Il Gruppo Hera approva i risultati al 31/12/2023

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Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto dal Presidente Esecutivo Cristian Fabbri, ha approvato martedì 26 marzo all’unanimità i risultati economici consolidati al 31 dicembre 2023 e la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, insieme al bilancio di sostenibilità.

Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato:
Chiudiamo il 2023 con una performance record dei principali indicatori economici e finanziari, ottenuti in un contesto macroeconomico ancora volatile e incerto: il MOL ha sfiorato gli 1,5 miliardi di euro, l’utile netto di pertinenza degli azionisti è cresciuto del 16,5% e gli investimenti del 15%, superando gli 800 milioni di euro. Di conseguenza il valore economico distribuito agli stakeholder dei territori nei quali operiamo ha raggiunto i 2,3 miliardi di euro, in crescita del 36%. Risultati che abbiamo raggiunto soprattutto grazie al contributo dell’area ambiente e dell’area energy. In particolare, in questa filiera abbiamo conseguito una crescita significativa supportata dallo sviluppo commerciale, dai mercati di ultima istanza e dai servizi di efficientamento energetico. La contestuale riduzione del 10% del debito, che ci porta a registrare un rapporto debito netto/MOL di 2,56x, in miglioramento del 21%, ha permesso al Consiglio di Amministrazione di proporre un incremento del 12% del dividendo, pari a 14 centesimi per azione. I risultati del 2023 riconfermano, quindi, la validità della visione strategica del nostro Gruppo e costituiscono il primo tassello del nostro piano industriale approvato a gennaio”.

Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato:
Nel 2023, l’incremento del MOL, che si attesta a quasi 1,5 miliardi di euro, ci ha portato a raggiungere con 3 anni di anticipo, superandoli, gli obiettivi fissati dal precedente Piano per il 2026. La normalizzazione dei prezzi energetici ha permesso di ridurre il capitale circolante netto e di e abbassare l’indebitamento finanziario netto del 10%, ottenendo così un significativo miglioramento della struttura patrimoniale e finanziaria e un rapporto PFN/Ebitda a 2,56x, in miglioramento del 21%. Il Gruppo ha quindi riguadagnato l’usuale flessibilità finanziaria, per continuare a cogliere le opportunità di crescita nei mercati di riferimento ancora altamente frammentati. Ne sono evidenza le operazioni eseguite nel 2023 che confermano anche la nostra attenzione a generare una crescita sostenibile dei territori serviti. Un impegno che trova conferme nell’incremento sia del margine operativo lordo a valore condiviso, che cresce del 16% e raggiunge i 776,0 milioni di euro, pari al 52% del MOL complessivo, sia degli investimenti Csv, che per il 2023 ammontano a 558,4 milioni di euro, circa il 69% del totale. Prosegue, infine, il nostro impegno nella finanza sostenibile, che rappresenta una spinta propulsiva al nostro piano di investimenti e riconferma l’impegno della multiutility per la creazione di valore nei territori serviti, con particolare riferimento agli obiettivi di decarbonizzazione, economia circolare, innovazione e resilienza, in coerenza con il nostro purpose aziendale e con la traiettoria definita nel Piano industriale”.

Anno record per la multiutility che continua a creare valore per gli stakeholder e a incrementare il proprio perimetro aziendale
Grazie alle efficaci scelte gestionali e alle numerose azioni di sviluppo messe in campo, che hanno permesso di cogliere anche le opportunità di mercato, il Gruppo Hera ha chiuso l’esercizio 2023 con i principali risultati economici in forte crescita rispetto all’anno precedente. In particolare, il Gruppo ha fatto leva sulla propria flessibilità finanziaria per partecipare con successo alle recenti gare sui mercati di ultima istanza e per acquisire asset strategici nell’area ambiente.
In un anno caratterizzato da una situazione geopolitica internazionale ancora instabile, da una volatilità del mercato energetico elevata nella prima metà dell’anno e non ancora rientrata ai valori pre-crisi, e da una serie di fenomeni meteoclimatici estremi che hanno colpito i territori di riferimento, il Gruppo Hera ha continuato a garantire la continuità e qualità dei propri servizi e la creazione di valore per tutti i propri stakeholder. Un valore concreto e trasparente, quantificato con il MOL e gli investimenti a valore condiviso, dati sottoposti per il quinto anno consecutivo alla verifica di una società di revisione con l’obiettivo di avvalorare nei confronti di tutti gli stakeholder questi aspetti distintivi della rendicontazione del Gruppo. La multiutility ha perseguito la crescita aziendale e, allo stesso tempo, lo sviluppo sostenibile, come testimoniato anche dai crescenti investimenti per, l’innovazione e la resilienza degli asset gestiti, l’economia circolare, la transizione energetica, con progettualità concrete e coerenti con le principali policy nazionali e internazionali.
Oltre alla crescita organica, anche nel 2023 la multiutility ha continuato ad ampliare il proprio perimetro attraverso lo sviluppo per linee esterne, con l’obiettivo di fornire ai propri clienti soluzioni sempre più innovative e competitive.
Nell’area ambiente è entrato a regime il nuovo impianto per la produzione di biometano e compost a Spilamberto (Mo) ed è diventata operativa la partnership con ACR di Reggiani Albertino, importante realtà operante a livello nazionale nel settore delle bonifiche, nel trattamento di rifiuti industriali, nel decommissioning di impianti industriali e nei lavori civili legati all’oil&gas.
In ambito IT-TLC, l’acquisizione con Ascopiave del 92% di Asco TLC – seguita poi dalla fusione per incorporazione nella controllata Acantho – ha consentito al Gruppo Hera di potenziare i servizi di connettività, telefonia e data center a livello pluriregionale.
Nell’ambito delle energie rinnovabili sono state acquisite la società ferrarese Tiepolo, per la costruzione di un parco solare fotovoltaico a Bondeno (Fe), e il 60% della riminese F.lli Franchini, attiva nel settore delle installazioni di impianti termoidraulici ed elettrici e di soluzioni fotovoltaiche per la clientela business. Gruppo Hera e Orogel, inoltre, hanno dato vita alla NewCo Horowatt per la realizzazione di un impianto agrivoltaico sostenibile e all’avanguardia nello stabilimento cesenate della cooperativa agricola. Nell’area energy, da novembre 2023 è salita al 75% la partecipazione del Gruppo Hera in EstEnergy, il maggiore operatore energy del nord est. Mentre, con riferimento al prezioso intangibile asset costituito dalla base clienti, si segnala nel febbraio 2024 l’aggiudicazione definitiva di 7 lotti nella gara nazionale indetta dall’Acquirente Unico per il servizio a tutele graduali dei clienti domestici non vulnerabili. Il processo di liberalizzazione del mercato della vendita elettrica porterà all’ingresso, dal 1° luglio 2024, di oltre 1 milione di nuovi clienti per il servizio energia elettrica, consentendo così alla multiutility di consolidare ulteriormente la propria posizione di terzo operatore nel settore energy a livello nazionale.
Sempre in un’ottica di creazione di valore, infine, è proseguito l’impegno del Gruppo nella finanza sostenibile: nel 2023 sono stati destinati oltre 1 miliardo di finanziamenti alla transizione green grazie al collocamento del secondo sustainability-linked bond collegato a obiettivi di neutralità carbonica e di economia circolare e all’ottenimento di una linea di credito Revolving Sustainability-Linked. Inoltre, la multiutility ha ottenuto dalla Banca dell’Unione Europea (BEI) un finanziamento dedicato alla realizzazione di oltre 60 progettualità del Gruppo – principalmente in Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia – allineate alla Tassonomia europea che, rispondendo anche agli obiettivi fissati dall’Agenda Globale ONU al 2030, accompagneranno le comunità servite dalla multiutility verso una transizione ecologica fortemente legata al tessuto sociale e industriale. Grazie a questa forte attenzione alla finanza green, la quota di debito del Gruppo finanziata con strumenti ESG è progressivamente aumentata negli anni, raggiungendo quota 57% nel 2023.

Ricavi per circa 15 miliardi di euro
I ricavi 2023 del Gruppo Hera si attestano a 14.897,3 milioni di euro, in calo rispetto ai 20.082 milioni del 2022 (-25,8%), principalmente per la normalizzazione dei prezzi delle commodities energetiche e dei volumi gas, delle minori attività di intermediazione e del clima mite registrato nella prima parte dell’anno. Questa contrazione è stata in parte mitigata dai maggiori volumi venduti di energia elettrica, grazie alle attività commerciali legate alla vendita di servizi e soluzioni a valore aggiunto per l’efficienza energetica e l’autoproduzione, alle gare Consip e all’aggiudicazione di 2 lotti del servizio di salvaguardia per il periodo 2023-2024 e del servizio a tutele graduali per la fornitura di energia elettrica alle microimprese a partire dal 1° aprile 2023. In crescita anche i ricavi del settore ambiente in particolare per le nuove operazioni nel mercato industria, a partire dalla partnership con la modenese ACR.

Margine operativo lordo (MOL)* in crescita a quasi 1,5 miliardi di euro (+ 15,4%)
Il margine operativo lordo* dell’esercizio 2023 sale a 1.494,7 milioni di euro, in aumento del 15,4% rispetto ai 1.295,0 milioni al 31 dicembre 2022. Questo incremento è riconducibile al contributo complessivo delle aree energy per 169,4 milioni di euro, in particolare grazie allo sviluppo commerciale, alle gare nei mercati di ultima istanza e alle opportunità derivanti dagli incentivi per i servizi energia, alle buone performance dell’area ambiente, in crescita di 15,4 milioni di euro, al contributo del ciclo idrico per 9,5 milioni di euro e degli altri servizi per 5,4 milioni di euro.

Margine operativo netto* in aumento a 741,0 milioni di euro (+18%)
Il margine operativo netto* sale a 741,0 milioni di euro, +18% rispetto al 2022, con una crescita superiore a quella del margine operativo lordo*, in quanto gli ammortamenti e accantonamenti sono cresciuti in misura inferiore rispetto alla crescita del MOL.

Risultato netto* in aumento a 417,0 milioni di euro
Il tax rate dell’esercizio 2023 è pari al 26%, invariato rispetto al 2022, grazie alle agevolazioni straordinarie, ai crediti d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas e ai benefici derivanti dall’affrancamento di alcuni maggiori valori originatisi a fronte di acquisizioni societarie. Anche il risultato netto* al 31 dicembre 2023 sale del 12% attestandosi a 417,0 milioni di euro, rispetto ai 372,3 milioni dell’anno precedente.

Utile netto* di pertinenza degli Azionisti in crescita
L’utile netto* di pertinenza degli Azionisti si attesta a 375,2 milioni di euro, in crescita del 16,5%.

Investimenti in crescita e indebitamento finanziario netto in miglioramento
Nel 2023 gli investimenti operativi del Gruppo Hera, al lordo dei contributi in conto capitale, hanno raggiunto gli 815,8 milioni di euro, in aumento del 15,0% rispetto ai 709,5 milioni del 2022. Gli investimenti sono stati indirizzati principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture, a cui si sono aggiunti gli adeguamenti normativi nella distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e nell’ambito depurativo e fognario. Gli sforzi investitori per la crescita industriale sulle attività regolate del Gruppo hanno incrementato la RAB, salita a 3,33 miliardi di euro, in crescita di 144 milioni di euro rispetto al 2022.
L’indebitamento finanziario netto è sceso a 3.827,7 milioni di euro rispetto ai 4.249,8 milioni al 31 dicembre 2022, principalmente per le positive performance del capitale circolante netto* determinate dalla progressiva riduzione del prezzo delle commodity energetiche rispetto ai valori di fine 2022, dall’aumento dei crediti fiscali della controllata Hera Servizi Energia (per l’accelerazione dei lavori incentivati dai bonus fiscali in scadenza), dalla diminuzione della posizione Iva e dal minor valore degli stoccaggi gas, sia in termini di prezzi che di volumi.
La struttura patrimoniale e finanziaria mostra pertanto un significativo miglioramento, con un rapporto tra debito netto e MOL* in calo a 2,56x, rispetto al 3,28x al 31 dicembre 2022.
Il risultato della gestione fa registrare un rendimento sul capitale proprio (ROE)* a doppia cifra, pari all’ 11,1%. In miglioramento anche il rendimento sul capitale investito (ROI)* che sale fino a quasi raggiungere il 10% (9,8%), rispetto al 7,9% del 2022, superando anche i valori pre-crisi, con un aumento della creazione di valore, sia per effetto della maggiore marginalità sia della contrazione del capitale investito, a seguito del rientro del capitale circolante netto.

MOL e investimenti a valore condiviso in crescita, rispettivamente a 776,0 milioni di euro (+16% rispetto al 2022) e 558,4 milioni (pari al 69% degli investimenti totali)
A riconferma dell’impegno della multiutility per la sostenibilità e la creazione di valore nei territori serviti, nel 2023 il margine operativo lordo a valore condiviso, riferito alle attività di business in grado di rispondere anche agli obiettivi dell’Agenda Globale, è salito a 776,0 milioni di euro, in aumento del 16% rispetto ai 670,3 milioni del 2022, e corrisponde al 52% del MOL complessivo. Un risultato in linea con la traiettoria segnata dal Piano industriale e con l’obiettivo di superare il miliardo di euro nel 2027 (pari al 64% del totale), lungo un percorso che genera benefici concreti per i territori e le comunità servite, in parallelo con lo sviluppo dell’azienda. In crescita anche gli investimenti a valore condiviso che per il 2023 ammontano a 558,4 milioni di euro, pari a circa il 69% del totale degli investimenti operativi lordi. Inoltre, circa il 92% degli investimenti ammissibili alla Tassonomia risulta già allineato ai criteri del Regolamento europeo e quindi in grado di contribuire agli obiettivi ambientali di mitigazione del cambiamento climatico, economia circolare, protezione della risorsa idrica e prevenzione dell’inquinamento.
Le best practice del Gruppo Hera nelle dimensioni ESG hanno portato alla riconferma, per il quarto anno consecutivo, nel Dow Jones Sustainability Index, World & Europe, uno dei più autorevoli indici borsistici al mondo di valutazione della responsabilità sociale, con la valutazione più elevata nelle aree Environmental e Social per le aziende del settore Multi& Water Utilities. Inoltre, Hera si è confermata tra i leader europei per l’impegno e la trasparenza nel contrasto ai cambiamenti climatici, raggiungendo il livello “A-” nella valutazione stilata da CDP (ex Carbon Disclosure Project), l’organizzazione internazionale no-profit specializzata nella valutazione delle strategie e performance sul clima adottate dalle aziende.

Proposta di dividendo in aumento a 14 centesimi per azione
In linea con quanto annunciato lo scorso gennaio in sede di presentazione del Piano industriale al 2027 e in considerazione dei significativi risultati raggiunti, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea dei Soci del 30 aprile la distribuzione di un dividendo di 14 centesimi per azione, in rialzo di 1,5 centesimi rispetto all’ultimo dividendo pagato (+12%). Un aumento di cui beneficerà a cascata l’intera politica dei dividendi in arco piano, fino a raggiungere i 16 centesimi per azione nel 2027, con un utile netto per azione in crescita del 7% medio annuo. Lo stacco della cedola avverrà il 24 giugno 2024, con pagamento a partire dal 26 giugno 2024. Il dividendo sarà corrisposto alle azioni in conto alla data del 25 giugno 2024.

Approvata la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, in linea con le best practice internazionali.

Area gas
Il MOL* dell’area gas – che include i servizi di distribuzione e vendita gas metano, teleriscaldamento e servizi energia – si attesta a 516,9 milioni di euro al 31 dicembre 2023 rispetto ai 585,1 milioni del 2022.
La contrazione del margine dell’area gas è legata sia al calo dei volumi, a causa del clima mite registrato nella prima parte dell’anno e ai minori margini dell’attività di stoccaggio e trading. Da segnalare le opportunità fornite, nel segmento servizi energia, dagli incentivi per efficienza energetica nelle abitazioni (superbonus 110% e bonus facciate) e dall’espansione della clientela, anche con l’aggiudicazione delle gare relative ai mercati di ultima istanza e Consip. In particolare, Hera Comm si è aggiudicata: per il periodo dal 1° ottobre 2023 al 30 settembre 2025, 8 dei 9 lotti del servizio di ultima istanza gas in 16 regioni; tutti i 9 lotti della gara del servizio di default gas; 3 lotti della gara Consip GAS15bis per la fornitura di gas naturale alle Pubbliche Amministrazioni nel periodo 2023-2024.
In crescita il numero dei clienti gas, che complessivamente si attesta a 2,1 milioni di unità (+1,3%).
Nel 2023 sono stati sostenuti investimenti netti per 190,9 milioni di euro (+22,4% rispetto al 2022), destinati principalmente alla distribuzione, con manutenzioni straordinarie e sviluppo di reti e impianti, alla messa in servizio degli smart meter gas, tra cui gli innovativi NexMeter brevettati dalla multiutility, alle attività connesse all’acquisizione di nuovi clienti, ai servizi di teleriscaldamento e servizi energia, con le attività della società Hera Servizi Energia, e gli interventi su reti e impianti.
Nel territorio udinese, il 2023 ha segnato l’inizio del servizio di distribuzione gas per i 18 comuni dell’ATEM Udine 2, a seguito della gara aggiudicata ad AcegasApsAmga a fine 2021. Il nuovo contratto di servizio comprende oltre 90 mila utenze distribuite lungo una rete di oltre 1.200 km.
A fine anno si è conclusa a Castelfranco Emilia (Mo) la seconda fase della sperimentazione – prima esperienza di questo tipo in Italia – relativa all’utilizzo di una miscela di metano e idrogeno, al 2%, in una rete di distribuzione gas cittadina. Questo asset readiness test sulla rete rientra nella strategia della multiutility volta a promuovere i green gas, in linea con le indicazioni Ue, e le ha pertanto permesso di far rientrare anche la distribuzione gas tra le attività ammissibili nella Tassonomia europea. Le due Hydrogen Valley in costruzione a Modena e Trieste, per la produzione di circa 800 tonnellate l’anno di idrogeno verde, ospiteranno parchi fotovoltaici per alimentare gli elettrolizzatori, contribuendo alla decarbonizzazione dei settori industriali e del trasporto pubblico locale e, più in generale, dei territori di riferimento e, allo stesso tempo, alla riqualificazione di aree dismesse. Saranno completate entro il 2026 anche grazie ai contributi PNRR. Lo sviluppo di una filiera di questo vettore energetico rinnovabile, pertanto, avrà importanti e positive ricadute di carattere ambientale, sociale ed economico.
Il contributo dell’area gas al MOL di Gruppo è pari al 34,6%.

Area energia elettrica
L’area energia elettrica – che comprende prevalentemente i servizi di distribuzione e vendita di energia elettrica – ha registrato un MOL in forte crescita a 309,2 milioni di euro, rispetto ai 71,6 milioni del 2022, principalmente per le attività di vendita che beneficiano del minor impatto degli oneri di modulazione rispetto al 2022 e dall’importante sviluppo della base clienti, sia nei mercati tradizionali che nella salvaguardia. In crescita le attività dei servizi a valore aggiunto, che registrano un aumento del margine di circa 3 milioni di euro, grazie anche all’ingresso nel perimetro di Gruppo della società F.lli Franchini: una partnership che ha consentito alla multiutility di acquisire nuove competenze tecniche e ampliare il portafoglio di soluzioni per la clientela business, rafforzando ulteriormente il presidio nel mercato energy italiano. Rientra tra le operazioni di M&A volte a supportare la decarbonizzazione e l’elettrificazione dei consumi delle comunità servite anche la già citata acquisizione della società Tiepolo per la realizzazione a Bondeno (Fe) di un parco solare fotovoltaico.
A tutto questo si aggiungono l’aggiudicazione di 4 lotti della gara Consip EE per la fornitura di energia elettrica alle Pubbliche Amministrazioni nel 2023 in provincia di Roma, Campania, Calabria e lotto Italia; 3 lotti del servizio a tutele graduali per la fornitura di energia elettrica alle PMI, per il periodo dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2024, in 9 regioni; 2 lotti del servizio di salvaguardia per gli anni 2023 e 2024 in 4 regioni; 1 lotto del servizio a tutele graduali per la fornitura di energia elettrica alle microimprese per il periodo dal 1° aprile 2023 al 31 marzo 2027 in 2 regioni e 3 provincie del nord-est.
I clienti elettrici hanno superato quota 1,7 milioni (+19,2%), con una crescita soprattutto nel mercato libero, grazie al rafforzamento delle azioni commerciali. Si conferma, inoltre, l’apprezzamento e la fidelizzazione da parte dei clienti per i servizi a valore aggiunto offerti dal Gruppo. In particolare, la strategia di posizionamento sul mercato perseguita dal Gruppo ha portato a capitalizzare il successo ottenuto in tutte le gare nei segmenti di ultima istanza (sia gas che elettrico), sia sostenendo la forte crescita dei risultati sia ponendo le basi per un ulteriore sviluppo del mercato. Nell’area energia elettrica gli investimenti lordi e netti ammontano a 124,5 milioni di euro, in crescita del 59% rispetto all’anno precedente. Gli interventi realizzati riguardano prevalentemente la manutenzione straordinaria di impianti e reti di distribuzione nei territori di Modena, Imola, Trieste e Gorizia; le attività di sostituzione massiva dei contatori e il miglioramento della resilienza della rete. Anche le richieste di nuovi allacciamenti sono in leggera crescita rispetto all’anno precedente.
Il contributo dell’area energia elettrica al MOL di Gruppo è pari al 20,7%.

Area ciclo idrico
L’area ciclo idrico integrato – che comprende i servizi di acquedotto, depurazione e fognatura – ha registrato un MOL di 271,4 milioni di euro, in crescita rispetto ai 261,9 milioni dell’esercizio precedente, compensando pienamente la crescita dei costi di gestione di reti e impianti dovuti all’aumento dei listini dei fornitori di materiali e servizi. Inoltre, il Gruppo ha saputo più che compensare il pesante effetto inflattivo sui costi, che solo a partire dal 1° gennaio 2024 è riconosciuto in tariffa.
Da sottolineare, inoltre, il riconoscimento da parte di Arera che premia i significativi investimenti, gli impianti all’avanguardia e l’utilizzo delle migliori tecnologie per la gestione efficiente del ciclo idrico sui territori serviti, in linea con le strategie di sostenibilità ed economia circolare della multiutility. In particolare, il Gruppo Hera si è aggiudicato il primo e il terzo posizionamento nella classifica generale dei gestori italiani, a riprova degli elevatissimi standard di qualità adottati nella gestione del servizio.
Al lordo dei contributi in conto capitale, gli investimenti sono stati pari a 228,2 milioni di euro (+9,7%), destinati principalmente a estensioni, bonifiche e potenziamenti di reti e impianti, oltre che agli adeguamenti normativi riguardanti soprattutto l’ambito depurativo e fognario. I principali interventi hanno riguardato, in particolare, l’acquedotto, con il proseguimento delle attività di bonifica su reti e allacci, oltre alle maggiori attività di manutenzione straordinaria e interventi di ripristino post emergenza alluvione del maggio 2023.
Continuano le importanti manutenzioni delle opere di presa sul torrente Setta a servizio del potabilizzatore di Sasso Marconi (Bo), il potenziamento delle reti idriche in altri territori serviti e la sostituzione massiva dei contatori; inoltre è iniziato lo sviluppo del progetto del nuovo sistema di approvvigionamento di Castel Bolognese (Ra) e dell’importante intervento di bonifica di una condotta idrica di adduzione da Pontelagoscuro a Ferrara. Nella fognatura, proseguono i lavori del piano per la salvaguardia della balneazione di Rimini, tra le opere più importanti e all’avanguardia in Italia in questo ambito, che si sommano agli interventi di riqualificazione della rete in altri territori e le opere di adeguamento scarichi. Nella depurazione, si evidenziano la realizzazione del nuovo impianto power-to-gas presso il depuratore IDAR di Bologna oltre al potenziamento dell’impianto in comune di San Giovanni in Persiceto (Bo) e al proseguimento del revamping del depuratore di Gramicia a Ferrara. Il 2023 è stato un anno importante anche per il consolidamento dei rapporti tra le reti dei gestori del sistema idrico integrato di Friuli-Venezia Giulia e Veneto al fine di migliorare la resilienza dei sistemi, e sono stati avviati, tra gli altri, anche i progetti finanziati dal PNRR. Da segnalare anche gli interventi in ambito climate change per prevenire gli allagamenti sia a Trieste, con gli interventi sui torrenti, sia a Padova, con le pulizie straordinarie e le connessioni di nuove reti fognarie.
Il contributo dell’area ciclo idrico integrato al MOL di Gruppo è pari al 18,2%.

Area ambiente
Il MOL dell’area ambiente – che include i servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti – sale a 353,4 milioni di euro, con un incremento del 4,6% rispetto ai 338 milioni del 2022, dovuto principalmente alle buone performance dell’area trattamento rifiuti, con un MOL pari a 294,4 milioni in crescita di 16,9 milioni, mentre i servizi ambientali di raccolta e spazzamento hanno registrato un MOL pari a 59,0 milioni. Il contributo derivante dalle variazioni di perimetro per le recenti acquisizioni, le ottime performance della gestione energia e i maggiori volumi trattati sono stati in grado di compensare gli aumenti inflattivi sui costi, oltre alla chiusura della discarica di Ca’ Lucio nelle Marche e alla variazione negativa nel mercato del recupero.
Nel trattamento rifiuti speciali si evidenziano, in particolare, i risultati della controllata ACR, che appena entrata nel perimetro della multiutility ha consentito di realizzare circa 4 milioni di sinergie con la sua piena integrazione nelle attività del Gruppo.
Primo operatore nazionale del settore ambiente, il Gruppo Hera opera nel ciclo completo dei rifiuti con un centinaio di impianti di trattamento di rifiuti urbani e speciali e di rigenerazione dei materiali plastici. La cura e l’attenzione al proprio parco impiantistico è da sempre un elemento distintivo del Gruppo: proseguono quindi le operazioni per dotare gli impianti delle migliori tecnologie disponibili e la crescita in questa filiera, favorita dall’espansione territoriale e da valide politiche gestionali e commerciali. E anche per l’anno 2023 sono state confermate le linee di sviluppo che caratterizzano l’evoluzione delle attività del Gruppo: trasformare i rifiuti in risorse in un’ottica di economia circolare. Un esempio è il nuovo impianto entrato a regime nel corso del 2023 a Spilamberto (Mo), nato dalla partnership tra Herambiente e Inalca riconvertendo un vecchio biodigestore in un impianto d’avanguardia per trasformare i rifiuti organici e reflui agroalimentari in metano 100% rinnovabile e compost, con un contributo concreto alla decarbonizzazione: dalla produzione annua di circa 3,7 milioni di mc di biometano potrà essere risparmiato l’uso di combustibile fossile per circa 3.000 TEP (tonnellate di petrolio equivalente) ed evitate emissioni di CO2 in atmosfera per circa 7.000 tonnellate.
La tutela delle risorse ambientali si conferma, quindi, un obiettivo prioritario, così come la massimizzazione del loro riutilizzo: ne è dimostrazione anche la particolare attenzione dedicata allo sviluppo della raccolta differenziata che, grazie al forte impegno del Gruppo in tutti i territori gestiti, sale al 72,2%, in crescita del 4,4% rispetto al 67,8% del 2022.
Gli investimenti lordi per la filiera ambiente sono stati pari a 150,8 milioni di euro, destinati principalmente a interventi di manutenzione e potenziamento del parco impiantistico. Tra questi ricordiamo, ad esempio, oltre al già citato nuovo impianto realizzato a Spilamberto, il revamping del termovalorizzatore di Trieste e dell’impianto F3 a Ravenna e le attività propedeutiche alla realizzazione a Modena dell’impianto innovativo per la rigenerazione delle plastiche rigide di Aliplast.
Il contributo dell’area ambiente al MOL di Gruppo è pari al 23,6%.

Fonte: Gruppo Hera