianni Bessi (nella foto, insieme al presidente De Pascale e, a dx  alla direttrice Confservizi ER Manuela Furini e alla vicepresidente Confservizi ER e dirigente Iren Eleonora Costa) ha illustrato il contesto attuale, caratterizzato da una “policrisi” o “permacrisi” globale che intreccia e amplifica sfide ambientali, sociali, demografiche, energetiche ed economiche. In questo scenario, la sostenibilità non è più un’opzione, ma una scelta non negoziabile e una leva di sviluppo e benessere diffuso.

La relazione programmatica del presidente si è concentrata su come bilanciare sicurezza, transizione energetica e sostenibilità, identificando due leve fondamentali per affrontare il cambiamento: l’integrazione della sostenibilità ambientale in ogni fase della catena del valore e la costruzione di una partnership autentica tra imprese, istituzioni e cittadini. Questo approccio mira a concretizzare un vero “Clean Industrial Deal” europeo, dove la sostenibilità diventa il campo di gioco di una competitività industriale basata su pragmatismo, neutralità tecnologica e innovazione.
Viste le priorità della nuova Commissione Europea (2024-2029) in materia di ambiente (attuazione del Green Deal, legge sul ripristino della natura, economia circolare), energia (lancio del Clean Industrial Deal, Banca per la Decarbonizzazione industriale) e acqua (Strategia per la Resilienza idrica, Water Efficiency First), l’Italia riveste un ruolo strategico come “ponte attivo” tra le strategie europee e le pratiche territoriali, valorizzando esperienze avanzate come quelle dell’Emilia-Romagna.

In questo contesto, l’Emilia-Romagna si conferma all’avanguardia, con strumenti come il Patto per il Lavoro e per il Clima, la Legge Regionale per il Clima, il sostegno alle Comunità Energetiche. Il presidente Bessi ha dunque ricordato gli strumenti di policy regionale su cui Confservizi ER ha dato e continuerà a dare il proprio contributo, con particolare riferimento al Piano di Tutela delle Acque 2030, la Strategia Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, il Piano energetico regionale, la legge regionale per il clima e per le aree idonee alle rinnovabili. Le aziende associate inoltre, con il Coordinamento di Confservizi ER sono impegnate da tempo in un positivo confronto con Atersir in diversi tavoli tecnici.

“Le utilities dell’Emilia-Romagna – ha dichiarato il presidente Bessi – stanno investendo in tecnologie avanzate e modelli industriali radicati nei territori, ottenendo risultati concreti e posizionandosi ai vertici per raccolta differenziata, riciclo e depurazione. La nostra mission, come associazione, è quella di rafforzare le sinergie tra enti pubblici, imprese e stakeholder, promuovendo un modello economico e sociale che integri crescita economica e responsabilità sociale.”

«Confservizi Emilia-Romagna – ha dichiarato il presidente della Regione Emilia – Romagna Michele De Pascale –  rappresenta una realtà di grande competenza, che da sempre contribuisce in modo concreto alla qualità dei servizi pubblici e alla crescita del nostro territorio. Il Patto per il Lavoro e per il Clima, strumento cardine del nostro modello di sviluppo, trova piena attuazione anche grazie al dialogo e alla collaborazione con soggetti come Confservizi, capaci di interpretare le trasformazioni in atto con visione e responsabilità.
In una fase complessa e decisiva, segnata dalle sfide della transizione ecologica e della sicurezza energetica, riteniamo fondamentale un confronto continuo con questa rete di imprese e amministrazioni, affinché sia parte integrante della programmazione regionale. Temi come il piano idrico, la definizione delle aree idonee – oggi in sospeso a causa della sentenza del Tar del Lazio – e le politiche energetiche richiedono risposte condivise, costruite insieme a chi ogni giorno gestisce servizi fondamentali per cittadini e imprese.”

Il presidente Bessi ha quindi ricordato l’impegno dell’associazione nel rafforzare le relazioni istituzionali non solo nei confronti degli interlocutori di cui sopra ma anche guardando al di fuori dei confini della propria regione.

Va in questa direzione, infatti, la recente adesione al Coordinamento delle Confservizi del Nord Italia, insieme alle rispettive associazioni del Piemonte – Valle d’Aosta – Liguria, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia e le interlocuzioni aperte con Confservizi Centro Italia e Fonservizi.

Un’attività di dialogo e confronto tesa non solo a uno scambio delle migliori esperienze messe in campo nei diversi territori tra aziende e società che operano nel mondo dei servizi pubblici locali, ma anche al miglioramento continuo dei servizi offerti alle proprie associate.

Il tutto all’interno della più ampia cornice del sistema Utilitalia, l’associazione nazionale di riferimento, che ha preso parte all’assemblea oltre che con il presidente Filippo Brandolini con la direttrice Annamaria Barrile, a testimonianza dell’importanza di un’azione coordinata sulle grandi sfide della transizione ecologica.

Nel corso dell’assemblea, dopo la parte programmatica, sono stati approvati all’unanimità i bilanci consuntivo del 2024 e il budget 2025. Ratificata inoltre formalmente l’adesione a Confservizi ER dell’azienda attiva nel campo del trattamento dei rifiuti Sogliano Ambiente.

Relazione 63ma Assemblea Confservizi