Acque superficiali e sotterranee: il Consiglio UE raggiunge un accordo sul mandato negoziale per aggiornare l’elenco degli inquinanti

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Il Consiglio UE ha approvato giovedì 20 giugno il suo mandato negoziale sulla direttiva che modificherà la direttiva quadro sulle acque, la direttiva sulle acque sotterranee e la direttiva sugli standard di qualità ambientale. La proposta aggiorna le sostanze prioritarie e gli standard di qualità ambientale nelle acque superficiali e sotterranee.

Il mandato del Consiglio trova un equilibrio tra il mantenimento di obiettivi ambiziosi per la politica dell’UE in materia di acque e la flessibilità offerta agli Stati membri nell’attuazione della normativa in materia di acque, preservando nel contempo condizioni di parità e riducendo gli oneri amministrativi.

Oggi il Consiglio ha compiuto un altro passo importante verso l’ulteriore miglioramento della qualità delle acque europee. Ridurre gli inquinanti ed estendere il monitoraggio a nuove sostanze, come le sostanze perfluoroalchiliche o i farmaci, nelle acque superficiali e sotterranee è fondamentale per proteggere la salute umana e i nostri ecosistemi” – così Alain Maron, ministro della transizione climatica, dell’ambiente, dell’energia e della democrazia partecipativa del governo della regione di Bruxelles-Capitale

Elenco aggiornato degli inquinanti delle acque

La proposta aggiorna l’elenco degli inquinanti delle acque aggiungendo nuovi inquinanti e relativi standard di qualità per talune sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), taluni farmaci e pesticidi.

Sostanze perfluoroalchiliche (PFAS)

Le PFAS sono un ampio gruppo di “sostanze perfluoroalchiliche” utilizzate negli utensili da cucina, nell’abbigliamento e nei mobili, nelle schiume antincendio e nei prodotti per l’igiene personale. Gli Stati membri hanno convenuto di mantenere la proposta della Commissione relativa alla definizione di standard di qualità ambientale per la somma di 24 PFAS nelle acque superficiali.

Pesticidi

La proposta della Commissione di aggiungere standard di qualità per i metaboliti non rilevanti dei pesticidi è stata semplificata. Il Consiglio ha inoltre aggiunto l’obbligo per la Commissione di redigere un elenco di pesticidi noti, indicando se sono rilevanti o non rilevanti.

Farmaci

Gli Stati membri hanno convenuto di mantenere la proposta della Commissione di elencare singoli farmaci utilizzati come antidolorifici e antinfiammatori, nonché gli antibiotici. Il mandato negoziale prevede un approccio graduale quando è dimostrato che è necessario fissare standard di qualità più rigorosi per proteggere l’ecosistema.

Monitoraggio e relazioni

La direttiva quadro sulle acque impone agli Stati membri di presentare i loro piani di gestione del bacino idrografico e di riferire in merito allo stato dei corpi idrici nei rispettivi paesi. A tal fine, l’attuale direttiva quadro sulle acque applica un principio eliminatorio “one out, all out”. Ciò significa che tutti gli indicatori ecologici e chimici dovrebbero soddisfare gli standard di qualità stabiliti dalla legislazione dell’UE.

Questo principio rende difficile dimostrare i progressi generali. Gli Stati membri hanno pertanto convenuto che la Commissione fisserà indicatori a livello dell’UE per misurare i progressi in modo uniforme, anche in situazioni in cui non tutti gli standard di qualità sono in buono stato.

Il mandato negoziale prevede relazioni intermedie, nuove tecniche di monitoraggio, compreso il telerilevamento, e la possibilità di istituire un meccanismo di monitoraggio a livello dell’UE per aiutare gli Stati membri a svolgere i loro compiti.

Gli Stati membri hanno inoltre chiarito il concetto di deterioramento dello stato di un corpo idrico: gli effetti delle attività a breve termine senza conseguenze durature o la delocalizzazione dell’inquinamento già esistente all’interno dei corpi idrici o tra di essi non saranno considerati un deterioramento, purché non producano un aumento complessivo dell’inquinamento.

Inquinanti delle acque sotterranee

Per quanto riguarda le sostanze delle acque sotterranee che destano preoccupazione a livello nazionale, il mandato negoziale limita l’ambito di applicazione e fissa valori a livello dell’UE solo per le sostanze sintetiche. Inoltre, gli Stati membri avranno tempo fino al 2039 per conseguire un buono stato chimico delle acque sotterranee.

Poiché le acque sotterranee sono la principale fonte di acqua potabile in molti Stati membri, il mandato negoziale allinea il requisito relativo alle PFAS per le acque sotterranee alla direttiva sull’acqua potabile, che stabilisce standard di qualità per 20 PFAS. Comprende inoltre standard di qualità per le quattro PFAS più problematiche.

Il mandato negoziale introduce un “meccanismo dell’elenco di controllo” obbligatorio per le acque sotterranee analogo a quello già esistente per le acque superficiali. Il Consiglio ha chiarito che le microplastiche e i geni di resistenza antimicrobica saranno inclusi nell’elenco di controllo solo dopo l’introduzione di norme armonizzate in materia di monitoraggio e valutazione.

Futuri riesami e recepimento

Nel loro mandato negoziale, gli Stati membri hanno sottolineato la necessità di aggiornare l’elenco dei pertinenti inquinanti per le acque superficiali e sotterranee mediante atti legislativi da adottare secondo la procedura legislativa ordinaria, anziché la proposta iniziale di modificarli mediante atti delegati della Commissione.

Il mandato negoziale consente agli Stati membri di recepire la direttiva entro due anni anziché 18 mesi, come inizialmente proposto dalla Commissione.

Prossime tappe

L’accordo sul mandato negoziale del Consiglio consente alla presidenza di avviare i colloqui con il Parlamento europeo sul testo finale. Il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione il 24 aprile 2024.

L’inquinamento chimico delle acque superficiali e sotterranee rappresenta una minaccia per l’ambiente acquatico, con effetti quali la tossicità acuta e cronica negli organismi acquatici, l’accumulo di inquinanti negli ecosistemi e la perdita di habitat e di biodiversità, e anche per la salute umana.

Tale proposta riguarda l’obbligo giuridico dell’UE di riesaminare periodicamente gli elenchi degli inquinanti che incidono sulle acque superficiali e sotterranee. La definizione di standard ambientali contribuisce all’obiettivo “inquinamento zero” del Green Deal europeo di giungere a un ambiente privo di inquinamento nocivo entro il 2050.

Fonte: Consiglio UE