Polizze catastrofali: cosa prevede il decreto del MEF

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DECRETO LEGGE PA

Pubblicato sulla GU il D.L. 25/2025, contenente “Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni”, in vigore dal 15 marzo 2025; il provvedimento sarà trasmesso alle Camere per la conversione in legge, che dovrà avvenire entro 60 giorni. Per quanto d’interesse, si segnalano: l’art. 10, c. 4, che proroga fino al 31 dicembre 2026 l’applicazione delle procedure semplificate previste dall’art. 13, D.L. 76/2020, per la conferenza di servizi decisoria; l’art. 19, c. 5, che differisce dal 31 ottobre 2024 al 3 giugno 2025 il termine per aderire alla procedura di riversamento spontaneo del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo di cui all’art. 3, D.L. 145/2013, indebitamente compensato. 

Le Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro della Camera hanno iniziato il 19 marzo l’esame del ddl di conversione in legge del decreto-legge 14 marzo 2025, n. 25.  Previsto ciclo di audizioni. Fissato alla prossima settimana il termine per la presentazione degli emendamenti. 


DECRETO BOLLETTE

Il dl Bollette – approvato dal Cdm lo scorso febbraio – è stato assegnato in sede referente alla commissione Attività produttive della Camera in cui è stato incardinato giovedì 6 marzo.

Relatore del provvedimento sarà il deputato della Lega Andrea Barabotti

Sul fronte delle bollette, il decreto legge varato dall’Esecutivo mette sul piatto 3 miliardi a favore di famiglie e imprese. Alle prime va la quota più consistente, circa 1,6 miliardi. Le risorse saranno concentrate sull’ampliamento della platea dei beneficiari del bonus sociale su gas ed elettricità, finora destinato a nuclei familiari con Isee inferiore ai 9.530 euro, con un innalzamento del tetto a 25mila euro.

La norma prevede un meccanismo a scaglioni tale per cui le fasce con Isee più basso avranno un sostegno più consistente: i nuclei familiari con un Isee inferiore a 9.530 euro riceveranno il bonus attuale (mediamente 320 euro) e il nuovo, aggiungendo quindi circa 200 euro al bonus che già percepiscono, mentre quelli con un Isee da 9.530 a 25mila euro riceveranno solo il nuovo contributo da 200 euro. (Public Policy).

 Duro il commento dei partiti di opposizione sul provvedimento, tra cui si segnala quello del M5S. “Fuori da qui inizia a fare caldo; sta passando l’inverno in cui tante famiglie si sono riscaldate con le coperte per risparmiare; i bar e ristoranti hanno già spento i frigoriferi; le imprese hanno già licenziato il personale. E cosa ha fatto il governo per loro? Nulla. Solo pochi giorni fa – in colpevole ritardo – avete capito che non potevate più nascondervi. Quando ormai i costi dell’energia sono più alti del 30% rispetto agli altri paesi europei, le famiglie sono strozzate e le imprese chiudono, già 285mila nel 2024 e per Nomisma il costo di elettricità e gas per le aziende aumenterà del 15%. E cosa partorite a fronte di questo disastro? Un decreto tardivo e insufficiente. A proposito, visto che vi piace tanto ricordare quando c’eravamo noi al governo: sapete quanto abbiamo stanziato noi per il caro bollette? 55 miliardi in due anni, le vostre sono briciole. Ma guardate che non vi lavate la coscienza così: le aziende nel 2025 avranno 10 miliardi di extracosti e le famiglie pagheranno 400 euro in più all’anno, in aggiunta agli aumenti già subiti. E non provate a dirci che non sapete dove prendere i soldi, perché mentre i cittadini vedono le bollette aumentare e si impoveriscono le aziende dell’energia stanno accumulando extraprofitti mostruosi. Votate la nostra pdl per tassare quegli extraprofitti fatti sulla pelle della gente: parliamo di 40 miliardi extra negli ultimi 2 anni e +135% di guadagni rispetto a prima della pandemia. Ma voi siete codardi ed esattamente come con le banche preferite coccolare i potenti e far pagare il prezzo ai cittadini. Gli stessi cittadini che già pagano gli effetti dei tagli e delle tasse con cui ci state portando recessione“. Lo ha dichiarato la vicepresidente del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino intervenendo nei giorni scorsi alla Camera.

“Il Movimento 5 Stelle da mesi chiede di intervenire per contrastare l’aumento delle bollette. Vi abbiamo detto che bisognava bloccare il passaggio al mercato libero e sono indimenticabili le parole del ministro Pichetto Fratin quando disse che uscendo dal mercato tutelato sarebbe andato tutto bene, anzi sarebbe stata una grande opportunità: le bollette sono aumentate del 20%, altro che opportunità, è stata una rapina di Stato sulla pelle di migliaia di nuclei fragili. Poi vi abbiamo detto di intervenire nella legge di bilancio, quando le famiglie avevano già subito rincari anche di trecento euro, ma niente, Meloni non trovava 20 secondi per parlare del tema. E infine con questa mozione presentata un mese fa in cui chiediamo di abbattere il costo delle bollette. Ma voi oramai siete abitanti fissi oramai del mondo di Giorgia in cui tutto va bene, è così avete ignorato tutto”.  (Agenzia Dire).

Sul decreto, è stata ascoltata in audizione anche Elettricità Futura. “Il decreto legge con cui aiutare famiglie e imprese alle prese con il caro-energia, appena approvato da Palazzo Chigi, poggia su una filosofia del tutto condivisibile – hanno dichiarato gli esponenti dell’associazione che rappresenta il 70% del mercato elettrico italiano, per un volume di investimenti pari a 20 miliardi all’anno – Ma se si vuole stare più sicuri, bisogna lavorare a misure più strutturali. Per approfondire i contenuti dell’audizione clicca qui


LEGGE DI DELEGAZIONE EUROPEA 2024

La Commissione Politiche dell’UE della Camera ha iniziato il 13 marzo l’esame del ddl recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2024 (AC.2280 Governo, approvato dal Senato).

Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato alle 12.00 di giovedì 27 marzo. 


PDL PARTECIPAZIONE LAVORATORI IMPRESA

La Commissione Sanità e Lavoro del Senato ha iniziato il 18 marzo l’esame, in sede redigente, del disegno di legge recante disposizioni per la partecipazione dei lavoratori alla gestione, al capitale e agli utili delle imprese (AS. 1407, approvato dalla Camera). Previsto lo svolgimento di un ciclo di audizioni.


PDL GESTIONE AUTONOMA SERVIZIO IDRICO

La Conferenza delle Regioni è intervenuta lo scorso 7 marzo in Audizione alla Commissione Ambiente della Camera, sottolineando l’importanza di mantenere l’attuale impostazione normativa sulla gestione autonoma del servizio idrico integrato. Modifiche alla legge potrebbero frammentare il sistema e compromettere investimenti strategici, anche legati al PNRR.

Gestione autonoma del servizio idrico integrato: audizione Conferenza Regioni


Energia: ok Camera mozione maggioranza, contro rincari anche tutele graduali. Via libera anche a documento Az 

L’Aula della Camera ha approvato lo scorso 12 marzo la mozione della maggioranza con le iniziative per contrastare i rincari dell’energia a carico di famiglie e imprese, con 174 voti favorevoli e 108 contrari (6 gli astenuti). Tra gli impegni indicati all’Esecutivo, accolti favorevolmente dal Governo, figurano “iniziative normative volte ad intervenire nell’immediato sulla dinamica dei prezzi dell’energia e sulle ripercussioni prodotte in danno dei clienti domestici, delle Pmi e delle imprese, anche promuovendo una capillare campagna informativa in merito alla possibilita’ per i clienti vulnerabili di passare al servizio a tutele graduali entro il 30 giugno 2025″. Il Governo viene quindi sollecitato, tra l’altro, “ad adottare le possibili iniziative per ridurre gli oneri generali di sistema sulle bollette elettriche e del gas delle famiglie e delle Pmi, valutando altresi’ se non sia opportuno ridurli sul gas utilizzato a fini di produzione energetica per ridurre i costi di generazione degli impianti termoelettrici a gas e conseguentemente il prezzo marginale dell’energia elettrica“. Si sollecita anche la piena attuazione della misura ‘energy release 2.0’ prevista dal Dl bollette. Via libera dall’Assemblea anche alla mozione, riformulata, depositata da Az e a una serie di punti, sempre riformulati dal Governo, dei documenti presentati dalle altre opposizioni. 


AMBIENTE. BICCHIELLI PRESIDENTE COMMISSIONE INCHIESTA DISSESTO IDROGEOLOGICO

 ” Ho l’onore di assumere la presidenza della commissione parlamentare d’inchiesta sul dissesto idrogeologico e sismico del nostro Paese. Un incarico di grande responsabilità che affronterò con il massimo impegno”. Lo annuncia Pino Bicchielli, di Noi Moderati. “L’Italia- spiega- è un territorio fragile, colpito da frane, alluvioni e terremoti. È nostro dovere garantire prevenzione, sicurezza e risposte concrete alle emergenze, affinché nessuna comunità si senta abbandonata. Questa commissione avrà il compito di indagare sull’efficacia delle norme di prevenzione e degli interventi di ricostruzione adottati dal 2019 ad oggi. Lavoreremo con determinazione per tutelare cittadini, imprese e territori” (Agenzia Dire).


DDL DANNO ERARIALE

La riforma del danno erariale è pronta ad approdarE nelle commissioni giustizia e affari costituzionali della Camera per il voto sugli emendamenti. Il testo, fortemente voluto dalla maggioranza, punta a superare la cosiddetta “paura della firma”, ovvero il timore di sindaci e amministratori pubblici di assumere decisioni per il rischio di essere coinvolti in procedimenti per danno erariale. E’ uno dei dossier più spinosi nei rapporti tra politica, amministratori locali e magistratura contabile, al centro dell’attività parlamentare anche nelle precedenti legislature e che ha dato vita sempre a scontri molto vivaci. E lo stesso vale anche adesso, Non a caso la proposta di legge ha suscitato numerose critiche, sia da parte delle opposizioni sia dalla stessa Corte dei Conti, che teme un indebolimento del controllo sulla gestione delle risorse pubbliche.

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Assicurazioni, cosa prevede il dm Mef sui “rischi catastrofali”

È stato pubblicato lo scorso 28 febbraio in Gazzetta ufficiale il decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze, del 30 gennaio 2025, sul “regolamento recante modalità attuative e operative degli schemi di assicurazione dei rischi catastrofali”.

Il provvedimento è entrato  in vigore il 14 marzo 2025.

Entro il 31 marzo 2025 scatta dunque per le imprese l’obbligo di stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali come “i sismi, le alluvioni, le frane, le inondazioni e le esondazioni”. Oggetto della copertura assicurativa sono i danni alle “immobilizzazioni a qualsiasi titolo impiegati per l’esercizio dell’attività di impresa” direttamente cagionati dagli eventi citati.

Si ricorda che il termine, inizialmente fissato al 31 dicembre 2024, è stato posticipato al 31 marzo 2025 dall’ultimo decreto Milleproroghe. Il regolamento pubblicato oggi in Gazzetta definisce le modalità attuative e operative degli schemi di assicurazione prevedendo, tra le altre cose, che le imprese di assicurazione pubblichino sul proprio sito internet i documenti e le condizioni di assicurazione, secondo le modalità individuate dalla regolamentazione secondaria adottata dall’Ivass.

I PREMI ASSICURATIVI

In particolare, si stabilisce che il premio sia determinato in misura proporzionale al rischio, “anche tenendo conto della ubicazione del rischio sul territorio e della vulnerabilità dei beni assicurati, sulla base delle serie storiche attualmente disponibili, delle mappe di pericolosità o rischiosità del territorio disponibili e della letteratura scientifica in materia, e adottando, ove applicabili, modelli predittivi che tengono in debita considerazione l’evoluzione nel tempo delle probabilità di accadimento degli eventi e della vulnerabilità dei beni assicurati”. (Public Policy).


AMBIENTE. 18 SETTEMBRE GIORNATA RICICLO CARTA, PRESENTATA A CAMERA PDL

 Presso la Camera dei Deputati, è stata presentata la Proposta di Legge per istituire il 18 settembre, la Giornata Nazionale del Riciclo della Carta. Alla conferenza stampa hanno partecipato l’Onorevole Massimo Milani (FdI), Segretario VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici; Giulio Cesareo, Direttore Ufficio comunicazione Sacro Convento di Assisi; Massimo Medugno, Direttore Generale Assocarta – Federazione Carta e Grafica; Carlo Montalbetti, Direttore Generale Comieco; Luca Proietti, Direttore Generale Economia Circolare e Bonifiche MASE. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di sensibilizzare cittadini, imprese e istituzioni sull’importanza della raccolta differenziata e del riciclo della carta, sulla possibilità di massimizzare la valorizzazione di un materiale rinnovabile, riciclabile e già ampiamente riciclato con la conseguente riduzione dell’impatto ambientale. “La proposta di legge che ho depositato in Commissione Ambiente per istituire il 18 settembre la Giornata Nazionale del Riciclo della Carta ha un valore altamente simbolico nella sfida della raccolta differenziata” – commenta Massimo Milani, segretario della Commissione Ambiente di Fratelli d’Italia e promotore della pdl. “L’intento è quello di aumentare la circolarità di una filiera già virtuosa del riciclo, soprattutto in considerazione dell’entrata in vigore del nuovo Regolamento europeo che alzerà ulteriormente l’asticella della sostenibilità degli imballaggi, anche per la fase della progettazione (ecodesign)”

Comieco collaborerà insieme alle Istituzioni, le associazioni di categoria e gli enti locali affinché la giornata possa essere un’importante occasione per promuovere la cultura del riciclo della carta ed anche un importante riconoscimento per i cittadini che con impegno quotidiano nella raccolta differenziata hanno contribuito a rendere l’Italia un Paese tra i più virtuosi d’Europa. “Nel 2023 il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici in Italia ha raggiunto il 92,3%, superando l’obiettivo UE dell’85% al 2030 e la raccolta differenziata di carta e cartone fatta dai Comuni ha sfiorato i 3,7 milioni di tonnellate” – commenta Carlo Montalbetti, Direttore generale di Comieco. “I dati confermano una diffusa sensibilità ambientale, che va incentivata con iniziative concrete come la Giornata Nazionale del Riciclo della Carta. Questo appuntamento annuale sarà un’occasione per rafforzare l’impegno di tutti verso un’economia sempre più circolare”. Proprio il tema della “cultura ambientale” è uno di quelli che anima il festival ‘Cortile di Francesco’ organizzato dai frati del Sacro Convento di Assisi che con conferenze, tavole rotonde, testimonianze si è affermato nel corso degli anni come un momento di accoglienza e di confronto reciproco tra intellettuali, persone comuni, esperti e artisti, e può rappresentare dunque un importante contributo nell’ambito della Giornata Nazionale del riciclo per lo sviluppo di un approccio il più possibile organico e globale al tema della sostenibilità.  (Agenzia Dire).


QUESTION TIME/INTERROGAZIONI

 

ENERGIA. LEGA: GOVERNO VALUTI MODIFICHE A DECRETO AREE IDONEE

  BRUZZONE A PICHETTO FRATIN: TERRITORI DEVONO ESSERE COINVOLTI (DIRE) Cagliari, 12 mar. – “Il governo valuti la possibilità di rivedere il decreto delle aree idonee per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili”. Questa in sintesi la posizione della Lega, per bocca del deputato Francesco Bruzzone, intervenuto oggi al question time alla Camera sull’interrogazione da lui stesso presentata al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, incentrata in particolare su progetti di impianti eolici in Liguria. “Premetto che non sono contro l’uso delle energie rinnovabili- le parole in apertura di Bruzzone- però oggi è noto a tutti che il forte impatto ambientale- ma anche sociale- degli impianti industriali eolici sta scatenando discussioni e malumori”. Disagi, ricorda, “più o meno diffusi, come peraltro certificato anche dalla recente sentenza del Consiglio di Stato, che ha fissato un importante paletto sul rapporto tra eolico e tutela del paesaggio”. L’interrogazione “inserisce alcuni casi di raggiunta saturazione che interessano la mia regione, in particolare la provincia di Savona, ma anche tante altre aree del Paese- spiega il parlamentare-. Mi viene in mente la Sardegna, che sta di fronte alla Liguria: non vorrei che le due realtà si salutassero a suon di pale eoliche, visto che sono talmente alte che potrebbero scavalcare addirittura la Corsica”. Poi l’intervento dopo la replica del ministro: “Sottolineo l’opportunità di coinvolgere maggiormente i territori- rimarca Bruzzone- che i sindaci non si sentano esclusi. È importante che ci sia una condivisione, non è possibile fare un impianto eolico su un Comune senza che addirittura il sindaco venga informato preventivamente”. Per i grandi impianti, ricorda, “addirittura vengono scavalcati non soltanto i sindaci, ma anche le regioni. Ministro, le assicuro che prendere visione di questi progetti devastanti- li stiamo vivendo sul territorio della provincia di Savona- non è bello. Non è bello vedere la costa ligure che viene deturpata, e non è piacevole da parte della politica sentirsi esclusa dalla possibilità di dare un parere su queste grandi attività di carattere industriale”. Quindi il “suggerimento” a Pichetto Fratin: “La butto lì: è vero che questo tipo di procedura è contenuta nel decreto, però sappiamo bene che c’è anche la possibilità che i decreti vengano modificati. Quindi auspico una valutazione anche da parte del governo sulla possibilità di rivedere la legge in materia”. 

 

ENERGIA. PICHETTO FRATIN: IMPIANTI FER? POSSIBILE ANCHE IN AREE NON IDONEE

  MINISTRO AMBIENTE ALLA CAMERA: MA RICHESTE ECCEDONO FABBISOGNO (DIRE) Cagliari, 12 mar. – “La non idoneità delle aree non preclude a priori la realizzazione di impianti energetici, ma determina unicamente la mancata adozione dell’iter accelerato delle valutazioni. Che invece è riservato agli impianti che ricadono nelle zone identificate idonee”. La precisazione arriva dal ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, in replica oggi alla Camera all’interrogazione del deputato della Lega, Francesco Bruzzone, incentrata in particolare su progetti di impianti eolici in Liguria. “Nell’ambito dell’attività di monitoraggio sull’attuazione di quanto previsto dal decreto aree idonee- rimarca Pichetto Fratin- il ministero dell’Ambiente vigilerà sul corretto raggiungimento degli obiettivi previsti per le singole Regioni. Nel rispetto quindi più totale della salvaguardia del paesaggio”. Inoltre, aggiunge il ministro, “c’è un’eccedenza di domande di impianti, rispetto a quella che poi deve essere l’installazione e la vera misura per raggiungere gli obiettivi”. In generale, rimarca il ministro, “Resta ferma la necessità di agevolare in ogni modo gli interventi di repowering su impianti che già ci sono, consentendo quindi di aumentare considerevolmente la capacità installata, e minimizzando al contempo gli impatti sul territorio”. In ogni caso “è utile ricordare come il decreto sulle aree idonee consentirà alle regioni una corretta ed oculata programmazione di installazione di impianti a fonti rinnovabili nei relativi piani energetici. In modo tale da raggiungere i target di nuova potenza per il 2030, previsto dal Piano nazionale integrato energia e clima”.


AUDIZIONI

La Conferenza delle Regioni è intervenuta in Audizione alla Commissione parlamentare sul federalismo fiscale, ribadendo l’urgenza di attuare il D.Lgs. 68/2011 e le riforme previste dal PNRR. Obiettivo: rafforzare l’autonomia finanziaria per permettere alle Regioni di gestire al meglio le risorse e rispondere ai bisogni dei territori.

 

La Conferenza delle Regioni è intervenuta inoltre in Audizione alla Commissione parlamentare per la semplificazione, evidenziando la necessità di rafforzare le competenze digitali nella PA, uniformare gli adempimenti a livello nazionale e migliorare la collaborazione tra istituzioni. L’obiettivo è rendere i servizi pubblici più accessibili, rapidi ed efficienti.

 

Rassegna parlamentare a cura di MF