FIDENZA – EmiliAmbiente SpA chiude il decimo esercizio della sua storia con un utile di 2,4 milioni di euro, registrando un aumento rispetto al valore del 2017 (2,1 milioni) e superando del 58% l’obiettivo economico, che prevedeva un risultato netto dopo le imposte pari a 1,53 milioni di euro. Crescono anche gli investimenti realizzati dalla società negli 11 Comuni del parmense di cui gestisce il Servizio Idrico Integrato – nel 2018 sono stati 3 milioni di euro, circa il 5% in più rispetto al 2017 – mentre si mantengono positivi gli indicatori di solidità aziendale: 1,91 l’indice di liquidità (in leggera flessione rispetto al valore del 2017, pari a 2) e 1,04 il grado di indebitamento, che si abbassa di 24 punti decimali rispetto al 2017 (1,28).
Tra i fatti di rilievo dell’esercizio va segnalata la revisione straordinaria del Piano Investimenti 2018-2019: “Per consentire la risoluzione di alcune criticità emerse in particolare nel settore depurazione, ad oggi risolte – afferma il Direttore Generale di EmiliAmbiente, Andrea Peschiuta – abbiamo posticipato al 2019 l’avvio di alcuni interventi di sostituzione della rete di adduzione, attualmente in corso anche grazie alla compartecipazione a contributo di finanziamenti pubblici non derivanti da tariffa”.
Da citare inoltre la redazione del Piano Economico Finanziario e del Piano Industriale 2018-2025, l’introduzione del sistema di gestione elettronica degli appalti e dei fornitori, oltre all’avvio di un consistente riassetto organizzativo che ci ha la SpA creare 4 nuovi posti di lavoro e che nel corso di 2019 porterà la sua pianta organica ad ampliarsi di ulteriori nuove 8 posizioni: “Una trasformazione necessaria a mantenere i nostri risultati all’altezza degli standard previsti dalla stringente attività normativa di ARERA in tutti i settori, dalla qualità contrattuale a quella tecnica, dai testi unici sui corrispettivi e sul bonus idrico alle nuove regole in materia di separazione contabile” afferma ancora Peschiuta, che aggiunge: “Per una società delle nostre dimensioni questo passaggio rappresenta un progetto di crescita molto rilevante, che stiamo portando avanti in parallelo a un rigoroso piano di efficientamento dei costi”.
L’azienda, come ha sempre fatto dall’inizio della sua attività, ha deciso di non procedere alla divisione degli utili ma di reinvestire il risultato di esercizio – ad eccezione di un importo pari al suo 5%, che sarà destinato a riserva legale – nel Servizio, a supporto del consistente piano investimenti che la vedrà impegnata nei prossimi anni.