Un nuovo laboratorio di 2.800 metri quadri, dotato di tecnologie all’avanguardia, dove verranno effettuate oltre 500 analisi al giorno di rifiuti, fanghi, micro-inquinanti ed emissioni. È il nuovo polo di Hera inaugurato a Ravenna, il secondo di questo tipo in Emilia-Romagna dopo quello di Sasso Marconi, a Bologna, dedicato invece ad acque potabili e reflue. Dopo 10 mesi di lavori e un investimento di circa cinque milioni di euro, la multiutility ha svelato il 15 giugno la struttura, ottenuta riqualificando un vecchio capannone, che risponde alla scelta strategica di accorpare tutti i laboratori già esistenti garantendo un servizio sempre più integrato di analisi, assistenza e consulenza. Solo qui, infatti, verranno realizzate 550 analisi al giorno. Al suo interno lavorano oltre 40 professionisti, fra tecnici specializzati nelle analisi dei rifiuti e dell’aria, addetti ai prelievi e di supporto consulenziale, amministrativo e commerciale.
Al taglio del nastro c’erano l’assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Colla, il sindaco di Ravenna Michele De Pascale, e il presidente esecutivo di Hera Tomaso Tommasi di Vignano: accompagnati da Chiara Lambertini, responsabile della gestione dei laboratori del gruppo, hanno poi visitato la struttura, dove, spiega la dirigente, “avviene tutta la lavorazione analitica di campioni di rifiuti ed aria dei nostri clienti interni ed esterni al gruppo”. Tra questi Herambiente che proprio in questo territorio ha la sede e alcuni degli impianti più importanti per il trattamento dei rifiuti.
“La corretta gestione del ciclo integrato dei rifiuti è un driver fondamentale di sviluppo e qui Hera lo fa con grandissima competenza e in proprio maniera sinergica con l’industria del nostro territorio– sottolinea De Pascale- quindi è un grande piacere inaugurare questo laboratorio. Qui si fa attività industriale, ma lo si fa con una grandissima attenzione agli impatti sulla salute, sul clima, sull’ambiente, che è una conditio sine qua non per poter programmare uno sviluppo solido e duraturo”.
I laboratori fanno parte di Heratech, la società del Gruppo Hera che ne rappresenta il cuore tecnologico, e sono stati ricavati dalla riqualificazione di un capannone industriale degli anni ’80. Una struttura “che guarda alla riqualificazione di ciò che era prima, ma anche al futuro– spiega Tomaso Tommasi di Vignano- noi siamo nati per giustapposizioni successive perché varie aziende hanno portato il loro lavoro, le loro persone e i loro stabili dove lavorare. Uno degli obiettivi che avevamo in questi vent’anni è stato anche quello di mettere a posto tutte le sedi sia impiegatizie che operative. E con questa pratica abbiamo finito tutto. E quindi sono contento di lasciare una cosa completa lo sviluppo dell’impegno di Hera sul territorio“. Per Colla invece Hera “ha fatto un investimento molto importante, questo è un luogo di grande qualità- evidenzia l’assessore- certificare l’aria, certificare i rifiuti, certificare l’ambiente a disposizione anche del sistema privato, vuol dire fare un’operazione di grande qualità”.
(Agenzia Dire)