Gruppo Hera: presentati ai sindaci gli investimenti a Ferrara e Forlì

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I vertici del Gruppo Hera insieme ai sindaci del territorio ferrarese.

“Mantenendo la rotta su decarbonizzazione, economia circolare, resilienza e innovazione, nel quinquennio saranno investiti nel territorio ferrarese oltre 220 milioni di euro”. Lo prevede il piano industriale 2024-2028 del gruppo Hera, illustrato lo scorso 9 aprile in città ai sindaci dei 17 Comuni locali serviti, al training center della multiutility, dal presidente esecutivo Cristian Fabbri e dall’amministratore delegato Orazio Iacono. Dei 220 milioni, oltre 90 saranno destinati al ciclo idrico integrato, 60 al potenziamento del teleriscaldamento, oltre 40 alle reti del gas e 20 milioni all’area ambiente. Sempre nel periodo 2024-2028, Hera ha previsto nel ferrarese una ricaduta in termini di valore economico distribuito a fornitori, dipendenti e pubbliche amministrazioni “pari a oltre 350 milioni”. Tra gli aspetti legati al territorio, nel ferrarese è recentemente entrato in funzione il parco fotovoltaico per la produzione di energia elettrica rinnovabile, installato a Bondeno, nella località Santa Bianca, per una potenza di nove megawatt: a regime, permetterà un risparmio in termini di anidride carbonica rilasciata nell’ambiente equivalente a quasi 6.000 tonnellate annue. Senza scordare la sperimentazione pilota del ‘Water Living Lab’, in corso a Ferrara nella centrale di Pontelagoscuro, con un impianto in grado di rimuovere attraverso membrane di scarto dell’industria biomedicale i microinquinanti potenzialmente presenti nelle acque da potabilizzare: realizzato con un investimento di 2,5 milioni, di cui 1,2 milioni finanziati dal programma europeo Life, per Hera è “un esempio di economia circolare applicata alla ricerca”. Nel capitolo rifiuti, invece, nel ferrarese Hera ha tra l’altro destinato nel quinquennio oltre 20 milioni di investimenti per servizi di raccolta, spazzamento, smaltimento e recupero. 

 In provincia di Forlì-Cesena invece, entro il 2028, Hera investirà oltre 250 milioni, di cui 134 milioni per il ciclo idrico integrato, 106 per l’energia e 10 milioni per la filiera ambiente, per accelerare il raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica. Il tutto porterà sul territorio ricadute per oltre 700 milioni di euro. La multiutility il 10 aprile in Comune a Cesena ha presentato il Piano industriale 2024-2028 ai sindaci dei 30 comuni serviti. A parlare il presidente esecutivo Cristian Fabbri e l’amministratore delegato. Nel dettaglio, 134 milioni di investimenti vanno al ciclo idrico integrato, 70 alle reti gas, 28 al potenziamento del teleriscaldamento, 10 milioni all’area ambiente e 7 alla produzione di energia elettrica. L’obiettivo, hanno spiegato presidente e ad è potenziare tutti i servizi gestiti, raggiungere sempre maggiori livelli di efficienza e qualità dei servizi, aumentare la resilienza e la digitalizzazione delle infrastrutture del Gruppo, affiancando le comunità servite nella transizione ecologica. 
Parlando di dividendi, il cda di Hera ha deciso di proporre all’Assemblea dei soci del 30 aprile la distribuzione di 15 centesimi di euro per azione, in aumento del 7,1% rispetto all’ultimo dividendo pagato, che si stima raggiungerà i 17 cent/euro nel 2028. La creazione di nuovi modelli di business e l’introduzione di soluzioni all’avanguardia consentiranno alla multiutility “di ottenere un vantaggio competitivo e di migliorare efficienza e qualità dei servizi e degli asset gestiti nei settori di riferimento”, si aggiunge. Nella filiera energia, Hera è “protagonista della transizione energetica, supportando i clienti lungo un percorso di decarbonizzazione economicamente sostenibile, mettendo in campo una serie di iniziative per abbattere le emissioni dei centri di consumo”. Il Gruppo, oggi terzo operatore nazionale per numero di clienti, vuole continuare a sviluppare la base clienti partendo dai 3,8 milioni del 2023 per raggiungere i 4,5 milioni al 2028, anche grazie all’aggiudicazione, lo scorso luglio, di sette lotti della gara del Servizio a tutele graduali (Stg) dei clienti domestici non vulnerabili. Nella provincia di Forlì-Cesena Hera Comm è diventata così il nuovo gestore del Stg per 29.000 famiglie. Sul fronte del fotovoltaico, Hera conferma l’obiettivo di installare oltre 300 MW entro il 2028, in particolare impianti agrivoltaici e su discariche e impianti del gruppo. A Cesena investe infatti 6 milioni sull’impianto agrivoltaico Horowatt (la nuova società costituita da Hera e Orogel) da 8 GWh annui, per ridurre costi ed emissioni di 2.000 tonnellate di CO2. Il progetto mira a una sinergia tra produzione energetica e agricoltura 4.0, con pannelli sopraelevati e orientabili a beneficio delle colture. 
Passando alle reti, al 2028 quelle di Forlì-Cesena vedranno investimenti per oltre 230 milioni per potenziare la resilienza e digitalizzazione delle infrastrutture, consolidare l’efficienza nella gestione operativa, e migliorare ulteriormente i livelli di qualità del servizio. Sono invece 134 i milioni per il Nel ciclo idrico integrato per rinnovi, adeguamenti e di reti e allacci dei servizi acquedotto e per sostituire i contatori con quelli di ultima generazione. Ben 45 milioni saranno inoltre destinati alla gestione della rete fognaria e dei depuratori, mentre 13 milioni serviranno per finanziare interventi di ripristino funzionale post-alluvione su reti e impianti. Sul fronte reti gas, oltre 70 milioni vanno per la manutenzione delle condotte, con interventi come quello in corso da anni di riqualificazione di 120 km delle reti gas a Forlì, a cui sono destinati 58 milioni. Nel settore del teleriscaldamento ci sono 14 milioni per l’interconnessione delle centrali teleriscaldamento di Forlì e Cesena. Quanto al trattamento e recupero degli scarti e la loro trasformazione in nuova risorsa: al 2028 la multiutility prevede di arrivare a un totale di circa 9,6 milioni tonnellate complessive smaltite e commercializzate. Nella provincia di Forlì-Cesena, il gruppo nel quinquennio stanzia oltre 20 milioni di investimenti per servizi di raccolta, spazzamento, smaltimento e recupero. In particolare, nel settore dell’igiene urbana, la multiutility punta a rendere sempre più completo ed efficiente il servizio al territorio grazie a innovazione, nuovi dispositivi e infrastrutture, coinvolgimento di cittadini e stakeholder. Nel 2024 Hera ha già raggiunto un tasso del 61% sul riciclo rispetto al target europeo del 60% al 2030; nella percentuale della raccolta differenziata la multiutility ha raggiunto il 74,3%. Nei 17 Comuni del Distretto di Cesena (15 del Cesenate più Santa Sofia e Premilcuore nel forlivese), la messa a regime dei servizi di igiene urbana ha permesso di superare nel 2024 l’83% di raccolta differenziata, con Cesena al quarto posto a livello nazionale fra le città con la percentuale di raccolta differenziata più alta. (Agenzia Dire)