Un supercontatore che guarda al futuro, dato che è predisposto all’utilizzo coi green gas con aggiunta di una percentuale di idrogeno, sul quale sta per partire una sperimentazione. Ma anche un contatore che invia segnalazioni sui consumi effettuati, rileva le microperdite e che, in caso di scosse terremoto, sospende l’erogazione del gas. E’ NexMeter, il contatore di gas ‘smart’ presentato martedì 30 novembre a Rho Fiera da Hera, primo a livello internazionale nel suo genere per quanto concerne tecnologie e funzioni di sicurezza. L’apparecchio, che a conti fatti più che un contatore è un vero e proprio mini computer capace di elaborare più dati, sarà dunque utilizzabile per la distribuzione in rete di una miscela contenente idrogeno. “Questo– afferma l’ad del gruppo Hera Stefano Venier- è un contatore innovativo che misura il gas naturale ma che è in grado di misurare anche miscele con green gas, laddove per green gas intendiamo biometano e, in prospettiva, idrogeno”. Come afferma l’ad, NexMeter garantisce “una migliore precisione nella misurazione”, in quanto “è un componente elettronico quindi misura con maggiore esattezza quelli che sono i consumi dell’abitazione”. Quanto alla sicurezza in caso di eventi naturali, “Nextmeter è dotato di sensori antisismici- spiega Venier- quindi adatto per quei territori che hanno questo tipo di vulnerabilità”, ma dispone anche di “una sensibilità nel misurare microfughe che possono avvenire nell’impianto domestico”. Il contatore di ultima generazione “è già installato nelle case dei clienti per 70.000 esemplari e contiamo di installarne 300.000 entro la fine del 2023“, come fa sapere Venier. “Abbiamo privilegiato in questo senso proprio le aree con maggiore vulnerabilità dal punto di vista sismico- fa sapere- proprio perché questo contatore è in grado di offrire questa caratteristica”.
La prima sperimentazione con l’idrogeno avverrà invece a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, dove come spiega l’ad “nelle prossime settimane testeremo il funzionamento delle reti dei contatori come questo, proprio per vedere come va attraverso l’immissione di una miscela di gas naturale più un 20% di idrogeno“. Si tratta della prima esperienza di questo tipo in Italia nella distribuzione domestica di gas, con l’obiettivo di studiare soluzioni per “contribuire alle esigenze di decarbonizzazione del territorio. Inoltre, l’apparecchio è composto da oltre il 68% degli elementi in plastica riciclata (grazie alle competenze della partecipata Hera Aliplast, leader nel settore del riciclo e della rigenerazione di questo materiale). Sarà inoltre ‘green’ e ‘smart’ anche la manualistica, con l’inserimento di un Qr code sul contatore al posto del classico manuale (per evitare consumo di carta). “Il primo obiettivo di Hera è mettere in condizione tutte le infrastrutture di cui disponiamo di accogliere la transizione energetica, guardando anche a miscele di idrogeno“. Insomma di “sfruttare le peculiarità dell’azienda per alimentare la produzione di idrogeno verde che sappiamo essere una delle opzioni per guidare la transizione verso la decarbonizzazione nel 2050″.
(Agenzia Dire)