Presentato a Bologna il Premio CNEL Impatto PA

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Si è svolto mercoledì 19 marzo a Bologna, presso l’Università Alma Mater Studiorum, il convegno “Il CNEL incontra i territori: buone pratiche per una PA più efficace. Presentazione sul territorio del Premio Impatto PA”. L’iniziativa si colloca nell’ambito dei lavori relativi alla Relazione annuale del CNEL sui servizi pubblici. La sede bolognese è stata scelta con riferimento a una delle buone pratiche premiate lo scorso anno: ATERSIR, l’Agenzia per il monitoraggio di servizi idrici e rifiuti.

L’evento si è aperto con i saluti istituzionali del Rettore Giovanni Molari, il Segretario generale del CNEL Massimiliano Monnanni e la Vicepresidentessa dell’Assemblea della Regione Emilia-Romagna Barbara Lori. A moderare i lavori è stato il consigliere CNEL Paolo Pirani, coordinatore del Forum permanente per la cultura del consumo responsabile e sostenibile.

“Il CNEL esce dalla sua sede naturale per incontrare i territori e confrontarsi – ha dichiarato Paolo Pirani – con i cittadini e le istituzioni su un’attività di grande importanza, relativa alla valutazione della qualità dei servizi pubblici in Italia. Un’attività che viene svolta in particolar modo attraverso la Relazione annuale sui servizi della PA presentata al Parlamento e al Governo. Abbiamo scelto di far sì che la Relazione si potesse estendere a una pluralità di soggetti, quali il Forum permanente per la cultura del consumo responsabile e sostenibile e le relative associazioni di categoria. Abbiamo dunque istituito il Premio CNEL Impatto PA per le pratiche individuate tra i soggetti più virtuosi. Oggi siamo a Bologna per presentare il premio assegnato ad ATERSIR, agenzia territoriale che fa capo alla Regione Emilia-Romagna e che misura la qualità dei servizi idrici e rifiuti. Nel corso dell’iniziativa abbiamo illustrato il senso della Relazione CNEL, coinvolgendo i rappresentanti della Regione, dell’Università di Bologna, della Confservizi territoriale e di Federconsumatori. Abbiamo poi in programma un evento analogo a Bari, il prossimo 17 aprile, per premiare l’Acquedotto Pugliese. Il CNEL, quindi, è sempre più presente nei territori”.

All’evento ha partecipato anche il presidente di Confservizi Emilia – Romagna Gianni Bessi (nella foto) che ha parlato del ruolo strategico delle utilities per la sostenibilità ambientale.

“La sostenibilità ambientale va inserita in ogni aspetto della catena del valore e dei valori di una comunità – ha detto il presidente Bessi – in modo da creare una partnership condivisa, del lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi. E’ la cornice dentro la quale sviluppare le azioni: solo così si può pensare di dare forma al Clean Industrial Deal recentemente presentate in UE“. “In linea con questo – ha ricordato il presidente Bessi – si traduce l’impegno delle nostre associate nella creazione di modelli di valore che sviluppino e favoriscano la transizione verso l’economia circolare, garantendo allo stesso tempo un impatto sociale positivo per le comunità in cui operano, migliorando l’efficienza dei sistemi e puntando a ridurre costantemente l’impronta ambientale.

Le utilities emiliano – romagnole – ha sottolineato il presidente di Confservizi ER – garantiscono investimenti e occupazione di qualità nella sostenibilità ambientale e nell’innovazione per la transizione energetica. Il loro lavoro e le loro competenze faranno ancora una volta la differenza, come testimoniano i dati dell’elevata qualità dei servizi di questa regione, dalla raccolta differenziata alle percentuali di riciclo, dalle percentuali di acque depurate a quelle delle perdite idriche, che la collocano ai vertici nazionali ed europei. Una delle poche regioni senza procedure di infrazione sulla depurazione e che ha sanato da tempo quelle sulle discariche.

Per questo motivo oltre agli investimenti in ricerca e sviluppo c’è l’impegno nella formazione e nelle professionalità delle persone che lavorano nelle nostre aziende, e non solo visto la crescita qualitativa passa anche dalle filiere dei fornitori delle stesse, per un modello economico e sociale che integri crescita economica e responsabilità sociale, con l’obiettivo storico di lasciare un impatto positivo e duraturo sul territorio.”

 

Photo credit: Luca Vanelli