Gestione virtuosa dei rifiuti agricoli: l’esempio di Piacenza e Parma con Iren Ambiente e le associazioni di categoria

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Lo smaltimento dei rifiuti agricoli è un tema di grande importanza per l’ambiente e la salute pubblica. Il settore agricolo, infatti, produce ogni anno quantità significative di scarti organici e non organici che richiedono una gestione adeguata. Tra questi rientrano concimi, pesticidi, imballaggi, recipienti di prodotti chimici e attrezzature obsolete come i rottami metallici, così come gli oli esausti e i fanghi di depurazione.

Il Gruppo Iren offre su tutto il territorio nazionale una vasta gamma di servizi di raccolta, selezione e trattamento dei rifiuti prodotti da attività industriali, artigianali, sanitarie, agronomiche e commerciali.

Grazie alla dotazione impiantistica e alle forti sinergie con impianti terzi, tutte le attività di trattamento svolte da Iren Ambiente sono finalizzate al recupero di materia e alla salvaguardia ambientale: i rifiuti differenziati vengono inviati alle piattaforme autorizzate nella ricerca della migliore valorizzazione della risorsa rifiuto.

A Parma e Piacenza il protocollo virtuoso sulla gestione dei rifiuti agricoli

Smaltire i rifiuti agricoli è un’attività complessa e presenta aspetti legislativi che l’azienda agricola deve conoscere e attuare per garantire la sicurezza dei consumatori e dell’ambiente. Inoltre, non seguire le procedure specifiche e gli obblighi previsti dalla normativa, comporta la possibilità di incorrere in pesanti sanzioni.

Nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente, Iren Ambiente e le associazioni di categoria di Piacenza e Parma hanno sottoscritto degli accordi per la gestione dei rifiuti prodotti dalle imprese agricole.

A Piacenza il protocollo è stato sottoscritto dal Direttore di Confagricoltura – Unione Agricoltori – Vice Direttore Raffaello Rossi; dal Direttore della Federazione Provinciale Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli; dal Presidente della Confederazione ltaliana Agricoltori Fabio Girometta; dal Presidente del Consorzio Fitosanitario Provinciale di Piacenza Matteo Cattivelli. Per Iren Ambiente il documento è stato siglato dalla Direttrice Commerciale Eleonora Costa.

Grazie all’intesa raggiunta, le parti si propongono di realizzare un circuito organizzato di gestione dei rifiuti speciali di provenienza agricola che, in attuazione dei principi di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti, favorisca la raccolta differenziata, il recupero, il riciclaggio ed il corretto smaltimento degli stessi semplificando gli adempimenti burocratici a carico dei produttori agricoli ed aumentando l’efficacia della gestione e dei controlli.

La Convenzione ha inoltre lo scopo di prevenire ogni possibile forma di gestione incontrollata o inidonea di rifiuti agricoli, nonché a contenere i costi di gestione degli stessi. Lo stesso è accaduto a Parma, il cui protocollo è stato sottoscritto, nella sede Iren di Strada Santa Margherita a Parma, dal Presidente di Confagricoltura – Unione Agricoltori – Roberto Gelfi; dal responsabile dell’Ufficio Sindacale della Federazione Provinciale Coldiretti Parma Filippo Anelli; dalla Confederazione ltaliana Agricoltori; dal Presidente del Consorzio Fitosanitario Provinciale di Parma Giacomo Bernardi e dal Direttore Ruggero Colla. A rappresentare Iren Ambiente, come a Piacenza, Eleonora Costa. Due sinergie, quelle messe a punto dal Gruppo Iren, che si muovono nel segno della circolarità e della valorizzazione dei rifiuti.

Cosa sono i rifiuti agricoli e perché è importante gestirli correttamente

Gli scarti agricoli sono classificati come rifiuti speciali in quanto possono presentare un rischio per la salute umana e l’ambiente se non vengono gestiti correttamente. È possibile differenziare i rifiuti agricoli in pericolosi e non pericolosi:

Tra i rifiuti agricoli non pericolosi rientrano:

  • materie plastiche (nylon di pacciamatura, tubi in PVC per irrigazione, manichette, teloni serre, ecc.);
  • imballaggi di carta, cartone, plastica, legno e metallo (sacchi sementi – concimi – mangimi, cassette frutta, contenitori florovivaismo, ecc.);
  • oli vegetali esausti;
  • fanghi di sedimentazione ed effluenti di allevamento non impiegati ai fini agronomici;
  • pneumatici usati;
  • contenitori di fitofarmaci bonificati;
  • scarti vegetali in genere non destinati al reimpiego nelle normali pratiche agricole.

Tra i rifiuti agricoli pericolosi, invece, ci sono:

  • oli esauriti da motori, freni;
  • batterie esauste;
  • veicoli e macchine da rottamare;
  • fitofarmaci non più utilizzabili (e relativi contenitori non bonificati);
  • farmaci ad uso zootecnico scaduti o inutilizzabili.

A seconda della classificazione del rifiuto agricolo si attivano dei processi differenti per la sua gestione, stoccaggio, trasporto e smaltimento che richiedono procedure specifiche e a cui sono connessi differenti obblighi documentali.

Per questo motivo, collaborazioni ad hoc come quelle attivate da Iren Ambiente con le associazioni di categoria di Parma e Piacenza, sono fondamentali per la gestione virtuosa dei rifiuti agricoli in ottica di sostenibilità e tutela ambientale.

Fonte: Gruppo Iren