PNRR: impatto sull’occupazione e stato di avanzamento, pubblicazioni della Banca d’Italia

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La Banca d’Italia ha recentemente pubblicato un paper in cui è stato analizzato l’impatto dell’attuazione del PNRR sull’occupazione.

La pubblicazione propone infatti una quantificazione dell’occupazione generata in diversi settori con particolare riferimento al settore delle costruzioni e nei comparti connessi alla transizione digitale.

Nell’anno di picco dei fondi – il 2025 – l’attivazione di occupazione potrebbe essere pari a 375.000 persone di cui il 79% nel settore privato.

Dalle sole “costruzioni” nel 2025 si attende infatti l’attivazione di 95.600 occupati, circa il 10% dello stock prepandemico; anche nel settore “ricerca e sviluppo” con 16.600 nuovi occupati concentrati nel 2024 (il 15,16% del 2019) e nella “produzione di computer, elettronica e ottica” si attende la creazione di 12.700 occupati nel 2025 (il 12,78% del 2019).

Quanto ai profili, prevale la quota di personale altamente qualificato e specializzato, che sarà molto più alta rispetto a prima della pandemia ma anche le attività che richiedono minori competenze sono più presenti. In molti casi, si prevede la mancanza delle qualificazioni necessarie, per questo si suggeriscono politiche di formazione mirate, anche per facilitare il reimpiego dei disoccupati.

In un altro recente studio, Banca d’Italia ha analizzato l’avanzamento della spesa effettiva.

Secondo gli analisti, Alfredo Bardozzetti e Anna Laura Mancini, del Gruppo di lavoro sull’Analisi territoriale del Piano nazionale di ripresa e resilienza, a dicembre 2022, i pagamenti relativi agli interventi PNRR ammontano a circa 18, 8 miliardi, di cui 3,1 miliardi sono pagamenti degli EELL. Le analisi certificano i ritardi nella spesa PNRR e attestano che i Comuni del Centro e del Mezzogiorno dovrebbero incrementare del 72% e del 64% rispettivamente la loro capacità di spesa annua in investimenti per poter assorbire interamente le risorse finora assegnate.

Alla data del 21 dicembre 2022 infatti, risultano assegnati ai soggetti attuatori il 63,9% delle risorse PNRR complessive (pari a 122 mld). Il 40,8% di queste risorse è sotto la responsabilità di enti pubblici e società partecipate a carattere nazionale, poco più del 50% di competenza dei Comuni.