Governance acqua – rifiuti, pubblicati i rapporti Monitor SPL – Invitalia

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Sono stati pubblicati e presentati di recente a Forum PA, i rapporti “Assetti organizzativi e gestionali del servizio rifiuti urbani” e “Assetti organizzativi e gestionali del servizio idrico integrato“, frutto del progetto ReOpen Spl, curato dal Dipartimento governativo per gli Affari Regionali e Invitalia.

Tale progetto punta a migliorare le capacità tecnico-amministrative degli enti impegnati nei processi di organizzazione ed efficientamento dei servizi pubblici locali di interesse economico generale a rete, con particolare riferimento a servizio idrico integrato, gestione dei rifiuti urbani e trasporto pubblico locale. Si articola secondo 4 linee di intervento tra loro interdipendenti: costruzione e gestione delle banche dati, elaborazione di modelli metodologici e standard tecnico – procedurali, supporto specialistico e diffusione del patrimonio progettuale.

Rientrano dunque in queste attività di analisi e monitoraggio, i due rapporti nazionali (per la parte sui rifiuti è disponibile anche un approfondimento a livello regionale) sull’idrico e sui rifiuti, di recente pubblicazione e riferiti a dati del 2016.

I rapporti costituiscono un utile quadro di riferimento sulla governance del comparto, facendo una fotografia puntuale delle diversità territoriali a livello di gestione d’ambito.

Ad esempio, per quanto riguarda il settore dei rifiuti, sono stati censiti su tutto il territorio nazionale 76 ATO (e 243 bacini di sub-ambito), evidenziando però come ci siano ancora 4 regioni che non hanno individuato gli enti di governo. In 35 di essi poi, l’ente di governo non risulta pienamente operativo.

Per quanto riguarda le modalità di gestione/affidamento del servizio, il report evidenzia che gli affidamenti con gara risultano essere prevalenti (nel 58% dei comuni)  ma all’aumentare della dimensione territoriale di riferimento, spesso si predilige l’in house. Da sottolineare che il 26% della popolazione risulta servita da operatori il cui affidamento è scaduto o in proroga.

Sul versante del servizio idrico invece, gli ATO censiti dal report sono 62 (21 bacini di sub-ambito), con un processo di riordino che si può dire pressoché completo, anche se in 9 ATO (distribuite su 3 regioni), l’ente di governo non risulta pienamente operativo e prevale ancora una significativa frammentazione nella gestione del servizio.

Prevalgono inoltre le imprese a controllo pubblico (72%) rispetto a quelle private (28%) e le partecipazioni pubbliche in imprese che erogano servizi idrici sono detenute principalmente dai comuni (ben nel 98% dei casi).

Per scaricare i rapporti clicca qui