ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha riconosciuto a Gruppo Iren e Gruppo Hera importanti premialità per l’eccellenza nella qualità del servizio idrico integrato per il biennio 2022-2023.
Ireti (Gruppo Iren) in particolare, si è classificata al primo posto assoluto a livello nazionale per la qualità tecnica del servizio nel territorio di Piacenza (ATO 1), distinguendosi per la qualità della risorsa e di ciascuna linea del servizio idrico, fognario e depurativo. Scorrendo la classifica generale, sono ben tre nel complesso le presenze del Gruppo Iren fra le prime dieci posizioni della classifica italiana: oltre alla prima posizione di Ireti a Piacenza, si segnala il settimo posto ASM Vercelli e l’ottava posizione di Ireti stessa per il servizio erogato nella provincia di Parma. Inoltre altre società del Gruppo Iren impegnate nei servizi idrici sul territorio italiano hanno ricevuto, per le diverse categorie misurate da Arera, premialità e riconoscimenti: Acam La Spezia, Iren Acqua Genova, Iren Acqua Tigullio, Arca Reggio Emilia, Asp Asti e Asa Livorno. Questi risultati confermano l’impegno del Gruppo Iren nella gestione sostenibile e integrata della risorsa idrica, con un obiettivo chiaro: ridurre le perdite idriche e costruire una filiera dell’acqua sempre più efficiente. Il piano di investimenti per il 2030 prevede oltre 2,4 miliardi di euro per il potenziamento delle infrastrutture e l’incremento della resilienza della rete acquedottistica, oltre al potenziamento del sistema di depurazione. Il riconoscimento è stato conferito in occasione del convegno ‘Investimenti e qualità nel servizio idrico integrato’ organizzato da ARERA a Milano alla presenza del Presidente Stefano Besseghini. Secondo l’amministratore delegato del Gruppo Iren Gianluca Bufo “Questo riconoscimento conferma che il percorso intrapreso dal Gruppo Iren è quello giusto. Il nostro obiettivo è ridurre le perdite nette medie di rete di un ulteriore 10% entro il 2030, grazie a significativi investimenti sulle attività di distrettualizzazione e un monitoraggio più attivo, garantendo nello stesso tempo alta qualità in termini di depurazione e controllo delle acque. Si tratta di passi fondamentali per rafforzare la gestione integrata della risorsa idrica e garantire un futuro sostenibile per ogni territorio che serviamo”.
Anche Hera si conferma al top per l’efficienza del servizio idrico, con la multiutility posizionata ai primi posti della graduatoria per la qualità tecnica e “ottimi risultati per la qualità contrattuale”. Secondo operatore nazionale nel settore, Hera dal 2018 è stabilmente ai primi posti in classifica grazie agli investimenti realizzati negli anni per migliorare efficienza e capacità di risposta delle infrastrutture. Nella classifica di Arera, l’area di Ferrara è al secondo posto. Premiati i progetti di miglioramento e gli investimenti effettuati negli anni sul servizio idrico integrato dall’Emilia-Romagna al Triveneto: oltre un miliardo di euro negli ultimi cinque anni con una ulteriore accelerazione nei prossimi anni. Le risorse pianificate per il quinquennio 2024-2028 ammontano a 1,5 miliardi, finalizzati principalmente ad aumentare efficienza e resilienza di reti e impianti per fronteggiare i sempre più frequenti e intensi fenomeni meteoreologici estremi.
Arera, sulla base delle valutazioni svolte, ha riconosciuto a Hera 26 premialità complessive per i risultati di qualità tecnica raggiunti: un risultato che riguarda tutti i nove ambiti territoriali gestiti attraverso le società Hera, AcegasApsAmga e Marche Multiservizi. In merito alla continuità del servizio, oltre che alla gestione avanzata e ambientalmente sostenibile dei fanghi di depurazione, si sono distinti tutti i territori gestiti. Molto rilevanti sono i risultati conseguiti riguardo alla riduzione delle perdite idriche a Bologna, Ferrara e Ravenna, mentre il territorio di Modena e il Triveneto sono stati premiati anche per la qualità dell’acqua depurata, con particolare riferimento alla città di Trieste. AcegasApsAmga ha infatti ottenuto un doppio riconoscimento sul parametro che misura le prestazioni nella depurazione delle acque reflue urbane, vedendo valorizzato il percorso di trasformazione del sistema depurativo di Trieste, grazie all’impianto di Servola. (Agenzia Dire)