Servizi pubblici locali, in Gazzetta decreto MEF per incentivare aggregazioni degli ambiti ottimali

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Si segnala il decreto MEF 28 aprile 2023 recante “Misure incentivanti in favore degli enti locali che aderiscono alle riorganizzazioni e alle aggregazioni dei servizi pubblici locali ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 23 dicembre 2022, n. 201.”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 del 29 aprile scorso.

Il provvedimento – attuativo dell’articolo 5 del d.lgs. 201/2022 – consta di due articoli e, in particolare, prevede le seguenti misure:

  • Nel caso di finanziamenti a carico del bilancio statale relativi al servizio oggetto di aggregazione, prevede l’introduzione della previsione che la ripartizione delle risorse preveda un incremento percentuale a favore degli enti che partecipano alle aggregazioni;
  • Riconoscimento di una riserva sino al 10 per cento nelle procedure di assegnazione delle risorse finanziarie stanziate a carico del bilancio dello Stato per gli interventi a titolarità degli enti locali relativi al PNRR per attività di assistenza tecnica o anche inerenti alla politica di sviluppo e coesione territoriale 2021/2027;
  • Previsione di linee progettuali dedicate nell’ambito di iniziative di rafforzamento della capacità amministrativa;
  • Riconoscimento di una priorità nell’accesso alle iniziative di supporto tecnico specialistico per il rafforzamento della capacità amministrativa degli enti locali poste in essere da Società a partecipazione pubblica;
  • Incremento sino al 25% del limite di spesa previsto dal Decreto-legge n. 78 del 31 maggio 2010 recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica;
  • Previsione di livelli di prestazioni migliorativi rispetto ai livelli adeguati di servizio di trasporto pubblico locale e regionale;
  • Attribuzione di un minor concorso alla finanza pubblica del 10% rispetto ai criteri definiti nell’ambito del riparto della legge 30 dicembre 2020, n. 178;
  • Considerazione, nell’ambito delle procedure di revisione della spesa, dell’efficientamento conseguente alla riorganizzazione dei servizi pubblici locali a rete;
  • Possibilità di ripianare le perdite delle preesistenti società in presenza di un piano industriale del soggetto risultante dall’aggregazione che evidenzi entro tre anni successivi il recupero dell’equilibrio economico e finanziario.

Riporta, inoltre, gli obblighi di comunicazione da parte delle città metropolitane, delle Regioni e delle Provincie. La comunicazione deve essere inviata all’ANAC.

 

Fonte: Anci