Aziende associate/Emiliambiente, oltre 3 milioni di investimenti realizzati nel 2016

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Il Cda di Emiliambiente. Al centro il neopresidente Giuseppe Cerri e a sinistra, il consigliere GianLorenzo Bernini, componente della Giunta esecutiva di Confservizi ER.

FIDENZA – EmiliAmbiente SpA chiude il suo bilancio 2016 con un utile di 2.516.717 euro, dopo aver realizzato investimenti per 3.585.229 euro: una cifra in cui sono compresi 1513 interventi alla rete idrica, 311 al sistema fognario e 204 ai depuratori gestiti. I soci dell’azienda – che è a intera partecipazione pubblica e gestisce il Servizio Idrico Integrato in 11 Comuni del parmense –  hanno approvato il documento consuntivo durante l’assemblea di giovedì 11 maggio.

L’utile raggiunto – destinato ad essere interamente reinvestito in opere di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla rete – è frutto anche degli importanti adeguamenti tariffari sanciti nell’ultimo biennio dalle autorità di settore, a partire dall’introduzione, avvenuta nel 2015 da parte dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico (AEEGSI), del nuovo Metodo Tariffario.

Nel 2016 l’Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per il Servizio Idrico e i Rifiuti (ATERSIR) ha inoltre approvato i moltiplicatori tariffari 2016-2017-2018, nonché il piano economico finanziario attualmente in vigore e il programma degli interventi 2016-2019, fissando il coefficiente di incremento tariffario “teta” per il bacino servito dall’azienda a +5,5% annuo.

Per la SpA il 2016 ha segnato il raggiungimento di un obiettivo strategico sul fronte della riduzione dell’indebitamento. L’ultimo finanziamento bancario acceso dalla SpA – che nel 2008 ha mosso i suoi primi passi completamente priva di capitale e da allora ha saputo raccogliere dal sistema bancario circa 32 milioni di euro – risale infatti al dicembre 2015; la parte restante del fabbisogno finanziario necessario a completare il piano industriale viene garantita da fonti proprie, ovvero con il cash flow. Il rientro del debito contratto nei confronti delle banche per gli investimenti avverrà, come previsto, entro la scadenza dell’affidamento del servizio, cioè il 31 dicembre 2024, mentre si chiuderà entro il 2039 il debito per l’acquisto della sede aziendale di Fidenza (di proprietà di Ascaa) avvenuto a dicembre 2015.

Il 2016 è stato anche l’anno della cosiddetta “rivoluzione 655”: la delibera 655/2015 di AEEGSI sulla regolazione della qualità contrattuale del servizio ha imposto all’azienda una drastica riorganizzazione del lavoro, il cui buon esito è stato riconosciuto dall’Autorità con l’approvazione dell’inserimento in tariffa di maggiori costi – necessari all’applicazione delle disposizioni – pari a 400mila euro annui.

 Infine, è innegabile che il 2016 rimarrà nella storia dell’azienda per la vicenda legata alla gara d’appalto per la manutenzione delle reti acquedottistiche, oggetto dell’indagine della Procura di Parma tuttora in corso. “Riponiamo grande fiducia nella magistratura e siamo i primi a chiedere la massima chiarezza” afferma a questo proposito Giuseppe Cerri, Presidente di EmiliAmbiente.

“Il bilancio approvato dai soci è il ritratto di una società forte da ogni punto di vista: economico, finanziario, patrimoniale. Una realtà interamente pubblica, vicina al territorio – con i suoi sportelli, uno per ogni Comune servito – rispettosa del piano investimenti assegnatole da Atersir e sempre meno vincolata dall’utilizzo di finanziamenti bancari. Un patrimonio prezioso, da tutelare e promuovere con ogni mezzo”.