RIMINI – Amir, la societa’ interamente pubblica proprietaria in provincia di Rimini delle immobilizzazioni tecniche del servizio idrico integrato, ha illustrato giovedì scorso alla stampa il bilancio 2016, che registra, sottolinea l’amministratore unico, Alessandro Rapone, un utile vicino ai 595.000 euro. “Conti in ordine“, insomma, per una societa’ con tre dipendenti in tutto e come macchina aziendale una Fiat Punto con otto anni di chilometri alle spalle. “Siamo un’azienda storica di Rimini“, ha affermato Rapone, caratterizzata da una “particolare sobrieta’, un esempio virtuoso di azienda pubblica”, con un patrimonio tra condutture, fogne e impianti di sollevamento e depurazione da 50 milioni di euro. Ne sono soci il Comune di Rimini al 75%, gli altri Comuni della provincia, un paio di quella di Pesaro-Urbino e l’Azienda autonoma di Stato della Repubblica di San Marino.
Di fronte ora c’e’ un “passaggio importante“. Per la zona sud del territorio riminese opera infatti un’altra societa’, Sis, Societa’ italiana servizi, che fa lo stesso tipo di attivita’. Mentre a livello romagnolo ci sono Ravenna Holding per il ravennate, Unica per la provincia di Forli’-Cesena e Team per Lugo in provincia di Ravenna.
Dai Comuni capoluogo e’ arrivato l’input a “ragionare sull’incorporazione delle cinque societa’ in Romagna Acque-Societa’ delle fonti“. Di certo, argomenta Rapone, “non un progetto semplice, che chiedera’ uno o due anni“, date anche le caratteristiche diverse delle cinque aziende. Comunque, rimarca, “saremmo orgogliosi di fare un ulteriore salto di qualita’ entrando in Romagna Acque, societa’ pionieristica e all’avanguardia”.
Basti pensare che in Romagna si perde il 19% dell’acqua, la percentuale piu’ bassa a livello nazionale. Il progetto di integrazione, aggiunge l’amministratore unico, non ha come obiettivo la riduzione dei costi del personale, ma lo “sviluppo industriale“. Al momento, conclude, il gestore Hera e’ in fase di prorogatio, con Atersir che ha lanciato il bando europeo di aggiudicazione del servizio. Amir, aggiunge, il direttore Francesco Ermeti, oltre alla manutenzione degli impianti, svolge anche una funzione finanziaria. Con Romagna Acque ha co-finanziato il collettamento dei reflui di Bellaria-Igea Marina e parte sud di Rimini al depuratore di Santa Giustina per un investimento da 7,2 milioni di euro.
Tra 2014 e 2020 sono poi in calendario una decina di interventi da oltre 3,1 milioni. A fronte di questi la societa’ riceve un corrispettivo a cui rinuncia in favore dell’utenza. La tariffa e’ deliberata da Atersir e tiene conto di varie componenti: in Romagna Rimini ha il costo dell’acqua piu’ basso, dato che rispetto a Forli’ e Ravenna ha piu’ abbondanza di materia prima. E in caso di entrata in Romagna acque l’obiettivo e’ mantenere questo differenziale.
(Agenzia Dire)