DECRETO ALLUVIONE: AUDIZIONE DEI SINDACI
La Commissione Ambiente della Camera ha iniziato venerdi 9 giugno l’esame del ddl di conversione in legge del decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61 recante interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 (AC. 1194 Governo) (scade il 31 luglio 2023). Nella giornata del 15 giugno sono stati ascoltati i sindaci delle zone colpite, che hanno chiesto norme e risorse straordinarie. Dalle esigenze relative al personale fino alla proroga delle scadenze, tutte le proposte sono state raccolte in un documento consegnato alla commissione.
Qui il comunicato Anci
DECRETO SALVA INFRAZIONI TRASMESSO AL SENATO
È stato trasmesso il 13 giugno al Senato il ddl di conversione in legge del decreto-legge recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano (AS. 755).
La versione in Gazzetta del dl Infrazioni, in vigore dal 14 giugno, in riferimento all’articolo in materia di regime di interrompibilità elettrica prevede che la società Terna S.p.A., sulla base degli indirizzi del Mase e dei criteri e delle modalità definite dall’Arera potrà implementare meccanismi innovativi per la gestione in sicurezza del sistema elettrico nazionale, anche mediante il ricorso a interruzioni istantanee dei carichi. La norma originaria prevedeva già per l’ Arera la possibilità di definire criteri e modalità per l’assegnazione delle risorse interrompibili, “da assegnare con procedure di gara a ribasso, sulla base dei criteri tecnici definiti dalla società Terna S.p.A. coerenti alle esigenze di immediatezza del servizio e nel rispetto dei principi di neutralità tecnologica, e a cui potessero partecipare utenti finali e accumuli”. In base alle norme in vigore finora, la fornitura del servizio di interrompibilità resta ristretta alle sole “società utenti finali”, escludendo la possibilità per l’accumulo di fornire il servizio di interrompibilità.
PROPOSTA REGOLAMENTO MATERIE CRITICHE, INIZIATO L’ESAME IN XIV COMMISSIONE CAMERA
La Commissione Politiche dell’UE della Camera ha iniziato l’8 giugno l’esame della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche e che modifica i regolamenti (UE) n. 168/2013, (UE) 2018/858, (UE) 2018/1724 e (UE) 2019/1020 (COM (2022) 160 definitivo).
Il relatore Alberto Bagnai (Lega) ha illustrato la struttura del provvedimento che prospetta, per la prima volta, un quadro normativo comune volto a garantire l’accesso dell’UE a un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime (non energetiche e non agricole) considerate critiche a motivo della grande importanza economica che rivestono e della
loro esposizione a un rischio elevato di approvvigionamento. Previsto un ciclo di audizioni.
DECRETO ENTI: VERSO PROROGA COMPONENTI COMITATO ALBO GESTORI AMBIENTALI
Nelle more della ricostituzione del Comitato nazionale dell’Albo gestori ambientali i componenti sono “prorogati fino al completamento delle relative procedure di nomina e comunque non oltre il 31 dicembre 2023”. Lo prevede un emendamento depositato dai relatori al dl Enti (o dl Omnibus), all’esame delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio alla Camera. (Public Policy).
Un altro emendamento depositato dai relatori prevede che, per gli “impianti fotovoltaici di potenza nominale superiore o uguale a 10 kw entrati in esercizio negli anni dal 2006 al 2012, per i quali è già stato avviato il processo di trattenimento delle quote a garanzia”, il termine entro il quale i soggetti responsabili possono comunicare la scelta di partecipare a un sistema collettivo al Gse e al sistema collettivo medesimo nonchè inviare a quest’ultimo la relativa documentazione di adesione è fissato al 30 giugno 2024 invece del 30 giugno 2023. (Public Policy).
DAL GOVERNO
MASE: TRASMESSA AL PARLAMENTO LA RELAZIONE 2022 SUI SUSSIDI AMBIENTALMENTE DANNOSI (SAD)
Il ministero dell’Ambiente ha trasmesso al Parlamento la relazione sui sussidi ambientalmente danno e quelli favorevoli del 2022. Il 5o Catalogo stima a 18,6 miliardi di euro i Sussidi ambientalmente favorevoli-Saf nel 2021. I Sussidi ambientalmente dannosi-Sad, invece, sono stimati a 22,4 miliardi di euro nel 2021; quelli di incerta classificazione 11,5. Nello specifico, particolarmente importanti in relazione agli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima, fra i Sad, i sussidi alle fonti fossili sono stimati in 14,5 miliardi di euro per il 2021.
“La direzione ora è segnata”, si legge nella presentazione firmata dal ministro, Gilberto Pichetto, per una rimodulazione dei sussidi, “prevedendo ” ove possibile ” la trasformazione dei Sad (dannosi) in Saf (favorevoli). I capisaldi per una riforma qualificante saranno i principi di gradualità e di compensazione, per consentire ai settori produttivi di sviluppare e sperimentare nuove soluzioni senza perdere in competitività, in particolare per i comparti più dipendenti dai combustibili fossili”. Per il ministro, “l”eliminazione progressiva, certa e senza impatti negativi, dei sussidi ambientalmente dannosi è dunque necessaria e urgente non solo per la tutela dell’ambiente e della nostra qualità della vita, ma anche per sostenere lo sviluppo di nuove filiere industriali nell’economia della sostenibilità, uscendo da pratiche inquinanti o energivore”. (Public Policy)
Rassegna parlamentare a cura di MF