BOLOGNA – Il bilancio di sostenibilità 2017 del Gruppo Hera, presentato nel corso dell’Assemblea dei Soci lo scorso 26 aprile è completamente rinnovato in tutti gli aspetti, editoriali e di contenuto. Evidenzia una sempre più marcata attenzione alla creazione di valore condiviso ovvero a quelle attività capaci di generare margini operativi per l’azienda e, insieme, di rispondere alle priorità per una crescita sostenibile definite dall’Agenda Onu al 2030.
Le priorità sono state definite analizzando 45 politiche europee, nazionali e locali e individuando gli impegni e i target quantitativi maggiormente significativi per l’attività di Hera. Questo ha permesso di definire i Driver (o priorità) di cambiamento e le Aree di impatto di interesse per Hera in considerazione degli ambiti di propria competenza.
329 milioni di euro da attività che rispondono alle priorità dell’Agenda Onu
Nel 2017 il MOL a valore condiviso del Gruppo Hera è stato pari a 329 milioni di euro, in incremento del 10% rispetto all’anno precedente, un risultato in linea con la traiettoria segnata dal Piano industriale che al 2021 proietta questo valore al 40%. Inoltre, sempre nel 2017, il Gruppo ha investito circa 200 milioni di euro (circa il 41% del totale) a favore dello sviluppo del valore condiviso. Gli interventi principali sono indirizzati alla produzione di biometano dalla frazione organica dei rifiuti, al potenziamento del servizio di depurazione delle acque reflue, allo sviluppo del riciclo dei rifiuti attraverso le società Aliplast e Waste Recycling e, infine, alla digitalizzazione dei servizi in ottica utility 4.0 anche con importanti interventi volti alla diffusione dei contatori gas elettronici.
Uso intelligente dell’energia: ridotti del 3,6% i propri consumi
Il Gruppo prosegue nel proprio impegno sul fronte della decarbonizzazione, con la riduzione del 16% dell’impronta di carbonio nella produzione di energia rispetto al 2015. Nell’ambito dell’efficienza energetica, gli interventi effettuati hanno permesso all’azienda di ridurre i propri consumi energetici del 3,6% rispetto al 2013, superando l’obiettivo del 3% e avvicinandosi a quello del 5% fissato al 2020. Per tutte le attività gestite in Emilia-Romagna, inoltre, già dal 2017 Hera utilizza esclusivamente energie rinnovabili, scelta che da quest’anno si è estesa anche ad AcegasApsAmga e Marche Multiservizi. Il 67,5% della stessa energia prodotta dal Gruppo, peraltro, proviene a sua volta da fonti rinnovabili e cogenerazione.