Emilia – Romagna, on line il Rapporto idrometeoclima 2018

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È disponibile il “Rapporto idrometeoclima per l’anno 2018“, realizzato dall’Osservatorio clima regionale di Arpae, 97 pagine che descrivono l’anno appena trascorso in Emilia-Romagna, con analisi mensili e idrologiche dettagliate, informazioni sugli eventi idrometeo rilevanti e tutte le anomalie rispetto al clima di riferimento.

Una “fotografia annuale” che racconta di un 2018 complessivamente caldo, con temperature più alte rispetto alla norma e anomalie positive, rispetto al clima di riferimento 1961-1990 pari a +2 °C per le massime, +1,7 °C per le medie e +1,3 °C per le minime; in particolare, la media annuale delle temperature minime è risultata tra le più alte dal 1961, seconda solo al 2014. Vedi l´andamento delle temperature massime dal 1961 al 2018

Il 2018 è stata un’annata non siccitosa. Le precipitazioni totali annuali sono risultate generalmente nella norma, con alcune eccezioni rilevanti nelle aree centro-occidentali e nella provincia di Forlì-Cesena. Il numero di giorni piovosi è invece risultato superiore al valore climatico di riferimento, con circa 31 giorni in più. L´inverno e la primavera sono state stagioni più piovose della media, con elevate piogge a febbraio, marzo (precipitazioni doppie delle attese) e a maggio. Aprile si è presentato caldo e siccitoso, mentre l’autunno è risultato meno piovoso delle attese.

L’analisi idrologica ha messo in evidenza che, nel 2018 le portate del fiume Po sono risultate complessivamente nella norma: nei mesi invernali sono state registrate anomalie negative delle portate, rispetto alla media di lungo periodo, in particolare a febbraio (circa -26 %). Anomalie negative anche nei mesi estivi e deficit massimo a ottobre (circa – 45%). Per gli altri fiumi dell’Emilia-Romagna la situazione è risultata complessivamente nella norma. Situazioni di siccità soltanto a inizio e a fine anno mentre da luglio ad ottobre si è assistito a condizioni idrologiche tipicamente estive, con una consueta diminuzione di disponibilità idrica nei  corsi d’acqua.

Nell’anno, si sono verificati 27 eventi idrometeo significativi per intensità, tra cui si ricordano le forti nevicate di febbraio con disagi sull’Appennino e in pianura a causa delle temperature rigide, del ghiaccio e per le interruzioni di energia elettrica. Abbondanti nevicate anche a inizio marzo unitamente al fenomeno della pioggia che gela (gelicidio) che ha comportato la chiusura di tratti autostradali. I mesi primaverili ed estivi sono stati caratterizzati da eventi temporaleschi intensi con grandine, vento forte e allagamenti che hanno determinato danni a edifici, alberi, mezzi di trasporto e disagi in agricoltura. Nella prima settimana di agosto, l’ondata di calore con temperature massime che hanno raggiunto anche i 38,5 °C, il 1° agosto a Pontelagoscuro (FE). In autunno fenomeni temporaleschi, anche associati a forti raffiche di vento, hanno provocato danni, tra i quali, la caduta di alberi e rami. Il 24 ottobre 2018, è stato registrato forte foehn alpino e un intenso riscaldamento della massa d´aria in pianura Padana, con punte anche di 31 °C nel Parmense, valori da record dal 1961 ad oggi. A novembre prime nevicate a quote collinari e a dicembre anche in pianura.

Nel 2018 sono state registrate complessivamente 15 mareggiate di cui 8 di classe debole, 3 di classe moderata, 3 di classe significativa e 1 di classe severa.

Le allerte di Protezione civile emesse nel 2018 sono risultate complessivamente 126 (88 gialle, 36 arancio e solo 2 rosse).

Per una sintesi dell´anno è disponibile “Il 2018 in pillole” oppure vai al rapporto completo Report idrometeoclima – dati 2018

(comunicato Arpae)