È stata sottoscritta nella tarda serata del 9 dicembre, l’intesa per il rinnovo del CCNL dei servizi ambientali 18 maggio 2022 tra Utilitalia, Cisambiente Confindustria, Lega Coop Produzione e Servizi, Confcooperative, AGCI e le OOSS di settore FP-CGIL, FIT-CISL, Uiltrasporti e FIADEL, a seguito di un’intensa trattativa che ha impegnato l’ultima settimana. L’intesa, che ha scongiurato in extremis lo sciopero proclamato dalla categoria per il 10 dicembre, prevede per il triennio 2025-2027 un aumento complessivo (TEC) di 250 euro sul parametro medio 130,07 euro, composto da incrementi dei minimi per 202 euro (che si aggiungono ai 15 euro già erogati nel mese di luglio 2025), misure di welfare per ulteriori 15 euro e 18 euro per il finanziamento del premio di risultato. Inoltre, sono previsti 100 euro di una tantum per il primo semestre 2025. L’accordo prevede un’impegnativa revisione del sistema di classificazione del personale che le Parti dovranno completare entro il prossimo 31 gennaio 2026, oltre all’impegno a definire entro la stessa data la revisione dell’accordo di settore per la regolamentazione del diritto di sciopero. Inoltre, 10 ore annue di ROL sono destinate ai nuovi assunti come misura di riequilibrio generazionale.
L’accordo conclude una trattativa complessa, che ha dovuto far fronte al problema del recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni compromesso dalla fiammata inflattiva del 2022-2023, anche per prevenire situazioni di forte conflittualità nel settore.
“La trattativa – spiega il presidente di Utilitalia, Luca Dal Fabbro – ha dovuto tenere conto anche dei vincoli di sostenibilità per le imprese, degli obblighi della regolazione tariffaria e dell’esigenza di non scaricare i costi sulla collettività: il risultato ottenuto, per il quale ringrazio in particolare il direttore generale della Federazione, Annamaria Barrile, e Paola Giuliani, direttore dell’Area lavoro e relazioni industriali, è equilibrato e funzionale alla tutela del capitale umano delle aziende e agli obiettivi di sviluppo della qualità del servizio reso ai cittadini”.
Prima dell’inizio dei lavori, l’ANCI nazionale ha evidenziato la necessità di concludere positivamente il rinnovo del CCNL anche in considerazione che entro il prossimo 15 gennaio è prevista l’approvazione delle linee guida per l’applicazione del metodo tariffario regolatorio.
Gli aumenti riconosciuti si pongono, infatti, in linea con la contrattualistica che si è da ultimo misurata con il tema del recupero del differenziale inflattivo del passato triennio, con un incremento finale dell’ordine del 12%.
Soddisfazione per la conclusione delle trattative è espressa dal Direttore Generale di Cisambiente Confindustria Lucia Leonessi “E’ stato raggiunto un accordo bilanciato, che assicura ai lavoratori un incremento significativo dei salari, con una copertura del costo del lavoro programmato per il triennio 2025 – 2027, oltre al recupero dell’inflazione reale degli anni passati – dichiara il DG Leonessi – e permette alle imprese la definizione dei PEF, Piani Economici-Finanziari, da presentare alle amministrazioni locali nei tempi previsti dalla normativa vigente, assicurando una programmazione certa. Cisambiente Confindustria ringrazia per l’impegno profuso il Presidente Relazioni Sindacali dell’Associazione Alberto Garbarini e il Responsabile dell’area Lavoro e Relazioni Industriali Marcello Bronzetti”.
Fonte: Utilitalia
