Dal Pnrr in arrivo 128 milioni di euro per gli impianti di riciclo della carta

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Sono oltre 128 i milioni di euro investiti nel settore cartario per 70 progetti finanziati dal PNRR, ai quali si aggiungono quelli provenienti  dalla filiera, per oltre 466 milioni di euro, e che porteranno al potenziamento e al riammodernamento dell’impiantistica esistente. I dati sono al centro di uno studio promosso da Comieco – Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli imballaggi cellulosici – e Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica,  realizzato da Nomisma e presentato alla Camera dei Deputati.

I numeri
È previsto il finanziamento di 46 progetti relativi ad impianti di trattamento dei rifiuti cartacei: 22 nuovi e 24 di miglioramento e ampliamento; 22 progetti di miglioramento e ampliamento delle cartiere (2 nuovi impianti e 20 progetti di miglioramento e ampliamento); 2 nuovi progetti per il trattamento finale degli scarti pulper. I progetti sono suddivisi tra 25 strutture nel Nord Italia, 18 nel Centro e 27 nel Sud Italia con l’obiettivo di ridurre il divario infrastrutturale fra il Nord e il Centro-Sud del Paese, aree più indietro sul fronte della raccolta differenziata e del riciclo. Grazie agli investimenti sugli impianti di trattamento dei rifiuti cartacei, lo studio stima un incremento della capacità di trattamento della filiera di oltre 700.000 tonnellate di carta e cartone che sommato all’aumento della capacità produttiva delle cartiere consentirà di migliorare la qualità della carta recuperata e gestire i maggiori volumi di raccolta differenziata che i Comuni italiani possono ancora raccogliere.
“Le proposte di progettualità presentate dalla filiera della carta e del cartone hanno ricevuto un punteggio molto elevato sotto il profilo dell’innovazione tecnologica”, commenta Laura D’Aprile, Capo Dipartimento Sviluppo Sostenibile del MASE. “Attraverso i progetti presentati e ammessi a finanziamento, la maggior parte nel Centro-Sud del Paese, sono stati implementati in modo significativo la simbiosi industriale e i distretti circolari, in linea con gli obiettivi del PNRR. Le progettualità della filiera sono pertanto pienamente rispondenti ai criteri europei del Piano d’azione sull’economia circolare”.

I benefici economici e occupazionali
“Uno sviluppo che, oltre ad apportare benefici territoriali e ambientali grazie a una maggiore efficienza energetica e conseguente diminuzione di emissioni di CO2, produrrà vantaggi economici creando le condizioni anche per aumentare i posti di lavoro – commenta Giulio Santagata, Senior Advisor di Nomisma –. Tenendo conto che tra 2013 e 2021 l’occupazione nelle cartiere e negli impianti di trattamento dei rifiuti cartacei è aumentata del 2,5% l’anno, grazie agli investimenti PNRR il tasso si attesterà al 3,5% fino al 2026”.
“Il Pnrr rappresenta una spinta importante per la competitività del Paese: dalla ricerca emerge come la capacità di investimento delle imprese coinvolte sarà incrementata del 21% all’anno per i prossimi dieci anni”  commenta Alberto Marchi, Presidente di Comieco.
“L’analisi di Nomisma conferma che i progetti per carta e cartone possono essere un volano per incrementare ulteriormente la raccolta differenziata di carta e cartone in Italia: si stima che finiscano in discarica ancora circa 830 mila tonnellate, 440 mila delle quali al Sud. Se venissero intercettate, il nostro Paese potrebbe superare in anticipo l’obiettivo UE dell’85% di tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici fissato al 2030”, spiega Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco.

Fonte: E-Gazette