Dal modello di intervento pubblico diretto nella gestione delle reti fino ai processi di liberalizzazione e privatizzazione dei servizi a rete con l’introduzione di logiche di mercato che hanno reso necessario lo sviluppo di un nuovo apparato regolatorio volto a preservare gli obiettivi di interesse generale (accesso, qualità, sicurezza) in un contesto competitivo.
La transizione da un modello di gestione pubblica a uno di regolazione dei mercati è stata infatti nel corso degli anni complessa, caratterizzata da un continuo bilanciamento tra efficienza economica, tutela della concorrenza e garanzia dei diritti degli utenti.
Di fronte a un pubblico attento e qualificato, Si è discusso di diritto delle reti e del ruolo della regolazione dei servizi come energia, gas, trasporti, acqua e rifiuti giovedì 26 giugno a Bologna in occasione della presentazione del manuale, edito da Giappichelli Editore, dedicato a questi temi e curato dal prof. Cesare San Mauro, professore associato di Diritto dell’Economia presso l’Università La Sapienza di Roma e avvocato cassazionista. Il manuale è un’opera sistematica e innovativa che raccoglie in modo organico i principali aspetti giuridici relativi ai servizi a rete nei mercati regolati.
L’iniziativa è stata promossa da Confservizi Emilia – Romagna, in collaborazione con Tper e Utilitalia.
Dopo la presentazione dei principali contenuti del volume da parte del prof. San Mauro, hanno dialogato con l’autore il presidente di Utilitalia Filippo Brandolini, la presidente e AD di Tper Spa Giuseppina Gualtieri e la direttrice della Fondazione Utilitatis, nonchè responsabile del settore regolazione di Utilitalia Francesca Mazzarella.
Stimolati dalle domande del presidente di Confservizi ER Gianni Bessi che ha coordinato il dibattito, i relatori hanno sviluppato un confronto a tutto campo su temi stringenti e strategici per il comparto dei servizi pubblici locali a carattere industriale, come la finalità della regolazione: industrializzazione dei servizi, efficienza, integrazione con il territorio; il ruolo delle utility e delle istituzioni nel bilanciamento tra indirizzo normativo e autonomia gestionale; la specificità dell’Emilia-Romagna: un’esperienza storica che ha affiancato (e talvolta anticipato) la regolazione nazionale.
Tutti i relatori hanno concordato nel ritenere la regolazione un aspetto fondamentale nell’industrializzazione dei servizi pubblici locali, per aver introdotto degli obiettivi di qualità e consentito importanti investimenti sottolineando allo stesso tempo la necessità di avere strategie e obiettivi chiari.
Nel corso del confronto, si è discusso inoltre di quali investimenti o politiche possono garantire servizi più sostenibili, integrati, accessibili.
Le conclusioni sono state affidate all’assessora alla Programmazione Territoriale, Ambiente e Trasporti della Regione Emilia – Romagna Irene Priolo la quale, nel sottolineare gli importanti obiettivi di carattere ambientale già raggiunti dalla regione, ha evidenziato come il tema dei servizi pubblici locali si intreccia strettamente con quello delle politiche industriali.
In sintesi, i principi generali del diritto delle reti rappresentano la bussola per bilanciare gli obiettivi di mercato con le esigenze di interesse generale, delineando un quadro normativo complesso ma necessario per il corretto funzionamento delle infrastrutture essenziali.
Red/MF