Romagna Acque: l’Assemblea dei Soci approva il bilancio 2018

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 Utile netto nel 2018 vicino a 7,3 milioni di euro per Romagna Acque-Societa’ delle fonti, rispetto ai 4,2 del 2017. Il via libera da parte dell’assemblea dei soci al bilancio arriva martedì 25 giugno nel corso dell’assemblea all’hotel San Giorgio di Forli’.

Numeri alla mano, il valore della produzione ammonta a oltre 58,3 milioni di euro, contro i 57,3 del 2017; mentre il valore delle azioni, pari al 59,8% dell’utile d’esercizio, e’ di sei euro. La societa’ ha fornito 113,6 milioni di metri cubi di acqua: il volume erogato per usi civili nelle tre province romagnole e’ risultato inferiore di 1,7 milioni di metri cubi. Nel corso dei primi cinque mesi del 2018 l’andamento idrologico e’ stato favorevole: a fine gennaio l’invaso di Ridracoli ha raggiunto la quota di massima regolazione, e la tracimazione di fatto si e’ mantenuta fino a oltre la meta’ di maggio, quando e’ iniziata la discesa estiva.

Nel periodo autunnale e’ stato possibile contenere i prelievi da Ridracoli incrementando le produzioni da fonti locali e in particolare dall’impianto ravennate della Standiana. La diga di Ridracoli ha fornito 58,6 milioni di metri cubi. La risorsa di superficie proveniente dal Po ha garantito il 21% della fornitura con 9,3 milioni trattata dal potabilizzatore di Standiana e 14,2 dal potabilizzatore delle Bassette. Il restante fabbisogno e’ stato garantito principalmente da risorse di falda sia nel forlivese-cesenate che nel riminese.

Sul fronte investimenti l’obiettivo e’ “dare adeguata risposta agli aspetti di sicurezza dell’approvvigionamento idrico“. Nel triennio 2019-2021 ammonteranno a circa 30 milioni: 9,4 per il raddoppio della condotta Russi-derivazione Cotignola; 3,4 a Ravenna per la realizzazione del secondo tratto del Canale Carrarino-collegamento alla Canaletta Anic; 6,9 a Rimini per la condotta San Giovanni in Marignano-Morciano; 850.000 euro a Forli’ per l’intervento di miglioramento statico del serbatoio pensile di corso Diaz.

Infine l’intervento principale dal punto di vista strategico, ovvero la condotta Standiana-Forlimpopoli-Casone-Torre Pedrera (un progetto la cui prima fase prevede un intervento di 79,9 milioni).

Nel corso dell’anno e’ stato anche avviato un “Progetto di riorganizzazione aziendale finalizzato a recuperi di efficienza con metodologie lean e alla qualificazione e potenziamento della struttura per dare adeguate risposte a quanto richiesto dal nuovo contesto normativo e della regolamentazione“. Nel periodo di Piano 2019-2021 sono previste 21 assunzioni e 16 uscite, e previste politiche di valorizzazione del personale. A inizio 2019 e’ stata avviata l’unificazione delle sale di telecontrollo del Centro di Capaccio. A fine 2018 si e’ chiuso anche il primo piano energetico di Romagna Acque. L’attuazione del piano ha principalmente aumentato la capacita’ dell’azienda di autoprodurre energia elettrica e l’indice di dipendenza si attesta oggi a 0,69. Dal prossimo anno si avviera’ un secondo piano energetico con l’obiettivo di “consolidare la massima capacita’ autoproduttiva“. Il nuovo piano quadriennale prevede fra l’altro la realizzazione di tre nuovi impianti fotovoltaici e l’obiettivo di arrivare a un indice di dipendenza energetica di 0,6.

Sul fronte ricerca e sviluppo, diverse le collaborazioni, con il Dicam di Bologna, con altre Universita’ e diversi Enti di ricerca, e con l’Universita’ di Urbino e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Infine le case dell’acqua: ne saranno realizzate 10 all’anno per i prossimi tre anni. Una decina di giorni fa e’ stata inaugurata la prima di queste strutture, nel Comune di San Giovanni in Marignano, nel riminese.

(Agenzia Dire)