Mantenendo la rotta su “decarbonizzazione, economia circolare, resilienza e innovazione”, nel quinquennio 2024-2028 saranno investiti nel territorio modenese oltre 550 milioni di euro. Lo segnala il gruppo Hera, parlando di ricaduta in termini di valore economico distribuito a fornitori, dipendenti e pubbliche amministrazioni stimata pari a quasi un miliardo di euro. È quanto emerso mercoledì 16 aprile in municipio a Modena, dove il presidente esecutivo di Hera Cristian Fabbri e l’amministratore delegato Orazio Iacono hanno presentato a sindaci e amministratori dei Comuni serviti del modenese il piano industriale al 2028 del gruppo, con focus appunto sui progetti più rilevanti e sulle ricadute economiche per il territorio. Dei 550 milioni, oltre 180 milioni saranno destinati all’area ambiente, 150 milioni alla distribuzione di energia elettrica, quasi 140 milioni al ciclo idrico integrato, 70 milioni alle reti del gas. L’obiettivo è “potenziare tutti i servizi gestiti, raggiungere sempre maggiori livelli di efficienza e qualità dei servizi, aumentare la resilienza e la digitalizzazione delle infrastrutture, affiancando le comunità servite nella transizione ecologica”, rimarca una nota dell’utility.
Servizio idrico, energia e ambiente, per un totale di 820 milioni di investimenti da qui al 2028. E’ quanto prevede inoltre per il territorio bolognese il piano industriale di Hera, presentato sempre il 16 aprile ai sindaci dei 43 Comuni dell’area metropolitana serviti in occasione dell’inaugurazione della nuova sede di Heracademy. Circa 306 milioni saranno destinati al servizio idrico integrato, 195 milioni alle reti gas, oltre 150 milioni alla filiera dell’ambiente, 96 milioni all’ambito dell’energia elettrica, 68 milioni al teleriscaldamento.
“L’obiettivo è aumentare la resilienza delle infrastrutture, dare ancora maggiore impulso all’economia circolare affiancando le comunità servite nella transizione ecologica per raggiungere la neutralità carbonica”, spiega la multiservizi, che stima in 2,5 miliardi la ricaduta del piano in termini di valore aggiunto distribuito a fornitori.
Sul fronte dell’energia, Hera intende continuare a sviluppare la propria base clienti partendo dai 3,8 milioni del 2023 per raggiungere i 4,5 milioni al 2028, con una crescita consistente della clientela, anche grazie al contributo derivante dall’aggiudicazione, lo scorso luglio, di sette lotti della gara del servizio a tutele graduali, che comprendono tra l’altro il territorio metropolitano di Bologna, dove Hera Comm è diventata così il nuovo gestore del Stg per oltre 79.000 famiglie.
La multiutility è tra gli attori principali di Bologna Missione Clima, il percorso del Comune di Bologna verso la neutralità climatica entro il 2030, con oltre 80 milioni di euro di investimenti per una serie di iniziative mirate ad abbattere più di 30.000 tonnellate di CO2 (l’impianto Power to gas all’Idar, il depuratore di Bologna, dove l’energia diventerà biometano, l’Energy Park, l’allargamento della rete di teleriscaldamento).
Il progetto di estensione del sistema di teleriscaldamento nella zona Nord di Bologna prevede lo sviluppo di una rete di circa 8,3 chilometri collegando quattro Tlr distinti gestiti da Hera (Caab-Pilastro, Berti-San Giacomo, Fiera e Navile) per realizzare un’unica rete che amplierà il bacino delle utenze che potrebbero beneficiare del teleriscaldamento. A regime, il nuovo sistema unico consentirà una riduzione delle emissioni di CO2 di 15.000 tonnellate annue. Le reti del territorio di Bologna al 2028 saranno interessate da un corposo piano di investimenti per oltre 650 milioni di euro, La maggior parte degli investimenti, 306 milioni di euro, è concentrata sul servizio idrico. Oltre 130 milioni sono destinati a rinnovi, adeguamenti e potenziamenti di reti e allacci dei servizi acquedotto e fognatura, con l’obiettivo anche di garantire stabilità e sicurezza degli approvvigionamenti, ridurre le perdite e rendere la distribuzione ancora più efficiente. Questa parte di investimenti ha ricevuto un finanziamento dal Pnrr di circa 12 milioni.
Ammontano a 25 milioni gli investimenti destinati alla realizzazione di nuovi depuratori, all’adeguamento dei piccoli agglomerati urbani e a rendere resiliente il sistema impiantistico della depurazione. Infine, 14 milioni sono dedicati alla progressiva sostituzione dei contatori con dispositivi di nuova generazione. Sul fronte delle reti gas sono previsti 35 milioni per la sostituzione dei contatori di utenza gas con smart meter di nuova generazione, e 27 milioni di euro per il rinnovo e l’adeguamento delle condotte e degli impianti di distribuzione gas, che comportano tra l’altro l’installazione di giunti di movimento e valvole telecomandate nelle zone colpite da frane.
Bologna è la prima tra le città con più di 200.000 abitanti ad aver superato l’obiettivo europeo di raccolta differenziata: 29 milioni di investimenti sono destinati a manutenzioni ed efficientamento degli impianti di smaltimento, trattamento, recupero, e 12 milioni sono indirizzati a interventi di manutenzione e adeguamento delle discariche. Il gruppo ha già raggiunto nel 2024 performance elevate nel riciclo, con un tasso del 61% rispetto al target europeo del 60% al 2030, e nella percentuale della raccolta differenziata, dove la multiutility ha raggiunto il 74,3%.
(Agenzia Dire)