Ambiente, 12 Città metropolitane firmano la “Carta di Bologna”

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GRIZZANA MORANDI (BO) – Dai rifiuti alla qualita’ dell’aria e delle acque, dalla transizione energetica alla mobilita’ sostenibile, sono otto i macro obiettivi individuati dalla Carta di Bologna per l’Ambiente da inserire nelle agende metropolitane per lo sviluppo sostenibile. Promossa dalla Citta’ metropolitana di Bologna, la Carta e’ stata sottoscritta alla Rocchetta Mattei (Grizzana Morandi – Bologna), giovedì 8 giugno, dalle Citta’ metropolitane di Bologna, Milano, Torino, Firenze, Catania (presenti) e Roma, Bari, Cagliari, Napoli, Reggio Calabria, Genova e Palermo (che hanno inviato la propria adesione formale non potendo intervenire), alla presenza del Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti (nella foto a destra) e del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Il protocollo identifica gli obiettivi da raggiungere nei prossimi anni, in linea con l’Agenda Onu 2030, ed e’ il primo passo strutturato e concreto delle Citta’ metropolitane sul fronte della sostenibilita’ ambientale. Le grandi citta’ sono, infatti, ‘laboratori naturali’ per individuare soluzioni alle principali sfide globali, per sperimentare e implementare soluzioni innovative di sviluppo sostenibile, con ricadute positive non solo sull’ambiente ma anche nella dimensione economica, sociale ed istituzionale.

Noi Sindaci riteniamo che le citta’ e le comunita’ locali possano davvero essere il motore fondamentale della transizione ecologica, che avra’ importanti ricadute anche sullo sviluppo economico del Paese– dichiara Virginio Merola, Sindaco della Citta’ metropolitana di Bologna e promotore della Carta di Bologna- Per questo intendiamo assumerci tutto l’impegno e la responsabilita’ che sono necessari e siamo pronti a misurare in modo trasparente, attraverso la definizione di obiettivi quantitativi e temporali, il nostro progresso verso il conseguimento dei traguardi degli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDGs). Ci auguriamo che il Governo elabori un’Agenda urbana nazionale, garantendo alle citta’ le risorse economiche e lo scenario normativo adeguato a tradurre i propositi in azioni concrete“. Le 14 Citta’ metropolitane italiane concentrano il 36,4% della popolazione nazionale (22,1 milioni di persone) e rappresentano il principale asset economico dove viene prodotto oltre il 40% del valore aggiunto nazionale (circa 600 miliardi di Euro nel 2014) grazie a 1,8 milioni di aziende che occupano 7,9 milioni di persone (circa il 35% del totale degli occupati). Inoltre, vi si genera circa il 30% delle esportazioni italiane, per un valore di 112 miliardi di Euro. Vi hanno sede 55 Universita’ (oltre la meta’ nazionale), tutti i Politecnici italiani, oltre 2.000 start-up innovative (il 47% del totale nazionale) e 17 incubatori di impresa certificati (oltre la meta’ dei 31 presenti sul territorio nazionale). Tra il 2009 e il 2011 e’ stato originato nelle Citta’ metropolitane circa il 35% dei brevetti italiani registrati all’European Patent Office (EPO). Le aree metropolitane, infine, sono dei veri e proprio hub logistici – e snodi strategici – sia per i flussi di persone sia per le merci (60% complessivo sul totale nazionale). (Fonte The European House Ambrosetti/ANCI – Le citta’ metropolitane catalizzatore dello sviluppo, 2016)