Unica Reti finalista al premio PA sostenibile e resiliente

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Conclusa la quarta edizione del premio PA Sostenibile e Resiliente 2021 con l’annuncio dei progetti vincitori che hanno saputo valorizzare esperienze e promuovere la crescita sostenibile e solidale della Pubblica Amministrazione.

Il concorso è stato promosso da FPA e ASviS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile e ha valutato i progetti realizzati da amministrazioni centrali e locali, ma anche associazioni e startup, per realizzare gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, suddivisi in quattro categorie: misurare la sostenibilità; comunicare la sostenibilità; formare sui temi della sostenibilità; fare rete per raggiungere obiettivi di sostenibilità.

Sostenibile e Resilienti sono due aspetti che non possono più essere distinti, se pensiamo come anche il Next Generation UE, il pacchetto di misure per la ripresa dell’Europa, metta al centro la necessità di lavorare per un’Europa verde, digitale e resiliente. Siamo di fronte ad un’Europa che dovrebbe impostare le sue strategie di ripresa su uno sviluppo economico e sociale che garantisca benessere equo e sostenibile, in linea con gli Obiettivi (Sustainable Development Goals – SDGs) fissati dall’Agenda 2030 dell’ONU.

Tra i finalisti nella sezione comunicare la sostenibilità (progetti e soluzioni che puntano a comunicare, all’interno delle organizzazioni o all’esterno, gli obiettivi di sostenibilità e le azioni messe in atto dall’organizzazione per raggiungerli) anche il progetto Verde Aqua – Docendo Discimus di Unica Reti.

Verde Aqua – Docendo Discimus di Unica Reti fa parte di quei progetti che hanno portato Unica Reti d’intesa coi propri Soci, a definire gli obiettivi societari di sostenibilità – ha spiegato Stefano Bellavista, amministratore unico di Unica Reti (nella foto)Si tratta di progetto che ha previsto interventi capillari per la sensibilizzazione sui temi del “plastic free” e dell’acqua pubblica di rete. Grazie a questo intervento abbiamo fornito gratuitamente alle scuole elementari, medie inferiori e superiori e alle biblioteche dei 30 comuni di Forlì-Cesena oltre 100 erogatori d’acqua, accoppiandoli alla fornitura di oltre 50.000 borracce in metallo agli studenti e affiancando un percorso di sensibilizzazione con incontri al fine di favorire l’eliminazione della plastica monouso dalle scuole, negli uffici pubblici e nelle biblioteche.
L’apprendimento e l’insegnamento (docendo discimus) sono azioni importanti da attuare a partire dalle scuole, fondamentali per portare questi temi nelle pratiche quotidiane delle famiglie, incentivando un dialogo tra generazioni in vista di una consapevolezza ambientalista universale e anche della scadenza del 2021 quando in Europa l’uso delle plastiche monouso sarà bandito”.

Il progetto “L’Acqua è un dono” integra un’azione di sensibilizzazione verso l’utilizzo dell’acqua pubblica di rete e i temi del “plastic free” con un’azione di solidarietà, di attenzione civica e sociale verso i paesi in via di sviluppo.
Obiettivo del progetto è, quindi, quello di favorire l’accesso all’acqua potabile alle persone che vivono in zone particolarmente soggette a carenza idrica, raccogliendo 30.000 euro per interventi volti alla produzione di acqua pulita e sicura. Il progetto conta anche sulla potenzialità della nuovissima macchina “Shakuru”, presentata venerdì 11 giugno a Forlimpopoli, da destinare ad una scuola o a un presidio sanitario dei paesi africani.
Tale macchina rimarrà sul territorio a disposizione dei Comuni fino a dicembre 2021, con la possibilità di essere testata.
Il progetto verrà perfezionato e realizzato con la collaborazione del Comitato per la lotta contro la fame nel mondo OdV, un’Organizzazione nata a Forlì nel 1963 anche grazie al successivo contributo della missionaria Annalena Tonelli e che da anni si occupa di lotta alla povertà locale e nel mondo, di sensibilizzare ai problemi della pace e della solidarietà e di intervenire in casi di emergenze nazionali e internazionali.
Il progetto prevede, inoltre, il coinvolgimento delle Aziende e degli istituti di credito del territorio, delle 180 scuole della provincia di Forlì-Cesena tra elementari, medie e superiori e dei cittadini fruitori delle “Case dell’acqua”.