COSA PREVEDE IL PROTOCOLLO
Il protocollo, valido fino alla fine del 2021, definisce il coordinamento dei lavori e il ruolo dei diversi soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto già inserito nel programma di misure del Piano di gestione del distretto idrografico dell’Appennino settentrionale 2015-2021. Alla Regione va il compito di attuare l’intero progetto e di coordinare tutte le attività previste dal protocollo in collaborazione con i partner.
Tra le attività è programmata la risistemazione del fondo del lago con la pulitura dai sedimenti fini e la loro ridistribuzione in loco a fini ecologici a carico del Comune di Rimini. I lavori serviranno a realizzare isole e dossi permanenti e alla riprofilatura delle sponde, con eventuale impianto di salici per accelerare la colonizzazione della vegetazione adatta a ospitare colonie di uccelli
Del monitoraggio del livello idrico del lago, – almeno due volte a settimana in primavera/estate e una volta nel periodo invernale- è incaricato l’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità della Romagna. Compito dell’ente sarà anche il monitoraggio periodico di popolamenti di animali e degli habitat di interesse comunitario.
Di competenza di Arpae sono invece l’analisi e il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee oltre alla realizzazione di un modello matematico di flusso e trasporto delle acque sotterranee per quantificare l’efficienza della ricarica. Infine, per fornire il necessario supporto tecnico e valutare lo stato di attuazione del protocollo, sarà istituito un Comitato di attuazione e monitoraggio composto dai rappresentanti degli enti sottoscrittori, presieduto da un rappresentante della Regione.