Dal Pnrr, 38 milioni di euro ad Aimag per il servizio idrico

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L’ Unione Europea nel corso del 2020 ha lanciato il programma Next Generation EU, poi declinato a livello nazionale nel Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) che prevede un pacchetto di investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale del Paese. Un’opportunità importante, che ha visto la candidatura da parte di AIMAG di numerosi progetti di investimento, riuscendo ad aggiudicarsi in totale 38 milioni di euro per la realizzazione di tre importanti interventi riguardanti il Servizio Idrico Integrato.
Il primo contributo, pari a oltre 27 milioni di euro riguarda l’acquedotto dei 21 Comuni di pertinenza AIMAG, distribuiti fra la parte modenese e l’Oltrepò mantovano: grazie a queste nuove risorse sarà possibile perfezionare il livello di digitalizzazione dei sistemi di gestione del servizio, attraverso l’introduzione di tecnologie rivolte all’elaborazione di dati utili per poter elaborare previsioni ed analisi più efficaci sul servizio e per pre-localizzare le perdite occulte. Grazie a questo fi­nanziamento sarà anche possibile installare nuovi smart meter, ovvero contatori digitali intelligenti che consentiranno a tutti i cittadini di accedere a informazioni in tempo reale sui propri consumi. Infine sarà rinnovata una consistente fetta di infrastrutture idriche attraverso la sostituzione delle reti e degli allacciamenti più obsoleti.

Il secondo intervento, con un contributo pari a 7,5 milioni di euro, riguarda la realizzazione di un impianto che permetterà ad AIMAG di accrescere il proprio livello di sostenibilità ambientale attraverso il riuso della materia e la concretizzazione del concetto di economia circolare. Si tratta di un innovativo sistema di recupero delle sabbie derivanti dalle attività di pulizia delle fognature, dalla depurazione delle acque reflue e dalla pulizia delle strade. Il progetto permetterà quindi di recuperare una materia prima che diversamente verrebbe sottratta all’ambiente, prelevandola dai fondali dei ­fiumi e depauperando così una parte di ecosistema.

lL terzo progetto, con un contributo di oltre 3,2 milioni di euro, riguarda l’efficientamento del sistema di ossigenazione del depuratore di Carpi. La realizzazione di una nuova struttura di trasferimento dell’ossigeno nell’ambito della depurazione delle acque reflue consentirà di migliorare la capacità di rimozione della parte inquinante e nociva con un minor consumo di energia elettrica.
La realizzazione delle opere, in parte già avviate, si concluderà tra la fine del 2025 e la prima metà del 2026.