Reggio Emilia e’ la citta’ piu’ “green” dell’Emilia-Romagna e la quinta a livello nazionale (dopo Trento, Mantova, Pordenone e Bolzano). E’ quanto registra l’analisi “Ecosistema urbano-rapporto sulle performance ambientali delle citta’” realizzata da Legambiente e Ambiente Italia che hanno monitorato, in 104 citta’ italiane, 18 parametri in grado di definire le citta’ piu’ sostenibili e rispettose dell’ambiente.
Nella classifica dello studio -giunta alla 27esima edizione e pubblicata lunedì 9 novembre da ‘Il Sole 24Ore’- Reggio Emilia guadagna sette posizioni rispetto allo scorso. In particolare, conquista il primo posto per estensione della rete di piste ciclabili (44,4 metri equivalenti di ciclabili e Zone 30 ogni 100 abitanti e 30 chilometri di ciclabili in piu’ negli ultimi sei anni) e il quarto posto per numero di alberi in luoghi pubblici (46 ogni 100 abitanti). La citta’ del Tricolore e’ anche al quinto posto per raccolta differenziata dei rifiuti, potenziata con il metodo porta a porta, che ha raggiunto quota 82,9%. Il monte di rifiuti prodotti prodotti da ciascun abitante cresce pero’ dai 695 chili pro capite all’anno a 699 nel 2019. Fra le annotazioni positive anche l’aumento l’anno scorso di passeggeri del servizio di trasporto pubblico (dagli 87 viaggi per abitante all’anno, a 100) mentre un dato leggermente negativo riguarda il consumo di suolo.
Tra le città emiliano – romagnole, spicca poi Rimini, menzionata da Legambiente tra le best practice a livello nazionale per il piano di salvaguardia della balneazione (PSBO).
154 milioni di investimento, già finanziati, 11 interventi per dimezzare gli sversamenti e superare completamente gli scarichi a mare entro fine 2020. Questi gli obiettivi del Piano Salvaguardia Balneazione Ottimizzato di Rimini (PSBO), la più grande opera di risanamento idrico attualmente in corso in Italia, messa a punto da Comune di Rimini, Hera, Romagna Acque e Amir. La parte più significativa del progetto è la riqualificazione di piazzale Kennedy, che comprende una infrastruttura di accumulo di quasi 40.000 metri cubi, costituita da una vasca di 14.000 metri cubi che raccoglie le acque di prima pioggia e da una seconda vasca da 25.000 metri cubi per laminazione e accumulo.
La prima vasca è operativa da metà giugno 2019, la seconda vasca, ora in fase di test, consentirà l’accantonamento delle acque di seconda pioggia, che, finito l’evento meteorico, verranno mandate a depurazione. L’intervento di piazzale Kennedy è il cuore del PSBO, che come tutte le opere pubbliche in Italia ha risentito delle difficoltà dovute al Covid-19. Partito nel 2016, ora si avvia alla conclusione, sia nella parte sotto e sopra la piazza che in quella a mare. Il fine lavori è previsto a ottobre 2020 con l’entrata in esercizio della vasca di laminazione, mentre piazzale Kennedy è aperto per cittadini e turisti da fine luglio 2020 e con la sua “promenade” sospesa, è la parte esteticamente più suggestiva e visibile del cantiere che consegnerà alla città un’area ampiamente riqualificata.
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