BOLOGNA – Attraverso i numeri è possibile analizzare meglio i propri processi e impatti, attivare azioni di miglioramento e rendicontare in maniera trasparente i risultati raggiunti. Sono questi gli obiettivi del Bilancio di Sostenibilità del Gruppo Hera, pubblicato online e focalizzato sul 2020 appena trascorso.
Un documento rappresentativo dell’orizzonte valoriale in cui il Gruppo opera e che mira a coniugare crescita industriale e sviluppo sostenibile, creando un equilibrio fra tre dimensioni rappresentate da altrettante parole chiave: pianeta, persone e prosperità.
Creare valore assieme alle comunità servite: oltre due miliardi di euro distribuiti al territorio
La crescita sostenibile coinvolge anche il tessuto economico e sociale dei territori serviti, alcuni numeri: il valore economico distribuito a lavoratori, azionisti, fornitori, pubblica amministrazione e comunità locale nel 2020 è stato di 2.118 milioni, di cui 740 a fornitori locali (+6% rispetto all’anno precedente, il 65% del valore complessivo delle forniture), generando un impatto occupazionale di oltre 8.800 lavoratori e consentendo l’inserimento di 864 persone svantaggiate attraverso le cooperative sociali; nel corso dell’anno sono state assunte 584 persone e il 96,6% dei dipendenti ha contratti a tempo indeterminato. Il margine operativo lordo (Mol) derivante dalle nostre attività che rispondono alle priorità dell’Agenda globale, in particolare agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nel 2020 è salito a 420 milioni di euro, il 37% del complessivo (sarà il 50% nel 2024), suddiviso in tre ambiti: energia, ambiente, territorio (e impresa).
Energia: perseguire la neutralità di carbonio
Lavorare sull’energia per Hera significa anzitutto perseguire la neutralità di carbonio, con azioni che coinvolgono tanto l’azienda quanto tutti gli attori della società, nell’interesse di un pianeta sempre più esposto ai cambiamenti climatici e le cui risorse naturali sono compromesse. Un esempio è l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra che ci siamo dati, tra i più ambiziosi per un’azienda in Italia: il 37% in meno entro il 2030 rispetto al 2019, validato secondo i più rigorosi criteri scientifici dal prestigioso network internazionale Science Based Target initiative (SBTi). Nel complesso, le azioni che abbiamo intrapreso vanno dalla promozione dell’efficienza energetica alla transizione energetica e rinnovabili. Internamente, nel 2020 i consumi energetici sono calati del 6,2% sul 2013 (pari a 13.800 tonnellate equivalenti di petrolio) e l’83% dell’energia elettrica utilizzata è derivata da fonti rinnovabili. Inoltre, sono stati 7,8 milioni i metri cubi di biometano prodotti dalla trasformazione dei rifiuti organici nell’impianto a S. Agata Bolognese (Bo), il 20% in più rispetto all’anno precedente. Attraverso la realizzazione di nuovi impianti, l’obiettivo è produrre fino a oltre 30 milioni di metri cubi nel 2030.
Per quanto riguarda il coinvolgimento dei clienti, anche nel 2020 Hera ha acquistato energia elettrica da fonte rinnovabile in quantità tale da coprire integralmente i consumi di tutte le famiglie clienti a mercato libero e puntiamo ad arrivare nel 2030 al 45% di adesioni a offerte che includono servizi di efficienza energetica, supportandoli quindi nell’adozione di comportamenti virtuosi con offerte e strumenti per il contenimento dei consumi.
(Gruppo Hera.it)